lunedì 15 febbraio 2016

SAN PAOLO AI ROMANI, VIII 26 - 39


LETTERA AI ROMANI


Desiderio e preghiera dello Spirito Santo

[26]Nello stesso modo anche lo Spirito sostiene la nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si deve; ma lo stesso Spirito chiede per noi con gemiti ineffabili; 27e Colui che scruta i cuori conosce quel che brami lo Spirito e come egli interceda secondo Dio per i santi.

Amore di Dio per gli eletti

[28]Noi sappiamo che tutte le cose tornano a bene di chi ama Dio, di coloro che secondo il disegno son chiamati ad esser santi. [29]Perché quelli che ha preveduti, li ha pur predestinati ad esser conformi all’imagine del suo Figliolo, affinché questi sia il primogenito tra molti fratelli. 30E quelli che ha predestinati li ha anche chiamati; e quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; e quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

Possiamo sicuramente sperare la gloria futura

31Che diremo adunque dopo tali cose? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? 32Colui che non ha risparmiato nemmeno il proprio Figliolo, ma l’ha dato a morte per noi tutti, come potrà non donarci con lui tutte le cose? 33Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio li giustifica. 34Chi potrà condannarli? Gesù Cristo, che è morto, anzi risuscitato, e siede alla destra di Dio, egli intercede per noi. 35Chi potrà separarci dall’amore di Cristo? La tribolazione forse, o l’angoscia, la fame, la nudità, il pericolo, la persecuzione, la spada? 36(Come sta scritto: Per te noi siamo ogni giorno messi a morte, siamo considerati come pecore da macello). 37Ma di queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati. 38Io poi sono sicuro che né la morte, né la vita, né gli Angeli, né i principati, né le virtù, né le cose presenti, né le future, né la potenza, 39né l’altezza, né la profondità, né altra cosa creata potrà separarci dalla carità di Dio, che è in Gesù Cristo Signor nostro.

AMDG et BVM

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