SANTA SCOLASTICA
10 febbraio
… ma ella rispose: «Ho chiesto un favore a te e tu mel’hai negato. L’ho chiesto a Dio, e lui me l’ha concesso».
Tutte le informazioni che possediamo a proposito della sorella gemella del grande patriarca dei monaci d’Occidente, Benedetto da Norcia (11 lug.) provengono, al pari delle notizie riguardanti S. Benedetto stesso, dai Dialoghi di S. Gregorio Magno (3 set.), scritti a Roma tra il 593 e il 594, circa quarant’anni dopo la morte di S. Benedetto: Gregorio afferma di aver ricevuto tali informazioni dagli abati di Montecassino dopo la morte di S. Benedetto e da altri abati che lo avevano conosciuto.
VIDEO-STORIA
Scolastica si consacrò a Dio in giovane età, stabilendosi nei pressi di Montecassino quando vi si trasferì Benedetto. E’ probabile che la risoluta partenza di Benedetto l’abbia spinta a seguirlo in una forma di vita consona alla sua indole e al suo ideale cristiano. Perciò l’indistruttibile legame di sangue esistente tra lei e Benedetto divenne ancor più forte e definitivo nella comune vocazione che li rendeva uno in Cristo per l’eternità. Sembra abbia fondato e retto un monastero di monache a sette chilometri a sud di Montecassino sotto la direzione del fratello (anche se la struttura di tale organizzazione non è così chiara da farle guadagnare il titolo di badessa nel Martirologio Romano). Scolastica era solita far visita a Benedetto una volta all’anno, incontrandolo in una casa fuori dal monastero (dove, essendo donna, non poteva entrare); trascorrevano tali momenti in colloqui spirituali e lodando Dio.
Poté di più, presso Dio, colei che amò di più. Amore e preghiera e desiderio del Cielo costituiscono il fascino spirituale di questa donna. Colpisce, nel racconto dei Dialoghi, la personalità di Scolastica. E’ veramente donna, con tutte le caratteristiche della femminilità: dolcezza e affettività, costanza e persino audacia nell’intento di ottenere quanto desidera; ma presenta anche una vena di simpatica ilarità, quando dal fiume di lacrime passa al radioso sorriso per il miracolo avvenuto.
Trascorsero quindi la notte discorrendo delle gioie del cielo e Scolastica vi fu in effetti chiamata tre giorni dopo. Benedetto, che stava pregando nella sua cella, vide l’anima della sorella salire al cielo in forma di colomba; mandò quindi alcuni monaci a cercare il suo corpo.
La preghiera – subito esaudita dal Signore – appare come il puro ed efficace linguaggio dell’Amore. Non è forse questo il messaggio essenziale che ci viene, ancora oggi, dalla santa sorella del patriarca dei monaci d’Occidente? Perché rammaricarci di non avere di lei altre notizie per poterne scrivere una biografia? Tutto quello che ella visse prima della «santa notte» del fraterno colloquio e dell’ora del suo altissimo «volo» non poteva che essere cammino decisamente orientato alla meta, così come tutto il lavoro della radice, dello stelo e delle foglie è ordinato allo sbocciare del fiore. Scolastica, la prima monaca benedettina, è una docilissima «scolara» alla scuola del divino servizio nella quale apprende la sapienza del cuore a tal punto da… vincere il Maestro ed arrivare prima là dove insieme, correndo, erano diretti. Chi sale oggi – dopo quindici secoli di storia -, alla maestosa abbazia di Montecassino, non può non essere preso da un fremito di commozione nel trovarsi davanti alla tomba dei Santi fratelli che stanno all’origine di una numerosa stirpe di cercatori di Dio.
É INVOCATA: – contro i fulmini, la pioggia, le tempeste e gli uragani – come patrona delle suore benedettine
Fonti: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler / (voce di A. Lentini, in Bibliotheca Sanctorum, XI, Roma 1968, col. 742-749; B. Fiore, Santa Scolastica, Montecassino 1981).
AMDG et BVM
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