La Saggezza Divina non sta nelle Scritture ma nel cuore e in una esistenza retta
«Io che ti parlo sono il Creatore di tutte le cose e non sono stato creato
da nessuno. Prima di me non c'era nulla, né ci sarà dopo di me. Senza di
me non poteva esistere niente, perché sono il Signore alla cui potenza
non può resistere nessuno e dal quale dipendono qualsiasi potenza e
qualsiasi dominio. Ti parlo come un uomo parla alla sua sposa.
Mia sposa, dobbiamo avere tre case e in esse devono esserci
il pane, una bevanda e della carne.
*Forse mi chiederai cosa intendo per pane: 'Non è
il pane che si trova sull'altare?'. Certamente lo è, ma occorre
pronunciare per bene le parole: 'Questo è il mio corpo'; non è pane,
bensì il corpo che ho assunto nel ventre verginale di Maria, e che è stato
crocifisso. E’ questo il pane che dobbiamo avere in casa e consiste in una
volontà buona e sincera.
Il pane corporale, se è puro, ha due effetti
positivi: innanzitutto nutre e rafforza le vene, le arterie e i nervi; poi
elimina la cancrena interna e la espelle, purificando l'uomo. Lo stesso
succede con la volontà pura: conforta l'uomo, perché, se questi vuole
solo quello che vuole Dio, non si tormenta e non si dà pena, ma cerca
l'onore e la gloria del Padre; desidera con tutto il cuore lasciare le cose
del mondo e stare con Dio. Tale volontà conforta l'uomo stimolandolo a
compiere il bene e accrescendo il suo amore per Dio, lo spinge a
detestare il mondo, ne fortifica la pazienza e ne rafforza la speranza di
ottenere la gloria, tanto che egli tollera e sopporta con gioia ogni genere
di cosa. Una buona volontà sradica e respinge ogni cancrena. Quale
corruzione nuoce all'anima se non la superbia, la cupidigia e la lussuria?
Quando la cancrena della superbia e di altri vizi coglie lo spirito
dell'uomo, questi la scaccia se la ritiene vana, perché non è decente che
l'uomo lodi se stesso per quello che riceve, mentre è giusto che lodi colui
da cui riceve. La cupidigia è vana, in quanto tutto ciò che è della terra ci
lascerà nel giorno della morte. Se si ha orrore della lussuria e si desidera
seguire la volontà di Dio, il cui premio è senza fine e i cui beni non
invecchiano mai, allora scompare la tentazione della superbia e della
cupidigia e la volontà rimane nel bene.
**La bevanda da tenere nelle
nostre case è quella della divina lungimiranza in ogni cosa che dobbiamo
fare. Le bevande corporali hanno due effetti positivi: innanzitutto
permettono una buona digestione; infatti, chiunque si proponga e
intenda compiere del bene - se esamina con attenzione, valutando quale
onore ne ricaverà Dio, quale utilità il prossimo e quale vantaggio l'anima
-, vedrà che nelle sue azioni c'è un'utilità divina. Queste opere avranno
uno sviluppo positivo, proprio come una buona digestione; se egli
riscontra qualche sconsideratezza nel compimento delle proprie azioni, la
scoprirà immediatamente; se vi trova qualcosa di iniquo, lo correggerà
subito e a quel punto il suo operato sarà retto, giusto, assennato e fonte
di edificazione per gli uomini.
Infatti colui le cui opere non sono state
meditate in anticipo secondo i criteri divini, non cerca né l'utilità
dell'anima, né l'onore di Dio; e benché inizialmente la sua opera abbia
dei risultati felici, l'intento con cui l'ha compiuta sarà vano se alla fine
egli non apporterà delle correzioni.
Inoltre, le bevande dissetano: quale
sete è peggiore del peccato?
Se l'uomo pensa in anticipo alle conseguenze
dei peccati e alla miseria che comportano, alle ricompense di chi
resiste a questa malvagia e inappagabile sete di vizi, allora la grazia
divina estinguerà all'istante questa stessa sete; in lui si accenderà
l'ardore della carità divina e dei desideri buoni; egli proverà la gioia di
non aver ceduto al male che covava nello spirito, ed eviterà ciò che
l'avrebbe fatto cadere se non fosse stato soccorso dalla meditazione e se
essa non l'avesse reso più attento in futuro.
Mia sposa, è questa la bevanda che dobbiamo tenere in casa.
***In terzo luogo, nella nostra abitazione
ci deve essere della carne da mangiare, perché essa svolge
due funzioni: prima di tutto rende saporiti gli altri cibi ed è più adatta al
corpo che non il pane da solo; poi fa buon sangue, meglio del pane e del
vino non accompagnati. Tale è l'effetto anche della carne spirituale. Ora,
qual è questa carne se non la saggezza divina? Infatti, qualunque uomo
di buona volontà desidera unicamente ciò che appartiene a Dio e la
divina meditazione dei suoi misteri e non fa nulla se non reca maggiore
onore a Dio stesso; persone come queste sono molto sagge. Potresti
chiederti quale sia la saggezza divina; da una parte, infatti, ci sono molte
persone semplici che conoscono solo il Pater noster e ancora a stento;
altre, invece sono molto sagge: sono forse queste ultime ad avere la
saggezza divina?
No, perché essa non sta propriamente nelle Scritture,
ma nel cuore e in un'esistenza retta. ...Chi si abbandona il più possibile
all'amore di Dio ha il cibo della saggezza - che rende più saporita la
buona volontà - e medita in anticipo sulle proprie azioni: infatti quando
l'uomo pensa alla morte e nella morte alla completa privazione di ogni
cosa..., ritiene sia più ragionevole amare ciò che è eterno piuttosto che le
cose periture.
La saggezza divina, dunque, non sta esattamente nelle
Scritture, ma nelle buone azioni...
Perciò, mia sposa, raccogliamo e
accumuliamo nei nostri granai queste tre cose: la buona volontà, la
meditazione divina sulle azioni che vogliamo compiere e la saggezza di
Dio, perché di queste tre cose dobbiamo gioire, sebbene io debba
avvertire te e tutti i miei eletti che l'anima di ogni giusto è mia sposa,
perché io sono il Creatore e il Redentore». Libro II, 25
AMDG et DVM
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