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venerdì 9 ottobre 2020

Ti parlo come un uomo parla alla sua sposa.

La Saggezza Divina non sta nelle Scritture ma nel cuore e in una esistenza retta

«Io che ti parlo sono il Creatore di tutte le cose e non sono stato creato

da nessuno. Prima di me non c'era nulla, né ci sarà dopo di me. Senza di

me non poteva esistere niente, perché sono il Signore alla cui potenza

non può resistere nessuno e dal quale dipendono qualsiasi potenza e

qualsiasi dominio. Ti parlo come un uomo parla alla sua sposa. 



Mia sposa, dobbiamo avere tre case e in esse devono esserci 

il pane, una bevanda e della carne. 


*Forse mi chiederai cosa intendo per pane: 'Non è

il pane che si trova sull'altare?'. Certamente lo è, ma occorre

pronunciare per bene le parole: 'Questo è il mio corpo'; non è pane,

bensì il corpo che ho assunto nel ventre verginale di Maria, e che è stato

crocifisso. E’ questo il pane che dobbiamo avere in casa e consiste in una

volontà buona e sincera. 

Il pane corporale, se è puro, ha due effetti

positivi: innanzitutto nutre e rafforza le vene, le arterie e i nervi; poi

elimina la cancrena interna e la espelle, purificando l'uomo. Lo stesso

succede con la volontà pura: conforta l'uomo, perché, se questi vuole

solo quello che vuole Dio, non si tormenta e non si dà pena, ma cerca

l'onore e la gloria del Padre; desidera con tutto il cuore lasciare le cose

del mondo e stare con Dio. Tale volontà conforta l'uomo stimolandolo a

compiere il bene e accrescendo il suo amore per Dio, lo spinge a

detestare il mondo, ne fortifica la pazienza e ne rafforza la speranza di

ottenere la gloria, tanto che egli tollera e sopporta con gioia ogni genere

di cosa. Una buona volontà sradica e respinge ogni cancrena. Quale

corruzione nuoce all'anima se non la superbia, la cupidigia e la lussuria?

Quando la cancrena della superbia e di altri vizi coglie lo spirito

dell'uomo, questi la scaccia se la ritiene vana, perché non è decente che

l'uomo lodi se stesso per quello che riceve, mentre è giusto che lodi colui

da cui riceve. La cupidigia è vana, in quanto tutto ciò che è della terra ci

lascerà nel giorno della morte. Se si ha orrore della lussuria e si desidera

seguire la volontà di Dio, il cui premio è senza fine e i cui beni non

invecchiano mai, allora scompare la tentazione della superbia e della

cupidigia e la volontà rimane nel bene. 


**La bevanda da tenere nelle

nostre case è quella della divina lungimiranza in ogni cosa che dobbiamo

fare. Le bevande corporali hanno due effetti positivi: innanzitutto

permettono una buona digestione; infatti, chiunque si proponga e

intenda compiere del bene - se esamina con attenzione, valutando quale

onore ne ricaverà Dio, quale utilità il prossimo e quale vantaggio l'anima

-, vedrà che nelle sue azioni c'è un'utilità divina. Queste opere avranno

uno sviluppo positivo, proprio come una buona digestione; se egli

riscontra qualche sconsideratezza nel compimento delle proprie azioni, la

scoprirà immediatamente; se vi trova qualcosa di iniquo, lo correggerà

subito e a quel punto il suo operato sarà retto, giusto, assennato e fonte

di edificazione per gli uomini. 

Infatti colui le cui opere non sono state

meditate in anticipo secondo i criteri divini, non cerca né l'utilità

dell'anima, né l'onore di Dio; e benché inizialmente la sua opera abbia

dei risultati felici, l'intento con cui l'ha compiuta sarà vano se alla fine

egli non apporterà delle correzioni. 

Inoltre, le bevande dissetano: quale

sete è peggiore del peccato? 

Se l'uomo pensa in anticipo alle conseguenze

dei peccati e alla miseria che comportano, alle ricompense di chi

resiste a questa malvagia e inappagabile sete di vizi, allora la grazia

divina estinguerà all'istante questa stessa sete; in lui si accenderà

l'ardore della carità divina e dei desideri buoni; egli proverà la gioia di

non aver ceduto al male che covava nello spirito, ed eviterà ciò che

l'avrebbe fatto cadere se non fosse stato soccorso dalla meditazione e se

essa non l'avesse reso più attento in futuro. 

Mia sposa, è questa la bevanda che dobbiamo tenere in casa. 



***In terzo luogo, nella nostra abitazione 

ci deve essere della carne da mangiare, perché essa svolge

due funzioni: prima di tutto rende saporiti gli altri cibi ed è più adatta al

corpo che non il pane da solo; poi fa buon sangue, meglio del pane e del

vino non accompagnati. Tale è l'effetto anche della carne spirituale. Ora,

qual è questa carne se non la saggezza divina? Infatti, qualunque uomo

di buona volontà desidera unicamente ciò che appartiene a Dio e la

divina meditazione dei suoi misteri e non fa nulla se non reca maggiore

onore a Dio stesso; persone come queste sono molto sagge. Potresti

chiederti quale sia la saggezza divina; da una parte, infatti, ci sono molte

persone semplici che conoscono solo il Pater noster e ancora a stento;

altre, invece sono molto sagge: sono forse queste ultime ad avere la

saggezza divina

No, perché essa non sta propriamente nelle Scritture,

ma nel cuore e in un'esistenza retta. ...Chi si abbandona il più possibile

all'amore di Dio ha il cibo della saggezza - che rende più saporita la

buona volontà - e medita in anticipo sulle proprie azioni: infatti quando

l'uomo pensa alla morte e nella morte alla completa privazione di ogni

cosa..., ritiene sia più ragionevole amare ciò che è eterno piuttosto che le

cose periture. 

La saggezza divina, dunque, non sta esattamente nelle

Scritture, ma nelle buone azioni... 


Perciò, mia sposa, raccogliamo e

accumuliamo nei nostri granai queste tre cose: la buona volontà, la

meditazione divina sulle azioni che vogliamo compiere e la saggezza di

Dio, perché di queste tre cose dobbiamo gioire, sebbene io debba

avvertire te e tutti i miei eletti che l'anima di ogni giusto è mia sposa,

perché io sono il Creatore e il Redentore». Libro II, 25

AMDG et DVM