Tob 12:1-4
1 Tobia chiamò a sé suo figlio, e gli disse: Che possiamo dare a quest'uomo santo, che è venuto con te?
2 E Tobiolo rispose e disse a suo padre: Padre, qual ricompensa gli daremo? qual cosa può essere proporzionata ai suoi benefizi?
3 Egli m'ha condotto e rimenato sano, egli stesso ha riscosso il denaro da Gabelo, egli m'ha fatto aver moglie, e ha tenuto lungi da lei il demonio, ha consolato i suoi genitori, ha salvato me stesso dall'esser divorato dal pesce, a te pure ha dato di rivedere la luce del cielo, e per lui siamo stati ricolmi d'ogni bene. Che potremo dargli che sia proporzionato a tutto questo?
4 Ma ti prego, padre mio, di supplicarlo, se mai si degnasse di prendersi la metà di tutto ciò ch'è stato portato.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
Lettura 2
Tob 12:5-13
5 E il padre e il figlio chiamatolo e tiratolo in disparte, cominciarono a pregarlo che si degnasse di accettare la metà di tutto quello che avevano portato.
6 Allora egli disse loro in segreto: Benedite il Dio del cielo, e glorificatelo dinanzi a tutti i viventi, perché ha usato con voi la sua misericordia.
7 Perché è bene di tener nascosto il segreto del re: ma è cosa lodevole rivelare e manifestare le opere di Dio.
8 Buona cosa è l'orazione unita al digiuno, e l'elemosina è meglio che metter da parte tesori d'oro:
9 Perché l'elemosina libera dalla morte, ed è essa che cancella i peccati, e fa trovare la misericordia e la vita eterna.
10 Quelli invece che commettono il peccato e l'iniquità, sono nemici dell'anima propria.
11 Pertanto vi manifesto la verità, e non vi terrò più nascosto questo mistero.
12 Quando tu pregavi con lacrime e seppellivi i morti, e, lasciando il tuo pranzo, nascondevi di giorno i morti in casa tua, e di notte li seppellivi, io presentai al Signore la tua orazione.
13 E siccome tu eri accetto a Dio, fu necessario che la tentazione ti provasse.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
Lettura 3
Tob 12:14-22
14 E adesso il Signore m'ha mandato a guarirti, e a liberare dal demonio Sara moglie del tuo figlio.
15 Perché io sono l'Angelo Raffaele, uno dei sette, che stiamo dinanzi al Signore.
16 Udite tali cose, si conturbarono, e caddero tremanti colla faccia per terra.
17 E l'Angelo disse loro: La pace sia con voi, non temete.
18 Se infatti sono stato con voi, è stato per volere di Dio: beneditelo e lodatelo.
19 A voi sembrava veramente ch'io mangiassi e bevessi, ma io mi servo di un cibo invisibile, e d'una bevanda, che non può esser vista dagli uomini.
20 Ora è tempo che ritorni a colui, che mi ha mandato: or voi benedite Dio, e raccontate tutte le sue meraviglie.
21 E detto ciò, disparve dagli occhi loro, ed essi non poterono più vederlo.
22 Allora prostrati per tre ore colla faccia per terra, benedissero Dio, quindi, rialzatisi, raccontarono tutte le sue meraviglie.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
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Antonio Maria Claret nacque a Sallent, in Spagna, da pii e agiati genitori.
Da giovane esercitò il mestiere di tessitore; poi, divenuto sacerdote, dapprima esercitò il ministero parrocchiale e in seguito si recò a Roma per essere inviato dalla Congregazione della Propagazione della fede in terra di missione.
Ma Dio dispose che ritornasse invece in Spagna e percorresse come missionario apostolico la Catalogna e le Isole Fortunate.
Fu fecondo scrittore di buoni libri e fondò la congregazione dei Figli del Cuore immacolato di Maria.
Quando fu elevato alla sede arcivescovile di Santiago, a Cuba, rifulsero mirabilmente le sue virtù di zelante pastore: ripristinò il seminario, promosse la formazione culturale e disciplinare del clero, fondò opere sociali, istituì la congregazione delle suore insegnanti di Maria immacolata per l'educazione cristiana delle fanciulle.
Infine andò a Madrid come confessore e consigliere della regina di Spagna per gravissimi affari ecclesiastici, dando chiarissimo esempio di austerità e di ogni virtù.
Al concilio Vaticano difese indefessamente l'infallibilità del romano Pontefice.
Propagò splendidamente la devozione al santissimo Sacramento, al Cuore immacolato di Maria e al rosario.
Morì esule a Fontefreddo, in Francia, nel 1870. Famoso per i suoi miracoli, fu proclamato beato da papa Pio XI e santo da Pio XII.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AVE MARIA PURISSIMA!
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