DONDE LA NECESSITÀ DEL MINISTERO ECCLESIASTICO
L’autorità
ecclesiastica come l’autorità civile, e, conseguentemente tutta l’economia del santo
ministero, hanno la loro ragione di essere dopo la caduta originale.
Se Adamo non fosse
caduto, l’umanità fedele a Dio avrebbe goduto di una felicità così grande che
avrebbe avuto al di sopra di se stessa soltanto la felicità della vita eterna.
L’uomo sottomesso a Dio
avrebbe attinto direttamente la vita dalla grazia; non avrebbe avuto bisogno di
una guida per trovare Dio, e con la santa e divina grazia sarebbe andato a Lui
senza inciampare e senza venir meno.
Ma l’umanità non è più
così; il peccato è entrato nel mondo e ha mutato in un modo sorprendente tutte
le condizioni di questa terra.
Per difenderci contro
gli iniqui, Dio volle che nella società vi fosse l’autorità dei re e per
ricondurci al bene e alla vita eterna volle che ci fosse un’autorità
ecclesiastica e un ministero ecclesiastico e infine volle che le sue grazie
giungessero agli uomini attraverso mezzi proporzionati ai bisogni degli uomini
decaduti.
Adamo, dimentico di ciò
che doveva a Dio, considerò cosa buona piacere ad Eva, come Eva aveva
considerato cosa buona ubbidire a Satana [...il peccato fu di Adamo, laDonna è innocente];
e Dio volendo che il rimedio rispondesse alla natura della colpa, da parte sua
considerò cosa buona che l’uomo fosse assoggettato all’uomo, sottomesso ai
sacramenti, sottomesso a un minuzzolo di pane, a una goccia d’acqua.
Cioè Dio umiliò la sua
creatura orgogliosa e qui il nostro ministero ha la sua ragione di essere; per
essere i ministri della salvezza degli uomini, noi siamo i ministri
dell’umiliazione degli uomini.
Quanto queste
prospettive devono umiliarci se abbiamo gli occhi per vedere la profondità
dell’umana caduta, la vera natura dei rimedi dei quali siamo ministri e, per
conseguenza, la vera natura del nostro ministero!
Oh! Non abbiamo
certamente nulla per gloriaci dell’autorità che Dio ci ha dato, dal momento che
questa autorità è essa stessa una prova sempre parlante, una testimonianza
sempre irrevocabile della caduta dell’umanità, della nostra caduta in essa e
con essa.
Ora che siamo caduti
abbiamo il duplice obbligo di rialzarci e di lavorare a rialzare gli altri.
Il primo sta al di
sopra delle forze dell’uomo; che diremo dunque, che faremo noi che con questo
primo obbligo dobbiamo rispondere anche al secondo?
Siamo dei caduti: è
qui, nell’attuale condizione dell’umanità, la ragione del ministero
ecclesiastico.
LIBRO TERZO Il campo del ministero CAPITOLO I
DONDE LA NECESSITÀ DEL MINISTERO ECCLESIASTICO
Dom Emmanuel Andrè
AMDG et BVM