giovedì 22 settembre 2016

MARIA - AGRAPHA

Nel mare tempestoso della vita
navigate senza meta e senza guida...
se mirate solo alle cose vane.


VANGELO DI MARIA - AGRAPHA DI GESU'

(Pap. 8502 di Berlino e Pap. Rylands III, n. 463)


Pap. di Berlino *

(I parte)

   Ciò detto, il Beato li salutò tutti e disse: "La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all'erta che nessuno vi inganni con le parole: "Vedete qui" o "vedete là". Il figlio dell'uomo è, infatti, dentro di voi. [5] Seguitelo! Chi lo cerca lo trova.
   Andate, dunque, e predicate il vangelo del regno. Non ho emanato alcun precetto all'infuori di quello che vi ho stabilito; né vi ho dato alcuna legge, come un legislatore, affinché non vi capiti di non essere capiti". Ciò detto se ne andò.
   Ma essi rimasero tristi e piangevano forte.     Dissero: "Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il vangelo del regno del figlio dell'uomo? Là non è mai stato dispensato, dobbiamo dispensarlo (proprio) noi?".

   S'alzò allora Maria, li salutò tutti, e disse loro: "Non piangete, fratelli, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sarà con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, avendoci egli preparati e mandati agli uomini".
   Così dicendo, Maria volse al bene la loro mente ed essi incominciarono ad esercitarsi sulle parole del Salvatore.


(II parte)

   La bramosia dice: "Non ti ho visto quando sei andata là, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai dunque tu mi mentisci dal momento che tu mi appartieni?". L'anima rispose: "Io ti ho visto, mentre tu non mi hai né visto né conosciuto. Tu mi hai servito come un abito, ma non mi hai riconosciuto". Ciò detto, lei se ne andò allegra e giubilante.
   Andò poi alla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all'anima: "Dove vai? Sei stata presa nella malignità, ma sei stata presa (?)". "Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta, ma ho riconosciuto che il tutto è stato sciolto, sia (le cose e nature) terrestri sia le celesti".
   Dopo che l'anima ebbe lasciato dietro di sè la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l'oscurità, la seconda è la bramosia, la terza è l'ignoranza, la quarta è l'emozione della morte, la quinta è il regno della carne, la sesta è la prudenza stolta, la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell'ira.
   Esse domandarono all'anima: "Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice dei luoghi?". L'anima rispose e disse: "Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta (liberata) da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell'incapacità di conoscere ciò la cui esistenza è temporalmente (limitata) dal tempo nel quale io raggiungerò in silenzio la quiete fino al tempo del giusto momento dell'eone".
   Detto ciò, Maria tacque. Fin qui le aveva parlato il Salvatore.
   Ma Andrea replicò e disse ai fratelli: "Che cosa pensate di quanto lei ha detto? Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente delle opinioni diverse".
   Riguardo a queste stesse cose, anche Pietro replicò interrogandoli a proposito del Salvatore: "Ha forse egli parlato in segreto a una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l'ha anteposta a noi?".
   Maria allora pianse e disse a Pietro: "Pietro, fratello mio, che credi dunque? Credi tu ch'io l'abbia inventato in cuor mio o che io mentisca a proposito del Salvatore?".
   Levi replicò a Pietro dicendo: "Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come fanno gli avversari. Se il Salvatore l'ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v'è dubbio che il Salvatore la conosca bene, perciò amò lei più di noi. Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell'uomo perfetto, formarci come egli ci ha ordinato, e annunziare il vangelo senza emanare n‚ un ulteriore comandamento, n‚ un'ulteriore legge, all'infuori di quanto ci disse il Salvatore".
  Quando Levi ebbe detto ciò, essi cominciarono a partire per annunziare e predicare. Il vangelo secondo Maria.


Pap. Rylands

...il resto del cammino, del tempo, del giusto momento, dell'eone, del riposo in silenzio. Ciò detto, Maria tacque come se il Salvatore le avesse parlato fino qui.
   Andrea dice: "Fratelli, che ve ne pare delle cose dette? Io non credo che il Salvatore abbia detto queste cose. Pare, infatti, che non corrispondano al suo pensiero". Pietro dice: "Interrogato su queste cose, il Salvatore ne va a parlare di nascosto a una donna, e non in pubblico, affinché tutti ascoltiamo lei? Voleva forse indicarla come più degna di noi?... del Salvatore".
   Levi dice a Pietro: "Al tuo fianco c'è sempre la collera, Pietro! Ora ti vuoi mettere a discutere contrapponendoti a questa donna. Se il Salvatore l'ha reputata degna, tu chi sei per disprezzarla? Sicuramente, infatti, egli appena la vide l'amò, senza alcun dubbio. Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell'uomo perfetto e compiere ciò che egli ci ha ordinato. Annunziamo il vangelo senza limitare n‚ legiferare, come disse il Salvatore".
   Ciò detto, Levi se ne andò e incominciò ad annunziare il vangelo. Il vangelo secondo Maria.


A'GRAPHA DI GESU'

1. Atti degli apostoli, 1, 4-8

Allora durante un pasto in comune ingiunse loro di non abbandonare Gerusalemme, ma aspettarvi la promessa del Padre "della quale avete udito da me. Giovanni, infatti, battezzò con l'acqua ma, entro pochi giorni, voi sarete battezzati con lo Spirito santo".
 I convenuti dunque gli domandavano: "Signore, è in questo tempo che tu ripristini la regalità in Israele?". Egli rispose loro: "Non vi appartiene conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha stabilito di sua propria autorità. Voi riceverete una forza, quella dello Spirito santo che discenderà su di voi. Allora sarete miei testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, fino ai confini della terra".


2. Atti degli apostoli, 20, 35

Vi ho mostrato in ogni modo che è faticando in ogni maniera che bisogna venire in aiuto ai deboli, ricordandoci delle parole del Signore Gesù; è lui, infatti, che ha detto: "C'è più felicità nel dare che nel ricevere".



3. 1 Corinzi, 11, 24-25

Questo è il mio corpo che è per voi. Fate questo in memoria di me. Similmente, dopo aver cenato, prese anche il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue. Tutte le volte che lo bevete, fate questo in memoria di me".



4. 1 Tessalonicesi, 4, 15

Questo vi dico sulla parola del Signore: noi, i vivi, che siamo rimasti per la venuta del Signore, non saremo avvantaggiati su quelli che si sono addormentati.


5. Apocalisse, 16, 15

Ecco, vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non dover andare nudo e mostrare le sue vergogne.



6. Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Matteo, 20, 28

Ma voi da piccoli cercate di farvi grandi, mentre da grandi vi rendete piccoli. Quando andate ad un banchetto al quale siete stati invitati, non occupate i primi posti affinché, qualora giunga uno più degno di voi, il capo del banchetto non ti abbia a dire: "Ritirati indietro, tu!". E tu resterai coperto di confusione. Ma se tu occuperai un posto inferiore, qualora giunga uno meno degno di te, il capo del banchetto ti dirà: "Va' innanzi!". E questo ti sarà utile.



7. Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Luca, 6, 4

Nel medesimo giorno, vedendo un tale che lavorava di sabato, gli disse: "O uomo, se tu sai ciò che fai, sei beato; ma se non lo sai, sei un maledetto e un trasgressore della legge".




8. Dal codice di Beza Cantabrigense (D) in Luca, 22, 27

Io, infatti, in mezzo a voi venni non come colui che siede a tavola, ma come colui che serve: e voi siete ingranditi nel mio servizio come colui che serve.



9. Dal codice di Freer (W) in Marco, 16, 14

Ed essi si giustificavano dicendo: "Questo secolo di iniquità e di incredulità è sotto (il dominio) di Satana che non permette che chi è sotto il giogo degli spiriti impuri afferri la verità e la potenza di Dio. Rivela dunque fin d'ora la tua giustizia". Questo è quanto essi dicevano a Cristo. E Cristo rispose loro: "Il termine degli anni del potere di Satana è giunto al compimento, e tuttavia altre terribili cose sono vicine. E per coloro che hanno peccato ch'io sono stato dato alla morte, affinché si convertano alla verità e non pecchino più, affinché ereditino la gloria spirituale e incorruttibile della giustizia che è nel cielo. Ma andate per il mondo...".




10. Didaché, 1, 6 (anteriore all'anno 1000 d.C.)

Anche a proposito di questo, è detto: "Sudi la tua elemosina tra le tue mani fino a che tu sappia a chi darla".



11. Didascalia, 2, 8 (primi decenni del III secolo)

La Scrittura dice: "Un uomo non tentato, è inetto".



12. Lettera di Barnaba, 7, 11 (verso l'anno 130)

Così dice: "Coloro che vogliono vedermi e conseguire il mio regno, è necessario che mi raggiungano tribolati e sofferenti".



13. Lettera di Barnaba, 21, 1

Il Signore dice: "Quando un legno si piega e si innalza, e quando da un legno stilla sangue...".




14. 1 Lett. di Clemente, 13, 2 (verso l'anno 96 d.C.)

Così, infatti, disse: "Compatite per essere compatiti; perdonate per essere perdonati; come fate, così sarà fatto a voi; come date, così vi sarà dato; come giudicate, così sarete giudicati; come siete benevoli, così si sarà benevoli verso di voi; nella stessa misura in cui misurate si misurerà per voi".



15. Ordinamento ecclesiastico apostolico, 26 (primi decenni del IV sec.)

Marta disse di avere visto Maria sorridere; Maria disse: "Non è ch'io abbia riso; è che egli mentre insegnava disse: "Il debole sarà salvato dal forte"".





16. Epitome Clementina, 1, c. 96 (verso il IV sec.)

Il Signore nostro Gesù Cristo disse: "E' necessario che vengano le cose buone; beato colui per mezzo del quale verranno".



17. Giustino (morto verso il 165), Adv. Tryph., 47

Giacché anche il Signore nostro Gesù Cristo disse: "Nello stato in cui vi sorprendo vi giudicherò".



18. Giustino, Dial., 35

Disse, infatti: "Nel mio nome, molti verranno vestiti, di fuori, con pelli di pecora, mentre, dentro, sono lupi rapaci; e ci saranno scismi e lotte di parte".



19. Ippolito (morto nel 235), Comment. in Dan., 4, 60

Mentre Gesù ragionava con i suoi discepoli sul futuro regno dei santi e considerava quanto sarà mirabile e glorioso, stupito di tale descrizione, Giuda domandò: "E chi potrà credere queste cose?". Ma il Signore rispose: "Queste cose le vedranno coloro che ne saranno divenuti degni".




20. Clemente Aless. (morto prima del 215), Strom., 1, 19, 94, 5 e 2, 15, 70, 5

Disse: "Hai visto tuo fratello? Hai visto il tuo Dio".





21. Clemente Aless., Strom., 1, 24, 158, 2

Chiedete cose grandi e vi saranno offerte anche le piccole.



22. Clemente Aless., Strom., 1, 28, 177, 2

Giustamente la Scrittura... ci esorta: "Diventate banchieri esperti che esaminano (tutto) e respingono (il male), ma tengono il bene".



23. Clemente Aless., Strom., 3, 15, 97, 4

Disse ancora il Signore: "Lo sposato non sarà espulso e colui che non è sposato non si sposi. Colui che ha deliberato di non sposarsi, resti celibe".


24. Clemente Aless., Strom., 5, 10, 63, 7

Il mio mistero è per me e per i figli di casa mia.




25 Clemente Aless., Strom., 6, 6, 44

E il Signore disse: "Voi che volete, uscite dalle catene!".




26. Clemente Aless., Excerpta, 2

Perciò, dice il Salvatore: "Salva te stesso e l'anima tua".




27 Clemente Aless., Paedag., 3, 12, 91, 3

E sull'amore, disse: "L'amore copre una moltitudine di peccati".




28. Origene (morto nel 253-254), In Ier., 14, 5

Sta scritto nel vangelo: "La sapienza manda i suoi figli".




29. Origene, In Math., 13, 2

Disse poi Gesù: "Mi feci debole per i deboli, fui bisognoso per i bisognosi, ed ebbi sete per gli assetati".



30. Didimo (morto verso il 398), In Psal., 88, 8

Perciò disse il Salvatore: "Chi è vicino a me, è vicino al fuoco. Chi è lontano da me, è lontano dal regno".



31. Epifanio (morto nel 403), Haeres., 66, 42

Perciò dice: "Ecco qui presente colui che parla nei profeti".




32. Macario Egiz. (morto verso il 390), Homil., 12, 17

Poi disse loro il Signore: "Perché stupirvi dei segni? A voi do una eredità che non ha il mondo intero".




33. Frammenti copti, 1, 6, 2 (vedi p. 479)

"Sono uscito dal cielo dei cieli per venire sulla terra; e per la terra fu duro portare la mia gloria".



34. Ireneo (morto intorno al 200), Adv. haer., 5, 33, 3 ss.

I presbiteri, che videro Giovanni discepolo del Signore, ricordano di aver udito da lui, come parlando di quei tempi, il Signore diceva: "Giorni verranno nei quali spunteranno viti con diecimila sarmenti, ogni sarmento diecimila tralci, ogni tralcio diecimila gettoni, ogni gettone diecimila grappoli, ogni grappolo diecimila acini ed ogni acino schiacciato darà venticinque metrete di vino. E quando un santo prenderà un acino, un altro gli dirà:
Io sono un acino migliore, prendi me e benedici il Signore per mezzo mio".
Così un chicco di frumento darà diecimila spighe ed ogni spiga avrà diecimila chicchi, ed ogni chicco darà cinque libbre doppie di farina bianca e pura. Così sarà, in proporzione, degli alberi da frutta, delle sementi e delle erbe. E tutti gli animali che ricevono il loro cibo dalla terra saranno pacifici, concordi tra loro ed in tutto soggetti agli uomini".
Questo è quanto testimonia per scritto, nel quarto dei suoi libri - egli ne scrisse cinque di libri, - il vegliardo Papia, discepolo di Giovanni e collega di Policarpo; ed aggiunge: "Queste cose sono credibili per i credenti". Si dice che Giuda, l'incredulo traditore, abbia esclamato: "Il Signore come può fare tali cose?" e che il Signore gli abbia risposto: "Lo vedranno quelli che ci andranno!".




35. Psalm-Book, II, 192-2-3

Egli diceva: "I vecchi canuti sono ammaestrati dai ragazzi. Quelli che hanno sei anni insegnano a coloro che ne hanno sessanta".




36. Psalm-Book, II, 187, 2-29

Maria, Maria riconoscimi! Non mi toccare! Lotta contro le lacrime dei tuoi occhi e riconosci ch'io sono il tuo maestro. Ma non toccarmi, poiché ancora non ho visto il volto del Padre mio. Il tuo Dio non è stato portato via, come pensi nella tua piccolezza. Il tuo Dio non è morto, anzi ha vinto la morte.
Io non sono il giardiniere! Io ho dato e ho ricevuto... non ti sono apparso fino a quando non vidi le tue lacrime e il tuo dolore... Getta via la tristezza e compi questo ministero: sii il mio messaggio per questi orfani smarriti! Gioisci, affrettati ad andare dagli undici.
Li troverai radunati sulla sponda del Giordano. Il traditore li ha indotti a fare nuovamente i pescatori come prima e a gettare quelle loro reti con le quali avevano conquistato alla vita degli uomini. Dì loro: "Su, andate, vi chiama vostro fratello Pietro!". Se essi disdegnano la mia fratellanza, dì loro: "E' il vostro maestro!". Se trascurano la mia qualità di maestro, dì loro: "E' il vostro Signore!".
Metti in opera tutta l'abilità e il tuo consiglio pur di ricondurre le pecore al pastore. Quando vedi che la loro saggezza si riprende, prendi con te Simon Pietro e digli: "Pensa a quanto io ti ho detto. Pensa a quanto è stato detto tra noi due sul monte degli Ulivi: "Ho qualcosa da dire, ma non ho nessuno a cui dirlo"".




37. Psalm-Book, II, 39, 19-22

E' Gesù che dà la penitenza a chi fa penitenza. Egli sta in mezzo a noi, ci fa dei cenni segreti e dice: "Fa' penitenza affinché io perdoni i tuoi peccati".



38. Psalm-Book, II, 39, 23-24

Fratelli, egli non è lontano da noi come egli ci ha detto nel suo messaggio: "Vi sono vicino come il vestito del vostro corpo".


39. PO XIII, 373, 41

Fu domandato a Gesù: "Dacci la conoscenza di una cosa che attiri su di noi l'amore di Dio". Rispose: "Odiate il mondo, Dio vi amerà".




40. PO XIII, 401, 71

Nel suo peregrinare, il Messia passò vicino a un uomo che dormiva avvolto nel suo mantello. Lo svegliò e gli disse: "O tu che dormi, alzati e ricordati di Dio!". Ma quello rispose: "Che vuoi da me? Io ho ormai lasciato questo mondo a coloro che sono di questo mondo". Allora Gesù gli disse: "Dormi, dunque, amico!".




41. PO XIII, 420-421, 97

I discepoli dissero a Gesù figlio di Maria: "O spirito di Dio! C'è qualcuno sulla terra simile a te?". Gesù rispose: "Sicuro! Colui il cui parlare è una invocazione a Dio, il cui silenzio è meditazione, le cui intuizioni sono torrenti di lacrime; costui è simile a me".



42. PO XIII, 361, 19

Fu domandato a Gesù: "Chi ti ha formato nei buoni costumi?". Rispose: "Nessuno mi ha formato. Ho visto che l'ignoranza dello stupido è cosa turpe, e l'ho evitata".



43. PO XIII, 363, 25

Fu domandato a Gesù: "Indicaci un'opera da compiere per entrare in Paradiso". Rispose: "Non parlate mai". I discepoli gli dissero: "Non è possibile fare questo!". Gesù rispose: "Allora dite soltanto cose buone".



44. PO XIII, 369, 36

Fu detto a Gesù: "E se ti comprassi una casa per riposarti?". Gesù rispose: "A noi bastano gli abiti usati di coloro che ci hanno preceduto".



45. PO II, 156

Si dice che Gesù (Dio lo benedica!) abbia detto ai suoi apostoli: "Non vi ho insegnato la vanagloria. Vi insegnai invece a lavorare. La sapienza, infatti, non è un parlare dotto, ma la sapienza è azione".



46. PO II, 169

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Io ho due amici. Chi li ama, ama me; chi li odia, odia me: la povertà e la limitazione della cupidigia".



47. PO II, 176

Disse il Messia (Dio lo benedica!): "O collegio degli apostoli: quante lampade spegne il vento! quanti servi di Dio corrompe la vanità".



48. PO XIII, 404, 75

Il Messia disse: "Il mondo è un ponte... Attraversatelo, dunque, ma non abitateci sopra". Gli fu detto: "O profeta di Dio, comandaci di costruire una casa dove possiamo adorare Dio!". Rispose: "Su, andate e costruite una casa sull'acqua". Gli dissero: "Come può reggersi un edificio sull'acqua?".
Rispose: "E come può reggersi l'adorazione di Dio fondata sull'amore del mondo?".



49. PO XIII, 394, 64

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Non conquisterete ciò che amate, se non tollerando ciò che detestate".


50. PO XIX, 554, 136

Beato colui la cui parola ricorda Dio, il cui silenzio è una meditazione religiosa, il cui sguardo è una devota tristezza.


51. PO XIX, 565, 150

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Quando una persona si perde, non stupisce come si perda. Ma quando una persona si salva, stupisce come si perda".




52. PO XIII, 374, 375, 44

(Disse Gesù, Dio lo benedica!): "Condimento del mio cibo è la fame; mio abito interiore è il timore di Dio; mia veste esterna è la lana; mantello invernale sono i luoghi esposti ai raggi del sole; mia lampada è la luna; mio giumento, i miei piedi; mio vitto è tutto ciò che produce spontaneamente la terra. A ogni tramonto del giorno, io non possiedo nulla, e a ogni alba che spunta non ho nulla. E tuttavia nessuno, sulla terra, è più ricco di me".



53. PO XIII, 380-381, 53

O stolti saggi! Digiunate, pregate, fate elemosina, ma praticate ciò che ordinate e insegnate agli altri. Quanto è disordinata la vostra vita... In verità vi dico: Non siate come un setaccio che lascia uscire la farina e trattiene la crusca.



54. PO I, 2

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Gli alberi sono molti! Ma non tutti sono fruttiferi. I frutti sono molti! Ma non tutti sono buoni. Le conoscenze sono molte. Ma non tutte sono utili".



55. PO I, 35

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Nel cuore del credente non possono convivere l'amore di questo mondo e quello della vita futura, come in uno stesso recipiente non possono stare l'acqua e il fuoco".



56. PO I, 48

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Chi ama il mondo è come una persona che beve acqua marina: più ne beve e più ha sete, fino ad ucciderlo".



57. PO II, 46 e 75

Disse Gesù (Dio lo benedica!): "Il mondo è un ponte: attraversalo... ma non abitarvi sopra".




58. Atti di Pietro, 10


Ho udito che egli ha detto pure: "Quelli che sono con me non mi hanno compreso...".


AMDG et BVM