giovedì 8 settembre 2016

La tua Natività, o Vergine Madre di Dio, annunziò la gioia al mondo intero

AVE MARIA PURISSIMA!





R. La tua Natività, o Vergine Madre di Dio, annunziò la gioia al mondo intero; 

* Perché da te è sorto il sole di giustizia, Cristo, l'Iddio nostro: * Il quale, distruggendo la maledizione, ha dato la benedizione; e confondendo la morte, ci ha donato la vita eterna.
V. La benedetta tu (sei) fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno.
R. Perché da te è sorto il sole di giustizia, Cristo, l'Iddio nostro:
V. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
R. Il quale, distruggendo la maledizione, ha dato la benedizione; e confondendo la morte, ci ha donato la vita eterna.



Lettura 4

Sermone di sant'Agostino Vescovo
Sermone 18 sui Santi, ch'è il 2 dell'Annunciazione del Signore
Eccoci, dilettissimi, al giorno desiderato della beata e venerabile Maria sempre Vergine; perciò si rallegri e gioisca sommamente la nostra terra illustrata dalla nascita di tale Vergine. Ella infatti è il fiore del campo, da cui è uscito il prezioso giglio delle valli, per la cui maternità si è cambiata la sorte dei nostri progenitori e cancellata la loro colpa. Ella non ha punto subita la maledizione pronunziata contro di Eva, cioè: «Nel dolore darai alla luce i tuoi figli» (Gen. 3,16); avendo ella dato alla luce il Signore nella gioia.



Lettura 5

Eva pianse, Maria esultò: Eva portò nel seno un frutto di lacrime, Maria di gioia, avendo dato alla luce quella un peccatore e questa un innocente. La madre del genere umano introdusse il castigo nel mondo, la Madre di nostro Signore ha portato la salvezza al mondo. Eva è la sorgente del peccato, Maria la sorgente del merito. Eva ci fu funesta dandoci la morte, Maria ci ha fatto del bene rendendoci la vita. Quella ci ha feriti, questa ci ha guariti. La disobbedienza è stata riparata dall'obbedienza, l'incredulità compensata colla fede.


Lettura 6

Maria ora applauda co' strumenti d'armonia, e le agili dita della vergine madre suonino i cembali. Rispondano i cori festanti, e il doppio concerto della nostra voce s'alterni co' suoi cantici melodiosi. Udite dunque come cantò la nostra musicista ispirata; ella disse: «Magnifica l'anima mia il Signore: ed esulta il mio spirito in Dio, mia salvezza. Perché ha riguardato alla bassezza della sua ancella: ond'ecco da questo momento mi chiameranno beata tutte le generazioni. Perché grandi cose ha fatto in me colui ch'è potente» (Luc. 1,46). Così dunque il prodigio d'una nuova maternità, ha rimediato alla colpa che ci ha rovinati; e il canto di Maria, ha messo fine ai lamenti di Eva.

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Lettura 7

Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 1:1-16
Libro della generazione di Gesù Cristo, figlio di David, figlio d'Abramo. Abramo fu padre d'Isacco, Isacco fu padre di Giacobbe. Eccetera.

Omelia di san Girolamo Prete
Libro 1 Commento su Matteo in principio
Leggiamo in Isaia: «Chi spiegherà la sua generazione?» (Is. 53,8). Non crediamo dunque che l'Evangelista contradica al Profeta, s'egli intraprende a parlare di ciò che questi disse impossibile a spiegarsi: perché l'uno (Isaia) parla della generazione Divina, l'altro (Matteo) dell'incarnazione. Or questi comincia da ciò che riguarda la carne, affinché per l'uomo cominciamo a conoscere Dio. «Figlio di David, figlio d'Abramo» (Matth. 1,1). L'ordine è invertito, ma invertito necessariamente. Dacché se avesse posto prima Abramo e poi David, avrebbe dovuto ripetere di nuovo Abramo per la serie genealogica.



Lettura 8

Ora egli ha dato Cristo come figlio dei due (patriarchi), senza nominare gli altri, perché a loro particolarmente esso era stato promesso. Ad Abramo così: «Nel tuo seme, dice, saranno benedette tutte le genti» (Gen. 22,18) cioè in Cristo. E a David: «Un frutto del tuo seno io porrò sul tuo trono» (Ps. 131,11). «Giuda fu padre di Fares e Zaram di Tamar» (Matth. 1,3). È da notare che nella genealogia del Salvatore non si fa menzione di nessuna santa donna, ma solo di quelle che la Scrittura giudica riprensibili; e ciò per mostrare che colui che veniva per i peccatori, nascendo da peccatori, avrebbe cancellato i peccati di tutti. Ond'è che nei versetti seguenti sono nominate anche Rut la Moabita e Betsabea moglie di Uria.

Lettura 9

"Non solo, ma beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica". Il Salvatore approva eminentemente l'attestazione di questa donna, affermando che è beata non sol- tanto colei che aveva meritato di essere madre corporale del Verbo di Dio, ma che sono beati anche tutti coloro che si sforzeranno di concepire spiritualmente lo stesso Verbo istruendosi nella fede e che, praticando le buone opere, lo faranno nascere e quasi lo alimenteranno sia nel proprio cuore, sia in quello del prossimo Infatti la stessa Madre di Dio è sì beata per aver contribuito nel tempo all'incarnazione del Verbo, ma è molto più beata perché meritò, amandolo sempre, di custodirlo in sé eternamente. 


V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.