giovedì 1 settembre 2016

Un segreto ricevuto dal Cielo


[128] Il beato Alano de la Rupe ed altri autori, fra i quali il Bellarmino, riferiscono la storia di quel buon sacerdote che aveva consigliato a tre sorelle, sue penitenti, di recitare devotamente il Rosario tutti i giorni per un amo intero, al fine di confezionare un bel vestito di gloria alla Vergine Maria: si tratta - egli diceva - di un segreto ricevuto dal cielo. 

Docili, le tre sorelle eseguirono puntualmente
per un anno il consiglio. Ed ecco che la sera del giorno della Purificazione, quando esse erano già aletto, la Madonna, accompagnata dalle sante Caterina e Agnese, entrò nella loro camera. 
Era rivestita di un abito splendente di luce; in lettere d'oro vi erano scritte le parole del saluto: Ave,
Maria, 
piena di grazia. 

La celeste Regina si avvicinò al letto della sorella maggiore e le disse: “Ti saluto, figlia mia!; tu mi hai salutato tanto spesso e così bene: ora vengo per ringraziarti del magnifico abito che mi hai confezionato”. Anche le due Sante accompagnatrici ringraziarono la giovane, poi tutte e tre scomparvero.

Un'ora dopo, la Vergine santissima ritornò, sempre accompagnata dalle due Sante; vestiva, questa volta, un abito verde, senza ricami in oro e senza alcuno splendore. Si avvicinò al letto della seconda sorella e la ringraziò per l'abito che le aveva fatto con la recita del Rosario. 

Nella prima apparizione costei aveva notato che l'abito della Madonna era molto più ricco, e chiese il motivo della differenza. “Perché - rispose Maria - la tua sorella maggiore mi ha fatto un abito assai più bello, recitando meglio di te il Rosario”. E scomparve.

Circa un'ora dopo, la Madonna riapparve, vestita di cenci laceri e sporchi; s'accostò alla sorella
minore e le disse: “Figlia mia, così tu mi hai vestita; ti ringrazio!”. Piena di confusione, la
giovinetta esclamò: “Possibile, Signora mia? io vi ho vestita così male? Perdonatemi e concedetemi un altro po' di tempo perché possa farvi un abito più bello recitando meglio il Rosario!”.
Cessata la visione, la povera giovane afflittissima andò dal confessore per raccontargli quanto le era accaduto. L'esimio sacerdote esortò lei e le altre sorelle a recitare il Rosario per un altro anno, con più impegno e devozione; così fecero. Trascorso l'anno, sempre nel medesimo giorno della Purificazione, sull'imbrunire, la Madonna riapparve alle tre sorelle. Era accompagnata come la prima volta, dalle sante Caterina e Agnese e vestiva un abito veramente magnifico. 

Disse loro:
“Siate certe, figlie mie: verrete in Paradiso; domani stesso vi entrerete e grande sarà la vostra
gioia”. Unanimi le sorelle risposero: “Il nostro cuore è pronto, nostra amata Signora; altro non
desideriamo”.
Quella stessa sera le sorelle, colte da malore, mandarono a chiamare il loro confessore, ricevettero da lui gli ultimi sacramenti e lo ringraziarono di aver insegnato loro quella santa pratica. La dolce attesa si protrasse fino all'ora della Compieta quando la Madonna ricomparve, preceduta da un folto stuolo di vergini che rivestirono di candide tuniche le sorelle. Così agghindate le tre fortunate si avviarono verso la celeste patria, mentre un coro d'Angeli cantava: “Venite, spose di Cristo, ricevete la corona che vi siete preparata voi stesse per l'eternità”.

Da questa leggenda derivano parecchi insegnamenti: 
1) quanto è importante avere buoni direttori che
consigliano sante pratiche di pietà e specialmente il Rosario; 
2) quanto è utile recitare il Rosario con attenzione e devozione; 
3) quanto è benigna e misericordiosa la Madonna con chi si pente e propone di far meglio nell'avvenire; 
4) quanto Ella è generosa nel ricompensare in vita, in morte e nell'eternità, i piccoli servizi che a Lei rendiamo fedelmente.


“Vieni, Spirito Santo, vieni
per mezzo della potente intercessione
del Cuore Immacolato di Maria ,
tua amatissima Sposa”