martedì 30 agosto 2016

Primus Américæ Meridionális flos sanctitátis, virgo Rosa



SANTA ROSA, Vergine


Il primo fiore dell'America Meridionale, la vergine Rosa, nacque a Lima da genitori cristiani e fin dalla culla diede chiari indizi della futura santità. 

Il fatto che il suo volto fosse diventato un giorno simile ad una rosa, fu la ragione per cui le si impose tale nome. 

Perché i parenti non la costringessero a sposarsi, sì recise di nascosto la bellissima capigliatura. 

Visse con singolare austerità. Indossò l'abito del terz'ordine domenicano, seguendo le norme di santa Caterina da Siena. 

Per quindici anni, in preda quasi continuamente a spaventose desolazioni e aridità di spirito, sopportò coraggiosamente queste agonie più amare d'ogni morte. 

Ebbe frequenti apparizioni dell'angelo custode, di santa Caterina da Siena, della vergine Madre di Dio, che avevano con lei una mirabile familiarità, e meritò di udire da Cristo queste parole: «Rosa del mio cuore, sii la mia sposa». 

Compì numerosi miracoli prima e dopo la morte. Fu iscritta dal pontefice Clemente X nell'albo delle sante vergini.


V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.


Preghiamo
Dio onnipotente, largitore di tutti i beni, che prevenendo colla rugiada della grazia celeste la beata Rosa, volesti che fiorisse nelle Indie collo splendore della verginità e della pazienza: dà a noi tuoi servi, che, correndo dietro al soave profumo di lei, meritiamo di diventare il buon odore di Cristo: 
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen




Lectio 3
Primus Américæ Meridionális flos sanctitátis, virgo Rosa, christiánis paréntibus Limæ progénita, mox ab incunábulis cláruit futúræ sanctimóniæ indíciis; nam vultus infántis, mirabíliter in rosæ effígiem transfigurátus, huic nómini occasiónem dedit. Ne a paréntibus ad núptias cogerétur, clam síbimet venustíssimam comam præcidit. Singuláris fuit eius vitæ austéritas. Assúmpto hábitu tértii órdinis sancti Domínici, sanctæ Catharínæ Senénsis árdua pressit vestígia. Per quíndecim annos, ad plúsculas horas desolatióne spíritus et ariditáte misérrime contabéscens, fórtiter tulit agónes omni morte amarióres. Angelo tutelári, sanctæ Catharínæ Senénsi, Vírgini Deíparæ inter assíduas apparitiónes mire familiáris, a Christo has voces audíre méruit: Rosa cordis mei, tu mihi sponsa esto. Plúribus ante et post mortem miráculis claram, Clemens Papa décimus eam sanctárum Vírginum catálogo adscrípsit.

V. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
R. Deo grátias.
AMDG et BVM