giovedì 16 febbraio 2012

Papa Pio XI ordinò di pubblicare la seguente stringente esortazione: "Nell'amministrazione del sacramento eucaristico si deve mostrare un particolare zelo, affinché non si perdano i frammenti delle ostie consacrate, giacché in ognuna di esse è presente il corpo intero di Cristo. Perciò si prenda la massima cura perché i frammenti non si separino facilmente dall'ostia e non cadano per terra, dove - horribile dictu! - si potranno mescolare con la sporcizia ed essere calpestati con i piedi".





   Il fatto che un frammento eucaristico cadesse in terra san Girolamo lo considerava preoccupante e un pericolo spirituale:

"Quando andiamo a ricevere il corpo di Cristo - chi è fedele lo intende - se cadesse un frammento a terra ci poniamo in pericolo". In Ps. 147,14.

   Nella tradizione liturgica della Chiesa copta si trova la seguente avvertenza:

"Non c'è nessuna differenza tra le parti maggiori o minori dell'Eucaristia, persino quelle minime che non si possono percepire con l'acutezza della vista; esse meritano la stessa venerazione e possiedono la stessa dignità come il pane intero". Denzinger...

   In alcune liturgie orientali il pane consacrato è designato con il nome "perla" (margarita). Così nelle Collectiones Canonum Copticae si dice: "Dio non voglia! Che nulla delle perle o dei frammenti consacrati aderisca alle dita o cada a terra!". Denzinger...

Nella tradizione della Chiesa siriaca, il pane eucaristico era comparato con il fuoco dello Spirito Santo. C'era una viva coscienza di fede nella presenza di Cristo persino nei minimi frammenti del pane eucaristico, come attesta sant'Efrem:

"Gesù ha riempito il pane di Se stesso e di Spirito e lo ha chiamato il Suo corpo vivo. Ciò che adesso vi ho dato, diceva Gesù, non lo considerate pane, nemmeno calpestate i suoi frammenti. Il minimo frammento di questo pane può santificare milioni di uomini e basta per dare la vita a tutti quelli che lo mangiano". Sermones in hebdomada sancta, 4, 4.

   
    In un tempo in cui si amministrava la Comunione soltanto in bocca e si usava persino il piattino della Comunione, Papa Pio XI ordinò di pubblicare la seguente stringente esortazione: "Nell'amministrazione del sacramento eucaristico si deve mostrare un particolare zelo, affinché non si perdano i frammenti delle ostie consacrate, giacché in ognuna di esse è presente il corpo intero di Cristo. Perciò si prenda la massima cura perché i frammenti non si separino facilmente dall'ostia e non cadano per terra, dove - horribile dictu! - si potranno mescolare con la sporcizia ed essere calpestati con i piedi". Istruzione della Sacra Congragazione della disciplina dei sacramenti del 26 marzo 1929: AAS 21 (1929) 635.







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