giovedì 8 dicembre 2016

CHI VIENE A ME, LUI TROVA


  • Io sono l’Eterna Portatrice di Gesù. Egli è nel seno mio, come l’Ostia nell’ostensorio. Chi viene a Me, Lui trova. Chi a Me si appoggia, Lui tocca. Chi a me si volge, con Lui parla. Io sono la sua Veste, egli è l’Anima mia. Più unito ancora, ora, di quanto non fosse nei nove mesi che mi cresceva in seno, il Figlio mio è unito alla sua Mamma. Si assopisce ogni dolore e fiorisce ogni speranza e fluisce ogni grazia a chi viene a me e mi posa il capo sul seno.  
    Io prego per voi, ricordatevelo. La beatitudine d’essere nel Cielo, vivente nel raggio di Dio, non mi smemora dei miei figli che soffrono sulla terra. Io prego, tutto il Cielo prega, poiché il Cielo ama. Il Cielo è carità che vive, e la carità ha pietà di voi, ma non ci fossi che io, vi sarebbe già sufficiente preghiera per i bisogni di chi spera in Dio, poiché io non cesso di pregare per voi tutti, santi e malvagi, per dare ai santi la gioia, per dare ai malvagi il pentimento che salva. 23.10
  • Pensa e ricorda che ho posseduto Dio attraverso un dolore sempre crescente. E’ sceso in me col Germe di Dio e come albero gigante è cresciuto sino a toccare il Cielo con la vetta e l’inferno con le radici, quando ricevetti nel grembo la spoglia esamine della Carne della mia carne e ne vidi e numerai gli strazi e ne toccai il Cuore squarciato, per consumare il dolore sino all’ultima stilla. 24.10
  • Se io non fossi stata umile sino al limite estremo, come ho detto a Giuseppe, non avrei meritato di portare in me Colui che per cancellare la superbia nella razza, annichiliva Sé: Dio, all’umiliazione d’essere uomo. 26.7
AVE MARIA PURISSIMA !