mercoledì 26 novembre 2014

"La tua Cina sarà l'Italia", così rispose il Cardinale Colloredo a frate Leonardo che aveva chiesto di andare missionario in Cina.

SINTESI DELLA VITA DI SAN LEONARDO 
DA PORTO MAURIZIO



Leonardo da Porto Maurizio, al secolo Paolo Gerolamo Casanova (Porto Maurizio, 20 dicembre 1676 – Roma, 26 novembre 1751), sacerdote e frate dell'Ordine dei Minori Riformati del Ritiro di San Bonaventura al Palatino di Roma, noto in particolare come propagatore della pia pratica della Via Crucis, è stato proclamato santo da papa Pio IX nel 1867.

Figlio di Domenico Casanova e Anna Maria Benza, fu battezzato con il nome di Paolo Gerolamo. La madre morì di tisi quando egli aveva due anni e mezzo. Siccome il padre era armatore e uomo di mare, il bimbo fu affidato ai nonni paterni. Quando nel gennaio del 1683 il padre si risposò con Maria Battistina Riolfo di Artallo, frazione di Porto Maurizio, il piccolo tornò a vivere nella famiglia paterna che nell'arco di 16 anni si arricchì di ben sette figli dei quali 3 morirono in tenera età, 2 divennero come lui frati minori, una si fece monaca domenicana e uno solo restò nel secolo ed ebbe nove figli.



Nel 1688, dodicenne, Paolo Gerolamo Casanova lascia Porto Maurizio, si reca a Roma presso il prozio Agostino Casanova per frequentare gli studi superiori di Lettere e Filosofia. Il fanciullo è dotato di intelligenza molto vivace e pio, particolarmente devoto della Madre Celeste, Maria.
Studia con passione alla scuola di Don Francesco Santoleri. Prosegue gli studi nel Collegio Romano dei Gesuiti dove studia umanistica e filosofia ed entra a far parte dell'Oratorio del Padre Caravita. Nel 1694 intraprende gli studi di logica, fisica e matematica con la guida del gesuita Padre Antonio Baldigiani.
Nel 1697,diciannovenne, nonostante la frequentazione assidua dei Domenicani, dei Gesuiti e dei Filippini di San Filippo Neri sente fortissima la vocazione per il Francescanesimo ed entra nell'ordine Francescano dei Minori Riformati del Ritiro, col nome di Leonardo per gratitudine verso il cugino Leonardo che lo ospitò quando lo zio Agostino, che non approvava la sua decisione di abbracciare il Francescanesimo, lo cacciò di casa; tale scelta stupì non poco anche i suoi insegnanti ed educatori.

Nel Convento di santa Maria delle Grazie a Ponticelli ha come maestro di noviziato Padre Cristino da Oneglia. 

Il 17 agosto 1702, a 26 anni, finiti gli studi teologici diventa sacerdote e gli viene affidato il compito di "lettore" cioè insegnante di filosofia per i novizi.
Tutto sta procedendo nel migliore dei modi, quando il giovane frate si ammala di tisi. Nonostanti i tentativi di cura la malattia si aggrava al punto che i Frati di San Bonaventura decidono di rimandarlo nella sua città natale dove vive nel Convento dell'Annunziata (odierno edificio scolastico di Piazza Roma), e dove chiede e ottiene la guarigione alla Santissima Vergine Maria venerata nel santuario di N.S. Assunta a Piani (frazione poco distante da Porto Maurizio).

Per riconoscenza Fra' Leonardo decide di diventare predicatore missionario scalzo.
Fece la sua prima predicazione missionaria ad Artallo (frazione di P.M.) dove vivevano i nonni (genitori della seconda moglie del Padre). Da allora non calzò più i sandali sino al 1751 quando dovette indossarli per obbedienza al Papa preoccupato per le sue precarie condizioni di salute.
Fra' Leonardo dunque nel lasciare Porto Maurizio per andare a Firenze, chiamato dai Superiori, nel Convento di Ritiro di San Francesco al Monte alle Croci, non potè scuotere i calzari. Era l'8 Settembre 1709.
E' incorporato nella Provincia Riformata Toscana, è eletto guardiano del Ritiro di San Francesco al Monte di Firenze. Fonda il Convento di Ritiro di San Francesco al Palco a Prato (oggi Villa San Leonardo al Palco).
Di entrambi fu guardiano sino a quando il 7 Ottobre 1730 venne chiamato a Roma presso il Convento di San Bonaventura al Palatino (dove era stato novizio) per predicare delle Missioni.
Sino alla fine del 1735 predica incessantemente missioni, esercizi spirituali, quaresimali, visite a Monasteri, erige Vie Crucis in Roma e nei territori circostanti finchè nel Gennaio del 1736 è incorporato nella Provincia Riformata Romana, e il Convento di San Bonaventura al Palatino torna ad essere la sua dimora, o almeno il suo punto di riferimento. L'anno successivo ne viene eletto Superiore.

La sua attività è incessante: si sposta nel Regno di Napoli, tocca le Marche, l'Umbria, Sabina e altri dintorni, Tivoli, Palestrina, Carpineto, Rieti.
Il 22 Agosto del 1740 viene eletto Papa, il bolognese Cardinale Lambertini che prende il nome di Benedetto XIV° con il quale Fra' Leonardo avrà un rapporto di stima, di amicizia e di affetto ancora più saldo di quello avuto con i Papi precedenti.
Nel 1743 è chiamato a Genova dove predica con tali risultati che le autorità civili e religiose lo autorizzano a svolgere Missioni in tutto la Riviera Ligure di Ponente.

E' così che può tornare nella sua amata città natale Porto Maurizio a predicare le Missioni dal 30 Giugno al 25 Luglio. Dopo Porto si sposta nel Levante Ligure prima di Imbarcarsi per la Corsica dove si trattiene per tutto il 1744 ottenendo grandi frutti di conversione.
Spende metà dell'anno seguente missionando ancora in Genova e nel Levante, poi torna in quelle Terre Toscane (Firenze, Prato, Pistoia, Lucca ...) che aveva dovuto lasciare molti anni prima, accolto sempre con entusiasmo e commozione.

Rispondendo agli inviti pressanti di Vescovi e Parrici si reca in Emilia-Romagna dove si trattiene anche per buona parte del 1747. Sulla via del ritorno si reca in pellegrinaggio alla Madonna di Loreto (non mancava mai di visitare i Santuari Mariani), poi tocca Osimo, Spoleto, Todi, Terni .. ove predica le Missioni e visita i Monasteri, maschili e femminili.
Il 1748 lo vede attivo nel Regno di Napoli mentre dedica tutto il '49 a preparare in Roma il grande Giubileo del 1750 che fu infatti uno dei più Santi della Storia dei Giubilei.
Ai primi del 1751 viene eretta per volere del Papa e del nostro Santo la prima Via Crucis nell'interno del Colosseo allo scopo di cristianizzare quell'antico importantissimo monumento romano e contemporaneamente di salvarlo dalla distruzione (era infatti usato come una cava di pietre).

Per desiderio del Papa predicò le missioni nella Sua terra natale, vecchio, stanco, malato, ma sempre pieno di ardore e di gioia. Quelle missioni furono memorabili. Il Santo Missionario è ancora ricordato in quei luoghi con affetto e riverenza.
Con un lungo e faticoso viaggio durato ben ... giorni, fece ritorno a roma per morire la sera stessa del suo arrivo, il 26 Novembre 1751.

Dopo la miracolosa guarigione dalla tisi avvenuta, per intercessione della Modonna, durante le sue frequentazioni del Santuario della Assunta a Piani. egli divenne ulteriormente devoto a Lei, e unitamente al tema della Croce anche il tema di Maria fu fondamentale nelle prediche missionarie.



Nel 1741 mentre predicava le Missioni in Cave di Palestina vicino a Gaeta, un fedele gli portò un dono. Era un bellissimo ritratto della Vergine Maria con il Bambino Gesù che adorava il Crocifisso. Era stato dipinto per lui da un famoso pittore Sebastiano Conca, nativo di Gaeta, che diventerà il Presidente dell'Accademia di San Luca in Roma dove studierà anche il pittore portorino Leonardo Massabò. 

Fra ' Leonardo, colpito dalla bellezza del quadro e dalla profondità del suo significato, lo benedisse e lo battezzò col nome di "Madonna del Bello Amore"; da allora lo portò sempre con sé in tutte le Missioni. In punto di morte lo consegnò al Guardiano del suo Convento, San Bonaventura al Palatino dove si trova tuttora.

Lo stesso Conca e la sua scuola eseguirono delle copie dell'originale perché Fra' Leonardo le lasciava, come ricordo della Missione, alle Parrocchie da lui visitate.


Eventi prodigiosi

accompagnarono incessantemente la sua predicazione e il suo passaggio
Fenomeni atmosferici inspiegabili
1° Dal 24 Agosto al 5 Settembre 1751, San Leonardo predica le Missioni a Scaricalasino (oggi Monghidoro (BO)).
Una sera organizza una grande processione con il Crocefisso per impetrare la pioggia, dato che non pioveva da cinque mesi. Quando il Crocefisso compare nel campo dove si svolgevano le Celebrazione, inizia a piovere in tutta la zona; solo il campo della Missione gremito di gente, resta asciutto. (vedi Diario di Fra' Diego). Fra' Diego è il fraticello laico che accompagnò Fra' Leonardo dal 1728 al 1751 e che tutte le sere annotava, pur tra mille difficoltà, gli avvenimenti vissuti nella giornata.
2° Luglio 1743. Missioni a Porto Maurizio, sua città natale. Mentre predica in una grande spianata fuori le mura, scoppia un temporale e comincia a piovere. Il Santo blocca il fuggi fuggi generale invitando tutti a non andare via e a pregare San Vincenzo Ferreri (cui egli si rivolgeva sempre per avere protezione). Subito il temporale cessò, la pioggia si fermò mentre le nuvole si allontanarono andando esattamente dalla parte opposta a quella della direzione del vento.
Numerosissimi sono i risanamenti improvvisi come quello di un bambino storpio e gobbo (Dicembre 1741) incontrato lungo la strada per Poggio Mirteto, e la restituzione della voce ad una bimba muta (Corsica 1744).
Ma i suoi veri grandi prodigi sono le conversioni e le pacificazioni : prostitute che si redimono, banditi che si convertono, concubine che si fanno monache, cavalieri e cicisbei che diventano sacerdoti, tanta gente che cambia modo di vivere...
Famiglie che si riconciliano, pacificazioni all'interno delle famiglie, mercanti che riparano per le ruberie perpetrate, datori di lavoro che riconoscono le ingiustizie commesse e vi pongono rimedio...
Molto nota, perchè soggetto di bei dipinti, è la conversione del bandito sardo detto il "Lupo", abituato a farsi le proprie ragioni solo con le armi e la forza (vedi riproduzione di una antica stampa).
Le prostitute venivano aiutate a cambiare vita poichè il Santo le sosteneva concretamente facendole ospitare nei Conventi, sovvenzionate da sue ricche penitenti, che egli convolgeva nelle opere di bene, sino a quando trovavano un lavoro onesto. Purtroppo ci fu anche un fatto drammatico poichè un "protettore", scoperto il luogo dove alloggiava una sua "protetta", la raggiunse e la uccise.
Era un confessore eccezionale perchè sapeva leggere nei cuori e trovare le parole giuste per aiutare a vivere in modo più autentico.
Tutti volevano essere confessati da lui, rimaneva in confessionale senza mangiare nè dormire per ore e ore.
Una volta addirittura per 30 ore consecutivamente.

Miracoli

Anche dopo la sua morte si verificarono molti miracoli per sua intercessione.
Sono documentati in modo particolareggiato, quelli che vennero approvati per il Processo di Beatificazione, (fu beatificato il 19 Giugno 1796 da Pio VI°) e per il Processo di Santificazione (29 Giugno 1867, Pio IX°).
Particolarmente commovente è quello della 14 enne Laura Cardelli, orfana, ospitata in un Conservatorio per mendicanti. Distrutta dalla tisi, ormai in fin di vita, non lasciava più il letto. Una suora la invitò a pregare il beato Leonardo. Pregano insieme. Nella notte il Beato appare alla fanciulla, le porge una mano e l'aiuta ad alzarsi dal letto. La fanciulla recupera immediatamente tutte le sue forze. 
La conferma della sua miracolosa guarigione ci viene da una predica mariana nella quale egli dice di sè di essere come un Santuario tappezzato con le scritte "per grazia ricevuta": "questa mia voce- per grazia ricevuta, questa mia salute- per grazia ricevuta"...

Le Processioni leonardiane:

All'inizio delle Missioni, che duravano sempre non meno di 15 giorni, oltre alla catechesi, alle predicazioni, alle Celebrazioni Eucaristiche, alle Confessioni, alle pacificazioni,ecc. ecc... si svolgeva la Processione di Penitenza. I processionanti, in vesti bianche, presa coscienza della propria situazione di peccatori, imploravano il perdono divino e si autoflagellavano.
A metà percorso missionario si svolgeva la Processione detta del S.S Sacramento che veniva devotamente e festosamente portato per le vie della città.
Infine in chiusura delle Missioni si svolgeva la gioiosa Processione detta "della Madonna" in cui la statua di una Madonna particolarmente venerata in quei luoghi veniva portata in processione con un grandissimo concorso di folla. Vi partecipavano anche bambini, giovanette e giovanetti intonando canti mariani, spandendo fiori e innalzando cartigli con scritte inneggianti a Gesù e Maria.

Particolarità:

Come già si è detto il Santo per 40 anni camminò a piedi nudi che spesso si piagavano per il caldo, per il gelo o per le asperità del terreno ma solo una volta avendo perso parecchie unghie si rassegnò a rimanere a riposo.
Fondamentalmente, nonostante la sua grande attività di missionario, di fondatori di Conventi e di Ritiri e di Via Crucis, di padre spirituale, di scrittore, era unasceta, un mistico. La sua preghiera era continua, pregava con la mente, con la bocca e coi gesti per coinvolgere tutta la sua persona.
Nei momenti di preghiera, di meditazione e talvolta nella celebrazione della Messa raggiungeva visibili momenti di estasi.
Era felice quando poteva ritirarsi nella Solitudine dell'Incontro (a Firenze) romitorio da lui stesso fondato, dove, diceva, "faccio le missioni a Fra Leonardo".

Fra' Leonardo e i Papi del suo periodo:

Con i Papi che incontrò nella sua vita, ebbe relazioni molto importanti.
Tutti lo stimarono e chiesero talvolta la sua collaborazione per l'estensione di Bolle e documenti ufficiali.
Ma quello cui lo legò un particolarissimo rapporto di stima e di affetto fu Benedetto XIV°, al secolo Cardinale Lambertini, che gli affidò nel 1749 la preparazione del grande Giubileo del 1750. Durante tutto l'anno ogni domenica pomeriggio venne ricevuto a colloquio dal Papa che approfitto per ordinargli di arricchire la sua rigorosa dieta con brodo e latticini.
L'anno giubilare del 1750, ricordato come uno dei più "santi" e dei più partecipati della storia della Chiesa, si concluse con la predica nel Colosseo e la benedizione della Via Crucis colà eretta.


Fra' Leonardo invitava la gente a mettere sulle porte delle case il nome di Gesù: I H S, Jesus Hominum Salvator (Trigramma Bernardiniano) con l'aggiunta della Emme di Maria: 
I H S M. (Quadrigramma leonardiano).
A Porto Maurizio e dintorni se ne vedono ancora molti, ma ce ne sono anche in molte vie di città dell'Italia Centrale.

Fra' Leonardo e le donne:

Come missionario e padre spirituale ebbe modo di stare molto a contatto con donne, di ogni età, di ogni ceto, laiche e suore.
Non fu misogino. Anzi fu sempre rispettoso nei confronti delle donne di ogni età e di ogni condizione sociale. Evitava i contatti diretti e preferiva che gli incontri, quando necessari, avvenissero in presenza di terzi per rispetto del suo stato di religioso.
Ebbe come figlie spirituali, e fu confessore di donne di ogni età e ceto, laiche e religiose.
Le principesse del Granducato di Toscana, Anna Maria Luisa figlia di Cosimo III° De' Medici, Violante Beatrice di Baviera moglie di Gian Gastone entrambi figli di Cosimo III° De' Medici; la regina Maria Clementina Sobiesky Stuart, moglie di Giacomo III° Stuart in esilio a Roma, la Duchessa Isabella Acquaviva Strozzi, Elena Briganti Colonna, Suore, Monache, umili madri di famiglia che rassicurava se, fatto salvo il rispetto del precetto festivo, non riuscivano a frequentare con assiduità la Santa Messa feriale dicendo che il lavoro fatto con buona disposizione è preghiera ed è accetto al Signore come la Santa Messa.
Convertì non poche prostitute e per permettere loro di trovare un lavoro onesto le faceva ospitare nei Conventi e aiutare concretamente dalle sue ricche penitenti sino a quando non avessero trovato una decorosa sistemazione e un lavoro.


I Proponimenti

Nel 1717 Fra' Leonardo mise per iscritto , nella pace del Romitorio di Santa Maria dell'Incontro nei pressi di Firenze, dove appena gli era possibile si ritirava per "fare le missioni a fra' Leonardo", i suoi Proponimenti. Sessantasei propositi descritti con minuziosa precisione che costituiscono un trattato di Teologia ascetica calato nella vita pratica. Egli li mise quotidianamente in pratica con gioiosa "fatica" come testimoniarono i suoi Confessori quando venne istruito il Processo di Beatificazione, che rinnovò fervorosamente nel 1735 e nel 1745.

Ci soffermiamo brevemente su un solo "proponimento" il N°. 52 che riguarda la devozione alla Vergine Maria che Fra' Leonardo si impegna ad amarla sempre più 
"con tenerezza di affetto e affetto di figlio" aggiungendo: "sarò devotissimo del mistero della sua Immacolata Concezione e non abbandonerò l'impresa del trattato di farlo definire di fede, sollecitando più che posso per tutte le vie e i modi possibili, benché avessi a dare il sangue e la vita. Porterò sul cuore una immaginetta dell'Immacolata Concezione e una crocetta a sette punte, per ricordarmi della Vergine Addolorata, che bacerò più volte al giorno".

Con la stessa pacatezza e serenità metteva in pratica gli altri sessantacinque "proponimenti", altre devozioni particolari, la Via Crucis quotidiana, le Sante Messe quotidiane che celebrava con tanta partecipazione da averi veri momenti di estasi. Tutto questo, e molto altro ancora, esulava dagli impegni operativi quotidiani cui era chiamato come Missionario, Predicatore, Confessore, Quaresimalista, Guardiano del Convento, carica che ricoprì varie volte, Padre Spirituale di fedeli di ogni ceto e di interi conventi maschili e femminili. Per non parlare del tempo che dedicava quotidianamente alla corrispondenza, alla stesura dei suoi testi, alla composizione di odi, preghiere e allo spostamento da un paese all'altro, da una regione all'altra ... sempre a piedi e a piedi nudi!


Dogma dell'Immacolata Concezione

Fu un fervente " immacolatista", e sostenitore del Dogma. Egli aveva persuaso il Papa, Benedetto XIV a indire un “Concilio senza spese", cioè ad interrogare per scritto tutti i Vescovi della Cristianità, chiedendo il loro parere sulla tesi teologica dell'Immacolata Concezione di Maria, ma la cosa non ebbe seguito, per lungaggini burocratiche e la morte di quel Papa.
Nel 1846 fu eletto Papa col nome di Pio IX° il Cardinale Mastai Ferretti che avendo avuto modo di leggere casualmente una lettera di Fra' Leonardo in cui si faceva cenno alla possibilità di indire un "Concilio senza spese", mise in pratica questo suggerimento.
La maggioranza si espresse positivamente e il Dogma fu proclamato l'8 Dicembre 1854.
Gli eventi più importanti sono stati sempre accompagnati da una grande fioritura di opere letterarie e artistiche sul Santo.


custoditi nella stanza natale, ora cappella, attigua alla chiesa di San Leonardo(Parrasio)

- La sua morte 26 Novembre 1751
- La Beatificazione, 19 Giugno 1796 essendo papa Pio VI°
- La Canonizzazione, 29 Giugno 1867. Era papa Pio IX°
- L'elezione a Protettore delle Missioni Popolari- Era Papa Pio XI nel 1923
- Le solenni celebrazioni per il bicentenario della sua morte Imperia 1951
- La trionfale "Peregrinatio" delle sue spoglie giunte provvisoriamente a Imperia nel I° centenario della sua canonizzazione - 1967
Le sue spoglie vennero portate via mare, come via mare Egli era giunto a Porto Maurizio nel 1743 per predicarvi le Missioni
- L'elezione a Patrono di Imperia nel 1991. Grande Messa interparrocchiale in Piazza della Vittoria- Festeggiamenti vari.
- 1996 Trasferimento delle sue Spoglie ad Imperia per essere custodite nella Basilica di San Maurizio e C.C.M., la cui erezione era stata da Lui predetta nel 1743. L'arrivo ad Oneglia in nave, la celebrazione Eucaristica nella Chiesa di San Giovanni, la partecipatissima processione notturna da Oneglia a Porto Maurizio.
- 1997 Anno Leonardiano- "Peregrinatio" delle sue Spoglie in tutte le parrocchie della città, del Vicariato di Oneglia e del Vicariato di Porto Maurizio.
- Grandi Missioni cittadine

L'urna bronzea che accoglie le Sue Sacre Spoglie. Dono del Papa Pio IX° che lo canonizzò
E' esposta nella Cappella dedicata a S.Leonardo a destra dell'Altare Maggiore nel Duomo di Porto Maurizio


AMDG et BVM

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