mercoledì 12 novembre 2014

E poi?

Ora tocca alla “rifondazione” della vita religiosa. E poi c'è il resto. E noi? E i pastori ancora 'sani'?

Su Libertà e persona [qui ] leggo un articolo che mi induce alla riflessione di oggi.
Ne riporto la prima parte con alcune chiose, per poi esprimere di seguito alcune osservazioni, allargando il discorso all'orizzonte ecclesiale più ampio.

L'evento da cui prendo le mosse
Dal 3 al 7 novembre, a Tivoli, si è tenuta la 54° assemblea generale della CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) dal tema: “Missione della Chiesa e la vita consacrata. Una lettura dell’ Evangelii Gaudium”. Presenti, tra i relatori, Dom Manicardi, vice priore della Comunità di Bose, P. Fidenzio Volpi, Segretario Generale della CISM, ed attuale Commissario dei francescani dell’Immacolata, Sua Ecc.za Mons. José Rodriguez Carballo, Segretario Generale della Congregazione per gli Istituti di vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (quello del concilioconditio sine qua non [qui]), Dom Innocenzo Gargano, calmaldolese, estimatore della Scuola di Bologna, [vedi qui come sta riprendendo quota] etc. Relatore unico, nella giornata di mercoledì 5 novembre, S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino,attuale Segretario Generale della CEI, (quello dei volti inespressivi et alia[qui]) con un conferenza dal titolo molto significativo: “Una Chiesa in ‘uscita’ è una Chiesa dalle porte aperte. Il paradigma ecclesiologico dellaEvangelii Gaudium1 (per la lettura integrale, vedere qui).
Alcune significative e dirompenti indicazioni emerse
Premesso che i partecipanti sono già tutto un programma, vengono riportate quelle che attualmente sono considerate le tre tentazioni della vita religiosa, sottolineate da mons. Galantino.

Nessun commento:

Posta un commento