sabato 30 ottobre 2021

Semplicità e profondità dell'eloquio di Papa Benedetto XVI che parla della "correzione fraterna" !

 Benedetto XVI Angelus 2011

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BENEDETTO XVI

ANGELUS DOMINI

Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo
Domenica, 4 settembre 2011

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Cari fratelli e sorelle!

Le Letture Bibliche della Messa di questa domenica convergono sul tema della carità fraterna nella comunità dei credenti, che ha la sua sorgente nella comunione della Trinità. L' apostolo Paolo afferma che tutta la Legge di Dio trova la sua pienezza nell'amore, così che, nei nostri rapporti con gli altri, i dieci comandamenti e ogni altro precetto si riassumono in questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” ( cfr Rm 13,8-10 ). 

Il testo del Vangelo, tratto dal capitolo 18° di Matteo, dedicato alla vita della comunità cristiana, ci dice che l'amore fraterno comporta anche  un senso di responsabilità reciproca, per cui, se il mio fratello commette una colpa contro di me, io devo usare carità verso di lui e, prima di tutto, parlargli personalmente, facendogli presente che ciò che ha detto o fatto non è buono. 

Questo modo di agire si chiama correzione fraterna: essa non è una reazione all'offesa subita, ma è mossa dall'amore per il fratello. Sant'Agostino commenta: “Colui che ti ha offeso, offendendoti, ha inferto a se stesso una grave ferita, e tu non ti curi della ferita di un tuo fratello? ... Devi dimenticare l'offesa che hai ricevuto, non la ferita di un tuo fratello” ( Discorsi 82, 7).

E se il fratello non mi ascolta? Gesù nel Vangelo odierno indica una gradualità: prima tornare a parlargli con altre due o tre persone, per aiutarlo meglio a rendersi conto di quello che ha fatto; se, malgrado questo, egli respinge ancora l'osservazione, bisogna dirlo alla comunità; e se non ascolta neppure la comunità, occorre fargli percepire  il distacco che lui stesso ha provocato, separandosi dalla comunione della Chiesa. 

Tutto questo indica che c'è una corresponsabilità nel cammino della vita cristiana: ciascuno, consapevole dei proprietà limiti e difetti, è chiamato ad accogliere la correzione fraterna e ad aiutare gli altri con questo particolare servizio.

Un altro frutto della carità nella comunità à la preghiera concorde. Dice Gesù: “Se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”( Mt 18,19-20). La preghiera personale è certamente importante, anzi, indispensabile, ma il Signore assicura la sua presenza alla comunità che - pur se molto piccola - è unita e unanime, perché essa riflette la realtà stessa di Dio Uno e Trino, perfetta comunione d'amore. 

Dice Origene che “dobbiamo esercitarci in questa sinfonia” ( Commento al Vangelo di Matteo 14, 1), cioè in questa concordia all'interno della comunità cristiana. Dobbiamo esercitarci sia nella correzione fraterna, che richiedono molta umiltà e semplicità di cuore, sia nella preghiera, perché salga a Dio da una comunità veramente unita in Cristo. 

Domandiamo tutto questo per intercessione di Maria Santissima, Madre della Chiesa, e di San Gregorio Magno, Papa e Dottore, che ieri abbiamo ricordato nella liturgia.


Dopo l'Angelus

Curry fratelli e sorelle,

Oggi, ad Ancona, si after il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, con la Santa Messa presieduta dal mio Legato il Cardinale Giovanni Battista Re. Domenica prossima, a Dio piacendo, avrò la gioia di recarmi ad Ancora per la giornata culminante del Congresso. Fin da ora rivolgo il mio saluto cordiale e la mia benedizione a quanti parteciperanno a questo evento di grazia, che nel santissimo Sacramento dell'Eucaristia adora e loda Cristo, sorgente di vita e speranza per ogni uomo e per il mondo intero.

Saluto cordialmente i pellegrini francofoni, in particolare il gruppo delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Vi invito oggi a familiarizzare sempre di più con la Parola di Dio! Ci chiama all'amore reciproco. E questo amore si vive in modo molto concreto nella vita di tutti i giorni, vale a dire: prendersi del tempo per un dialogo vero con l'altro, rispettandolo, perdonandolo, pregando insieme e per l'altro. In questo modo può nascere e crescere la fraternità che Gesù è venuto a stabilire nelle famiglie, nelle comunità e nei paesi. Affido questo augurio alla Vergine Maria e di tutto cuore vi benedico.

Sono lieto di accogliere i pellegrini ei visitatori di lingua inglese presenti a questa preghiera dell'Angelus. Saluto i medici convenuti per il Convegno internazionale Matercare sulla dignità delle madri e delle ostetriche, nonché gli studenti presenti dell'Università Maria, Campus di Roma. Il brano evangelico di oggi ci ricorda che Dio è presente quando la Chiesa si riunisce per adorare nel suo nome. Possa noi trarre sempre grazia e forza dai nostri incontri di preghiera con Dio in comunione con i nostri fratelli e sorelle nella fede. Che Dio vi benedica tutti!

Mit Freude grüße ich alle deutschsprachigen Besucher hier a Castel Gandolfo. Im Evangelium des heutigen Sonntags spricht der Herr von der gemeinsamen Verantwortung, die Menschen füreinander haben. Herausforderungen und Irrwege einzelner müssen zur Sorge und zum Gebetsanliegen go werden. Jesus ruft jene, die ihm nachfolgen, in die Gemeinschaft und gibt ihnen Verantwortungssinn und den Mut zur Wahrheit. Gott will, daß wir füreinander Diener des Segens seien. Es erfüllt uns alle mit Freude, daß wir als Zeugen der Wahrheit am Heil der Welt mitwirken dürfen. Ich wünsche euch allen einen gesegneten Sonntag und eine gute Woche.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española presentato in esta oración mariana. Nella liturgia di este día, Gesù hace saber ha conosciuto un discepolo che nella comunidad de hermanos ha de existir ante todo el amor. Amar al hermano no sólo es acogerle en su necesidad; también, a veces, es saber decirle una palabra de corrección. Si algún hermano peca, no dejemos de amarle, invitándolo a volver al buen camino. Esortare a todos a encomendar alla Santísima Virgen María los propósitos di conformare l'auténtica vida fraterna al que el Señor nos lama. Feliz Domingo.

Słowa pozdrowienia kieruję do Polaków, a szczególnie do dzieci i młodzieży rozpoczynających nowy rok szkolny i katechetyczny. Niech ten rok będzie dla was wszystkich czasem wzrastania „w mądrości, w latach i łasce u Boga iu ludzi” (Łk 2, 52). Modlę się o światło i moc Ducha Świętego dla wychowawców, aby ich trud wydawał obfite owoce w młodych sercach. Niech Bóg wam błogosławi!

[Espressioni di saluto rivolgo ai polacchi, e in modo particolare ai bambini e ai giovani che iniziano un nuovo anno scolastico e catechistico. Quest'anno sia per tutti see a tempo per crescere “in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (Lc 2, 51). Invoco la luce e la forza dello Spirito Santo per gli educatori, raffinato il loro impegno porti abbondanti frutti nei giovani cuori. Dio vi benedica!]

Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare al folto gruppo delle ACLI - Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani -, alla fine dell'Incontro di studio sul tema del lavoro, a 30 anni dall'Enciclica Laborem exercens del Beato Papa Giovanni Paolo II Ho molto apprezzato, cari amici, l' attenzione a questo Documento, che rimane come una delle pietre miliari della dottrina sociale della Chiesa. Saluto il gruppo dei nuovi Seminaristi del Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae, l' Associazione Collegium Liberianum, che opera nella Basilica di Santa Maria Maggiore al servizio delle celebrazioni liturgiche, come pure i fedeli provenienti da Abbazia, in Diocesi di Bergamo. A tutti auguro una buona domenica, una buona settimana. Grazie a voi tutti.

 

© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana

AMDG et DVM

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