9 - Il Cuore di Maria è una fonte
S. Bonaventura afferma che la Vergine è rappresentata da una fontana.
«Figurata fuit per fontem quae ascendebat de terra». Ma noi possiamo
dire con altrettanta ragione che questa è figura del cuore della Madonna,
il quale è davvero una fonte viva, le cui acque celesti ristorano non solo la
terra, ma tutte le cose create.
«Figurata fuit per fontem quae ascendebat de terra». Ma noi possiamo
dire con altrettanta ragione che questa è figura del cuore della Madonna,
il quale è davvero una fonte viva, le cui acque celesti ristorano non solo la
terra, ma tutte le cose create.
È la fonte sigillata, «Fons signatus», perché Essa è sempre stata chiusa,
non soltanto al mondo, al demonio, ad ogni sorta di peccato, ma anche
ai Cherubini e ai Serafini, per quel che riguarda la conoscenza dei numerosi
tesori inestimabili e segreti, che Dio ha nascosto nel suo cuore, conosciuti
da Lui solo. Di esso si può dire: «Sanctum est Cor Mariae et inscrutabile:
quis cognoscet illud?».
non soltanto al mondo, al demonio, ad ogni sorta di peccato, ma anche
ai Cherubini e ai Serafini, per quel che riguarda la conoscenza dei numerosi
tesori inestimabili e segreti, che Dio ha nascosto nel suo cuore, conosciuti
da Lui solo. Di esso si può dire: «Sanctum est Cor Mariae et inscrutabile:
quis cognoscet illud?».
l - È una fonte di luce la cui figura ci è proposta nella persona della regina
Ester, che lo Spirito Santo ci dipinge come piccola fonte che diventa un
grande faro ed è cambiata in sole: «Parvus fons inlucem, solemque
conversus est» (Est 10, 6). Il cuore di Maria, come ben dice il
suo nome, che significa illuminata e illuminatrice, stella del mare, è fonte
radiosa che la Chiesa onora come porta risplendente di luce vera:
«Tu porta lucis fulgida»; come porta per cui la luce divina è entrata nel
mondo: «Salve porta, ex qua mundo lux est orta».
Sì, il cuor di Maria è la fonte del sole, perché Maria è la madre del
«Sol di giustizia».
Ester, che lo Spirito Santo ci dipinge come piccola fonte che diventa un
grande faro ed è cambiata in sole: «Parvus fons inlucem, solemque
conversus est» (Est 10, 6). Il cuore di Maria, come ben dice il
suo nome, che significa illuminata e illuminatrice, stella del mare, è fonte
radiosa che la Chiesa onora come porta risplendente di luce vera:
«Tu porta lucis fulgida»; come porta per cui la luce divina è entrata nel
mondo: «Salve porta, ex qua mundo lux est orta».
Sì, il cuor di Maria è la fonte del sole, perché Maria è la madre del
«Sol di giustizia».
O prodigio inaudito! O miracolo incomprensibile! Chi mai avrebbe potuto
immaginare che un sole potesse nascere da una stella, e che una fonte
potesse divenire la sorgente di un sole: fons solis?
potesse divenire la sorgente di un sole: fons solis?
2 - È una fonte d'acqua ma d'acqua benedetta, santa e preziosa.
È l'acqua di tante lagrime che si unirono alle lagrime del Redentore per
cooperare alla nostra redenzione. Lagrime d'amore, di carità, di
devozione, di gioia, di dolore, di compassione!
cooperare alla nostra redenzione. Lagrime d'amore, di carità, di
devozione, di gioia, di dolore, di compassione!
Quante volte l'amore di cui ardeva il vostro cuore per un Dio così amabile,
vi ha fatto versare lacrime, nel vederlo non soltanto poco amato, ma tanto
odiato, oltraggiato, disonorato dalla maggior parte degli uomini, aventi infiniti
obblighi di servirlo! Quante volte la vostra vivissima carità per le anime vi ha
disciolta in pianto, vedendo che esse si perdono numerose per pura
malizia, nonostante tutto quello che il vostro Gesù ha fatto e sofferto per
salvarle!
vi ha fatto versare lacrime, nel vederlo non soltanto poco amato, ma tanto
odiato, oltraggiato, disonorato dalla maggior parte degli uomini, aventi infiniti
obblighi di servirlo! Quante volte la vostra vivissima carità per le anime vi ha
disciolta in pianto, vedendo che esse si perdono numerose per pura
malizia, nonostante tutto quello che il vostro Gesù ha fatto e sofferto per
salvarle!
Quante volte gli Angeli hanno visto scorrere sulle vostre guance le sante
lagrime d'una sincera e dolce devozione nei vostri santi trattenimenti con la
Divina Maestà!
lagrime d'una sincera e dolce devozione nei vostri santi trattenimenti con la
Divina Maestà!
Il dono delle lagrime, che è stato accordato a tanti Santi, non è certo
mancato a colei che ha posseduto la pienezza di tutti i doni,
comunicati a tutti i Santi: «In plenitudine Sanctorum detentio mea» (Sir, 24, 16).
mancato a colei che ha posseduto la pienezza di tutti i doni,
comunicati a tutti i Santi: «In plenitudine Sanctorum detentio mea» (Sir, 24, 16).
O Madre di Gesù, la gioia di cui fu ricolmo il vostro Cuore mentre
eravate qui in terra col vostro Figlio amatissimo, ha fatto scaturire dai vostri
occhi una pioggia di lacrime di consolazione. Dolci lagrime, quando il
Verbo di Dio si è incarnato in Voi, quando visitaste S. Elisabetta,
quando avete visto nascere a Betlemme il Santo Bambino, quando l'avete
eravate qui in terra col vostro Figlio amatissimo, ha fatto scaturire dai vostri
occhi una pioggia di lacrime di consolazione. Dolci lagrime, quando il
Verbo di Dio si è incarnato in Voi, quando visitaste S. Elisabetta,
quando avete visto nascere a Betlemme il Santo Bambino, quando l'avete
ritrovato nel tempio in mezzo ai dottori, quando vi ha visitata dopo la sua
Resurrezione, quando l'avete visto salire gloriosamente al Cielo!
Resurrezione, quando l'avete visto salire gloriosamente al Cielo!
Ma le consolazioni da voi godute durante la vita terrena sono poche a
confronto delle angosce da voi sofferte. I dolori amarissimi da voi provati
hanno fatto sgorgare torrenti di lacrime specialmente nella passione
e nella morte del vostro Figlio amatissimo. Ora tutte queste lacrime
d'amore, di carità, di devozione, di gioia, di dolore, di compassione
non sono forse acqua benedetta, santa e preziosa?
confronto delle angosce da voi sofferte. I dolori amarissimi da voi provati
hanno fatto sgorgare torrenti di lacrime specialmente nella passione
e nella morte del vostro Figlio amatissimo. Ora tutte queste lacrime
d'amore, di carità, di devozione, di gioia, di dolore, di compassione
non sono forse acqua benedetta, santa e preziosa?
Maria è stata proclamata Gratia plena, e Mater gratiae, Mater divinae
gratiae. S. Tommaso dice che Ella ne possiede abbastanza per
dispensarne a tutti gli uomini; e non solo ai buoni, ma anche ai cattivi,
secondo l'esempio del Cuore misericordiosissimo del Padre celeste che
fa piovere tanto sull'orto del giusto quanto sul campo del perverso.
Per questo il cuore caritatevole della Madonna è chiamato la fontana
dei giardini: «fons hortorum» (Ct 4, 15), la «fontana che alimenta il
torrente di spine»: Fons irrigabit torrentem spinarum (Gl, 3, 18).
Quali sono i giardini? Qual è questo torrente di spine?
Questi giardini sono gli ordini religiosi nei quali si conduce una vita
davvero cristiana e santa. Sono tutte le anime sante nelle quali lo Sposo
Divino trova le sue delizie, grazie ai fiori belli dei pensieri santi, dei
desideri, degli affetti di cui esse sono ricolme, e tra i frutti gradevoli
della pratica delle virtù.
Tali giardini sono di continuo fecondati dalle acque di questa fonte
dallo Spirito Santo chiamata perciò «la fontana dei giardini». Ma il cuore
di Maria è pure la fonte del torrente di spine. Queste spine sono gli
uomini cattivi, la cui vita è tutta spine di peccati.
Questo torrente è il mondo, che come corso d'acqua impetuoso,
pieno di lordure e di fango, fa molto rumore e passa rapidamente e
trascina con sé tanta parte degli uomini nell'abisso della perdizione...
Ora, il cuore misericordioso di Maria è sì ripieno di bontà da farne
risentire gli effetti fino a tale torrente di spine.
Venendo ad innaffiare queste spine morte ed infruttuose, atte solo a
bruciare nell'eterno fuoco, ne risuscita molte e le cambia in alberi belli,
che portano una quantità di buoni frutti, degni d'essere serviti alla tavola
dell'Eterno Re. Ciò perché le acque di questa fonte non sono solo vive,
ma vivificanti.
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