Liturgia e crisi ecclesiale
Liturgia e crisi ecclesiale
di Lorenzo Bertocchi,
da Libertà e Persona del 15.03.2013
In questi giorni così importanti per la vita della Chiesa, nel momento in cui viene eletto un nuovo Papa, può essere utile ricordare qualcosa di questi ultimi otto anni vissuti accanto a Benedetto XVI.
Questo perchè – è stato lo stesso Benedetto XVI a insegnarcelo – il rinnovamento, la riforma, deve avvenire nella continuità, perciò, per evitare che il gran chiasso mediatico di questi giorni lo faccia dimenticare, è interessante riflettere su alcuni passaggi del magistero del predecessore di Papa Francesco.
Certamente uno dei più importanti insegnamenti di Benedetto XVI riguarda la necessità di un maggiore senso del sacro, sviluppato attraverso una forte coscienza liturgica. Questo insegnamento risale già ai tempi dell’allora Cardinale Ratzinger quando, nel volume “La mia vita”, scriveva queste parole che adesso, chissà perchè, rischiano di cadere nel dimenticatoio: “quando la liturgia è qualcosa che ciascuno si fa da sé, allora non ci dona più quella che è la sua vera qualità: l’incontro con il mistero, che non è un nostro prodotto, ma la nostra origine e la sorgente della nostra vita. Per la vita della Chiesa è drammaticamente urgente un rinnovamento della coscienza liturgica (…) Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia”.
A partire da questa forte considerazione abbiamo visto crescere in questi anni una certa attenzione alla liturgia che, senza scomodare la “messa di S.Pio V”, ha indubbiamente interessato molti sacerdoti e fedeli nella loro pratica di fede. Credo di poter dire che un traguardo è stato raggiunto: gli abusi liturgici sono intollerabili, non tanto e soltanto per questioni estetiche, o preferenze da addetti ai lavori, quanto piuttosto perchè il culto pubblico che dobbiamo a Dio, e la forma corretta con cui rendiamo questo culto, sono un fatto sostanziale per la vita dell’uomo.
Nella sua opera “Introduzione allo spirito della liturgia” il Cardinale Ratizinger scriveva, con parole inequivocabili, che “il diritto e la morale non stanno insieme se non sono ancorati nel centro litugico e non traggono da esso ispirazione”. Solo se il rapporto con Dio è giusto anche tutte le altre relazioni dell’uomo possono funzionare: “la giusta modalità del culto è costitutiva per la giusta esistenza umana nel mondo”. In altre parole dobbiamo dire che anche la riforma morale della Chiesa passa attraverso i diritti riconosciuti a Dio, ossia la giusta adorazione a Lui dovuta.
La liturgia – il giusto modo di adorare Dio – aggiungeva Ratzinger “implica una qualche forma di istituzione”, la liturgia “non può trarre origine nella nostra fantasia, dalla nostra creatività, altrimenti rimarrebbe un grido nel buio o una semplice autoconferma”. Egli inoltre richiamava il pericolo di liturgie in cui tutto “è apparentemente in ordine e presumibilmente anche il rituale procede secondo le prescrizioni”, ma si assiste ad un “abbassamento di Dio alle nostre dimensioni”, arrivando di fatto a servirsi di Dio secondo il proprio bisogno e così ci “si pone sopra di Lui”.
Da qui la denuncia di culti sciatti, pauperistici, con danze e canti fuori luogo, carnevalate di ogni genere, prive di quel senso del sacro che è fondamentale per il giusto culto a Dio. Per questo il Santo Padre Benedetto XVI aveva introdotto nella sua prassi liturgica alcuni accorgimenti importanti per educare ad un autentico senso del sacro: il ritorno del Crocifisso e delle sette candele sull’altare, il situarsi nelle Sue celebrazioni verso il Crocifisso, il reimpiego dei paramenti liturgici antichi romani, l’abbandono quasi totale delle danze e delle attività non liturgiche nelle celebrazioni, l’uso frequente e più intenso del latino e del canto gregoriano e, cosa assai significativa, il ricevere la Santa Comunione sulla lingua e in ginocchio.
Se resta vera l’analisi che fece l’allora Card. Ratzinger – “sono convinto che la crisi ecclesiale dipende in gran parte dal crollo della liturgia" – c’è da augurarsi che Papa Francesco sappia attingere a piene mani all’insegnamento di Benedetto XVI, attuando così quella riforma nella continuità più volte richiamata dal suo predecessore. Questo, come abbiamo visto, porterà frutti anche per quella riforma morale della Chiesa che tutti si attendono e che altrimenti rischia di rimanere semplice moralismo.
Esiste il vero rispetto per la Cattedra di Pietro che è una cosa, poi esiste l'adorazione ad ogni costo che non è comportamento cristiano. Nella storia ci sono stati antipapi, uomini che non facevano gli interessi di Dio ma i loro, massoni, alcuni magari anche votati al demonio e di loro non so quanti pentiti. Allora per questo idolatriamo loro? No! Chiaro che Dio ha fatto e sa fare del male un bene più grande, ma a volte abbiamo pagato tutti questo sistema di persone accecate che idolatravano la persona solo perché era papa, o era Vescovo. No! Bisogna essere prudenti. La prudenza è cristiana e poi il rispetto è vissuto con l'intelligenza che Dio ci dà. Che cosa vi hanno insegnato a voi in occidente al Catechismo negli ultimi anni? Io lo so: a "rispettare lo straniero" alla "pace" (intesa più come falso pacifismo di sinistra, pacifismo ideologico da buttare nel pattume perchè distruttivo). Vi hanno fatto il lavaggio del cervello con le ideologie nascoste sotto forma di "verità cristiane". Il diavolo certo è stato molto astuto a plagiare gli occidentali.
Quindi attenzione, rispetto per la Cattedra di Pietro e la missione, ma un papa si può anche ammonire, persone singole o il popolo cristiano può lanciare la voce e ammonire, con rispetto ma ammonire, esortare. Ci sono stati papi scomunicati, durante la loro vita e scomunicati anche dopo la loro morte. L'ignoranza fa parlare molti di voi che portate a distruggere la Chiesa occidentale e abbassate la qualità della spiritualità bimillenaria cristiana. Io sono solidale con i cattolici che cercano la Verità e sono severo con chi cerca di nasconderla o sfigurarla.
Marco
O padre criticava a liturgia tradicional durante os sermões e desprezava os fiéis presentes á missa.
Eis o que pensa o bispo Bergoglio de Roma sobre as idéias litúrgicas de Ratzinger. Ele é um "furbo" como dizem os portenhos.
Roma agora está nas mãos de um antigo cardeal camaleão, ambicioso,que, por índole, é um peronista, um homem de centro esquerda.
A QUALCHE SACERDOTE, LITURGISTA,
O QUALCHE STUDIOSO DI SIMBOLI PONTIFICI
DI BUONA VOLONTA'!
Carissimi amici che condividete il sincero amore per il Pontificato Romano e per la Sede del Vicario di Cristo in terra,
mai in vita mia (non lunghissima ancora) avrei pensato di vedere così strapazzati i millenari simboli che accompagnano da secoli e secoli la figura del Papa in Roma.
Si è arrivati veramente al colmo: il Pontefice neoeletto che SI RIFIUTA ESPLICITAMENTE DI INDOSSARE LA MOZZETTA ROSSA propria del Pontefice Romano!
E non è cosa di poco conto, perché i simboli di questa venerabile Tradizione conservano un loro significato di primaria importanza, senza bisogno di ulteriori precisazioni, per chi agisce e pensa in buona fede e senza odio inconscio per la Roma Cattolica.
E fra l'altro, la Mozzetta non c'entra assolutamente nulla con la necessità di operare in favore della "Chiesa dei Poveri".
Basterebbe leggere la biografia di Papa San PIO X per conoscere ed apprezzare una vita completamente dedita alla povertà personale ed alla carità immensa per il prossimo.
Qualcuno potrebbe ricordare ai neomodernisti, ad esempio, l'impegno di Papa Sarto per gli orfani del terremoto di Messina e Reggio Calabria, o il testamento di Pio X, in cui scrive:
<>.
Non voglio fare una predica noiosa, voglio soltanto lanciare un piccolo appello.
In questi giorni, con mia profonda amarezza, ho avuto modo di sentire decine e decine di cattolici anche vicini alla Tradizione che cercavano di minimizzare questo fatto che resta assolutamente grave, davvero grave, perché non si parlava di "pizzi e merletti", ma di UN INDUMENTO PROPRIO DEL PAPA, CHE QUESTI NON HA VOLUTO INDOSSARE!
Con grande giubilo dei nemici di sempre della Chiesa, che hanno percepito bene, molto bene, questo atto non di umiltà, ma di UMILIAZIONE PER LA CHIESA CATTOLICA.
Come porsi di fronte a questo rifiuto sconcertante?
A mio avviso, ci sarebbe necessità assoluta di un'anima caritatevole, già versata in queste materie che potesse redigere un PICCOLO STUDIO SUL SIGNIFICATO DEI SIMBOLI PROPRI DEL PONTEFICE ROMANO, cioè una piccola pubblicazione da offrire, in larga diffusione, che spieghi le ragioni di un attaccamento a simboli venerandi che NON SONO UNA RELIQUIA DEL PASSATO, ma costituiscono un segno vivo e concreto della grandezza e della nobiltà del Pontificato Romano.
Mi dispiace dirlo, purtroppo io non sono all'altezza e non ho la necessaria specifica preparazione: per questo spero che al di là delle tante parole di questi giorni, qualcuno di buona volontà compia questo servizio per amore della Santa Chiesa e del Papa e si faccia carico di questa bella iniziativa.
Grazie
Stefano Gizzi, Ceccano (Fr)
stefanogizzi@alice.it
credo che in molti, da domani in poi, dovranno dire qualcosa di diverso da quello che hanno detto fino ad ora.
In primo luogo certi media che si aspettano da Francesco cambiamenti epocali, come l'accettazione dei matrimoni gay ed eutanasia. Subito dovranno invece accettare che il Magistero è sempre quello immutabile. Semmai cambiano le forme.
In secondo luogo i cosiddetti tradizionalisti, da domani troveranno il Papa, che indosserà il palio e l'anello piscatorio (anche se non d'oro).
A tutti voglio ricordare che:
Il Santo Padre Francesco, secondo me, ha dettato la sua linea guida per tutti, sintetizzabile in tre quadri:
Il Fine:
Camminare verso il Signore, Edificare il Suo Regno, Confessare che Lui è il Signore. Alla luce della Croce. Senza relegare Dio nell'aldilà, ma mettendolo nel di quà, nella vita di ognuno, nella quotidianità di ciascuno;
Il Mezzo:
Nell'assoluta essenzialità del messaggio di Cristo Crocifisso. Con una Chiesa (laici e clero) che abbia come assoluta priorità l'evangelizzazione e la testimonianza. Ance in collaborazione con le altre Chiese, purché si cammini, si edifichi e si confessi Cristo.
Nella Misericordia, e nell'accoglienza per tutti, per i peccatori, ma anche per coloro che non credono in Cristo o che lo avversano.
Se noi cattolici per primi riusciremo a capire e a vivere questi valori, potremo, con l'aiuto della Spirito Santo, a rievangelizzare il mondo, camminando verso Cristo, edificando il Suo Regno, confessando che Lui è il Signore.
La sobrietà e l'essenzialità della liturgia, la moderazione del vestire personale e dei costumi, esalta proprio questi concetti appena accennati.
Ricordiamoci che comunque resta un gesuita (arroccato al Magistero) che ha assunto il nome di Francesco (arroccato alla povertà e alla sobrietà), che sono le due vere anime della Chiesa di Nostro Signore.
Saluti a tutti.
Credo che resti più vera che mai. E mi auguro che Papa Francesco sappia farne tesoro. Se così sarà, portemo dirlo solo tra qualche tempo (non settimane, e nemmeno mesi).
Le Messe dell'indulto si salveranno solo e soltanto se saranno sciolti i gruppi organizzatori delle suddette (nati male o corrotti da infiltrazioni acattoliche col tempo) e dell'organizzazione delle suddette si occupino direttamente i sacerdoti con l'aiuto di diaconi e membri del clero di strettissima fiducia e fedeltà al Papa.
Da ex organizzatore di Messe dell'indulto allontanatomi dopo avere preso atto dell'infiltrazione massiccia del mondo indultista da parte dei gallicani (soprattutto sedevacantisti ma anche lefebvriani dipende dalle città) dico di comprendere benissimo la diffidenza dei parroci e in generale dei fedeli nei nostri confronti a causa della fama che ci siamo cuciti addosso grazie agli intrighi dei criptosedevacantisti, perniciosi come i marrani e falsi come giuda.
Domani c'è la Messa, poi se pensa.
http://www.associazionelatorre.com/2013/03/stralci-di-messa-tradizionalista-del-cardinale-bergoglio/
http://sanctorumangelorum.blogspot.com
Date troppo corda ai troll, quelli che dicono il mio papa è Benedetto e aridatece Benedetto, qualcuno si convince e risponde si, aridatemelo pure a me.
Benedetto ha regolarmente rinunciato, non è più un papa e non è un antipapa; ora c'è Francesco che è un papa e non un antipapa, e tutto il resto è trollismo.
Non l'avete capito che i troll si divertono a farvi ripetere le cose che scrivono loro?
Non c'entra niente la messa in latino, il papa c'è e basta.
Mettere in campo l'argomento mozzetta si mozzetta no, anello di argento e anello di rame, tutto questo non c'entra niente, il papa c'è, non fate il gioco dei troll, ciao.
Mi raccomando soprattutto alla redazione per quello che ho detto nell'ultimo post.
Non scriverò più, se qualcuno mi ruba il nik censuratelo ciao.
Ho smesso di credere nella bontà e fedeltà degli esseri umani.
Il mondo? è solo un conato di vomito.
Da oggi in poi il mio motto sarà Perdono e oblio.Se non avesse compiuto quella inaudita e scandalosa rinuncia Benedetto XVI sarebbe stao ricordato come il Grande e il Fedele invece mi sa tanto che sarà ricordato come colui che fece il gran rifiuto...si troverà in compagnia di Celestino V!
infatti,
se è vero che (come riportato qui sopra)
....Da qui la denuncia di culti sciatti, pauperistici, con danze e canti fuori luogo, carnevalate di ogni genere,
che per anni si è dato libero sfogo alle carnevalate, come si è permesso il neo-papa di chiamare "carnevalate" le sacre insegne pontificali, che rendono omaggio non a lui, uomo, ma a Colui che dovrebbe (se si chiamasse Vicario, ma non vuole.....) rappresentare, cioè Nostro Signore che in quel rosso-sangue della mozzetta gli è ricordato,a ffinchè lo segua sulla Via della Croce Redentrice, conducendo il Corpo Mistico su quella stessa Via di Redenzione ?
tanto ormai assisteremo al trionfo mondiale dell'IGNORANZA, che chiama a regnare la Menzogna, intronizzata nelle coscienze dai grandi pifferai di ogni risma, che incantano i gonzi con vetrini luccicanti, promesse di felicità di QUESTA TERRA, UNIVERSALE AMORE che deve seppellire la Carità= Amore teologale a Cristo e solo per/conc/in LUI, alle anime !
tutti imambolati al seguito delle "magnifiche sorti e progressive di una chiesa rinnovata= ridotta a bella facciata" che nasconde solo MACERIE dell'antica Liturgia-Fede-Dottrina e vita morale di SANTI, PADRI, VERGINI E MARTIRI di 2000 anni di storia.....tutto obliato in nome delle GRANDI NOVITA' (per i gonzi) conciliarv2iste !
andate pure al seguito dei pifferai di belle novità distruttive dei DOGMI E DELLA DOTTRINA PERENNE DI NSGC...andate pure !
chissà perchè, ma questo OSANNA mondial-fraterno-pentecatto-carismatico al grande RINNOVATORE, questo applauso di masse cieche e ottuse m i ricorda tanto ciò che accadde nei secc. I-III d.C.
le varie FORME della
APOKOLOKYNTOSIS DIVI ********(mettete il nome di qualsiasi divo osannato, anche Cannavaro santo-subito vanno bene tutti i DIVI delle folle di piazza in t utto l'orbe ex-cattolico....qualunque VIP civile o ecclesiastico fa lo stesso!)
(===> gr. "zucchificazione x APOTEOSI".....)
niente mozzetta.
Leopoli (Ucraina), 16 marzo 2013
Santo Padre Francesco I
Città del Vaticano
Santo Padre Francesco,
se vuole o no, Lei sta davanti al fatto che la Chiesa Cattolica, con il gesto d’Assisi e la beatificazione di Giovanni Paolo II, ha cambiato il suo insegnamento e ha accolto un vangelo diverso da quello che aveva predicato San Paolo Apostolo e tutti Santi Apostoli. Si tratta di sincretismo con le religioni pagane. Giovanni Paolo II salvo altre negazioni pubbliche del Vangelo, ha permesso ad Assisi togliere le croci nelle chiese e collocare la statua di Budda sul tabernacolo come anche venerarla come Dio! Questa è una apostasia evidente. Il suo modo di pensare apostatico ha seguito tutta la gerarchia cattolica, sacerdoti, teologi e di conseguenza loro hanno introdotto un insegnamento nuovo tra i fedeli cattolici, cioè, non è necessario più predicare Gesù Cristo come unico Dio e Salvatore. Altrettanto che per salvarsi non bisogna accogliere e credere in Cristo, perché secondo quel nuovo vangelo ogni persona si salva nella propria religione, basta che “sinceramente confessa” la propria fede. Questa è la negazione dell’insegnamento di Gesù Cristo, della sua morte redentrice sulla croce e la profanazione di milioni martiri.
Avete perso la consapevolezza in che maniera si salva la persona. Avete rinunciato alla verità immutabile del Vangelo, cioè che la persona si giustifica e si salva per la fede salvifica in Gesù Cristo, la quale lo unisce a Lui. Questa unione con Gesù è causata da osservazione dell’insegnamento immutabile di Gesù, dei comandamenti per il pentimento continuo. In contraddizione a ciò avete creato un vangelo diverso, un Gesù diverso somigliante a Budda, Krishna, Maometto e diversi guru. Avete inventato le nuove teorie teologiche, insegnando tutti che il peccato praticamente non esiste, che l’inferno sarà vuoto, che non è necessario raggiungere la salvezza, prechè la persona non nasce nello stato di maledizione. E pure che basta essere una persona buona, membro della nostra organizzazione cattolica ecc. A causa di tutto ciò il Preside della Conferenza Episcopale Tedesca Arcivescovo Zollitsch poteva senza essere punito pronunciarsi in Venerdì Santo dicendo “Gesù non è morto per i nostri peccati, ma soltanto a causa della compassione con i poveri”. Questa è una eresia maxima che distrugge la salvezza di milioni persone. Nonostante ciò voi tutti avete taciuto!
A questo modo di pensare sacrilego ha preparato la via in Chiesa Cattolica la Teologia storico-critica (TSC), la quale, se lo riconoscete o no, nella sua sostanza nega la divinità di Gesù Cristo, la sua resurrezione reale e storica e praticamente tutti i miracoli ed eventi di carattere sopranaturale nella Sacra Scrittura. I Suoi cardinali e teologi hanno messo la Bibbia sullo stesso livello come tutti altri cosiddetti libri sacri delle religioni pagane. Ma la Parola di Dio dice che le divinità dei pagani sono i demoni e non c’è l’unità tra Cristo e Beliar (2 Kor 6, 15). Giovanni Paolo II ha baciato il Corano e ha detto che abbiamo con i musulmani lo stesso Dio. Il Corano nega la divinità di Gesù Cristo e la Santissima Trinità. La Parola di Dio dice: “Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre” (1 Gv 2, 23). Agli ebrei Gesù disse: “Se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati”(Gv 8, 24).
Il 1 maggio 2011 nella ora quando è stata pronunciata cosiddetta beatificazione di Giovanni Paolo II è stato de facto, da parte della Chiesa Cattolica, affermato il nuovo insegnamento eretico con lo spirito di New Age. Il Patriarcato Cattolico Bizantino e la Chiesa Ortodossa Greco-Cattolica Ucraina si sono separati dal Vaticano nello stesso giorno e in conformità di Gal 1, 8-9 hanno pubblicato l’anatema (scomunica) di Dio a Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, nella quale sono incorsi da soli per la negazione della essenza stessa del Vangelo. La Chiesa è costruita sugli apostoli e profeti (Ef 2, 6). Allora noi stiamo esercitando la parte di questo ufficio apostolico e profetico per la Chiesa.
I frutti della maledizione sono stati visibili ancora prima della pubblicazione di anatema. Sul territorio d’Europa cristiana è già stato proclamato l’antidecalogo del Trattato di Lisbona con la priorità di omosessualità; questa putrefazione morale è stata accolta da USA come priorità di sua politica estera. La ideologia di genere del omosessualità distrugge tutti valori morali, spirituali e cristiani. Sottrazione dei figli da parte della giustizia minorile, la loro demoralizzazione e satanizzazione sono altrettanto i frutti di questa maledizione.
Per la colpa di gerarchia ecclesiale, allora anche la Sua, è avvenuta l’apostasia totale di quale scrive San Paolo nella Seconda lettera ai Tessalonicesi (Ts 2,3). Gesù la ha predetta quando disse: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra” (Lc 18,8). La ricordiamo la parola di Gesù sull’abominio della desolazione nel luogo sacro (Mt 24,15) collegato con la profezia di Daniele (Dn 9,26-27; 11,31). Là si parla dell’abolizione del sacrificio quotidiano. Questo non si può applicare, come lo vorrebbe forse la gerarchia cattolica, cioè alla distruzione del tempio di Gerusalemme nell’anno 70 sotto il governo di imperatore Vispasiano. Dal giorno della morte di Gesù Cristo sulla croce Dio cessò il sacrificio veterotestamentario e il tempio non fu più il luogo sacro, piuttosto «la sinagoga di satana» (Ap 2,9). Il vero tempio di Dio diventò allora il Corpo di Cristo – la Chiesa. Quando Gesù parla dell’abominio della desolazione nel luogo sacro Egli parla dello spirito di anticristo. Voi, cardinali e vescovi, lo faceste entrare, piuttosto lo avete introdotto nella Chiesa, allontanando da essa lo Spirito Santo. Dunque, quando Gesù parla sulla cessazione del sacrificio quotidiano, Egli parla che Dio ha preso da voi, apostati, l’Eucaristia per la vostra apostasia.
Gesù Cristo è la vite e noi i tralci. Senza di Lui non possiamo fare nulla. Se uno dei sacerdoti o vescovi compie i peccati moralmente gravi, ma professa la stessa fede che hanno predicato gli apostoli, sebbene rimane il tralcio morto, compie il ministero sacerdotale validamente (ex opere operato). Però se qualcuno con il gesto o con l’unità di “fede” con l’apostata accoglie un’altro vangelo e nega l’essenza del cristianesimo, allora egli non è solo un membro morto del Corpo di Cristo, ma è tolto dalla vite che è Gesù Cristo. Il suo dono del sacerdozio non si attualizza a causa di apostasia. San Basilio Magnio come anche tutta la Chiesa Orientale confessa che apostata celebra i Sacramenti invalidamente. Egli non riconosceva i Sacramenti degli ariani perché loro non professavano Gesù come vero Dio. Lo stesso modo di pensare su Gesù degli ariani hanno i seguaci della Teologia storico-critica e dello spirito d’Assisi. Purtroppo, questo spirito vive nel Suo cuore e nei cuori dei gerarchi della Chiesa Cattolica i quali hanno accolto lo spirito che sta dietro la cosiddetta beatificazione di Giovanni Paolo II.
Santo Padre Francesco, Lei è venuto in Vaticano che sta in contraddizione con la Parola di Dio. Perché è il primo Stato nel mondo che è totalmente chipizzato con un numero della bestia apocalittica 666. Aspettiamo che il primo passo di Lei sarà l’eliminazione di chipizzazione degli ufficiali vaticani. Chipizzazione del Vaticano è, in altre parole, il precedente per tutte le nazione del mondo.
Certamente Lei stesso sente che non c’è tempo per festeggiamenti, ma per il pentimento autentico. Suo predecessore per quale ha sinceramente pregato se ne andato accusato dai crimini contro l’umanità. Egli solo copriva questi crimini, ma con ciò li de facto approvava. In tal modo conservava image della struttura ufficiale. Crediamo che sia consapevole che tutta questa triste eredità Le è consegnata.
Quello che si presenta come la modestia cioè il fatto che Lei dimorava in un appartamento privato e non nell’edificio della propria residenza piuttosto fa nascere i sospetti che ammirazione.
Argentina è diventato il primo Stato nell’America Latina che ha legiferato le unioni omosessuali con il diritto di addozione dei bambini. Lei in qualità di Primate d’Argentina ha sulla propria coscienza epidemia omosessuale, perché non ha condotto i sacerdoti alla conversione autentica e al pentimento che consiste nella rinuncia delle eresie di teologia liberale. Lei non ha partecipato nelle grandi manifestazioni di protesto contro l’omosessualità, ma piuttosto si è nascosto. Il pubblico ha giudicato questo come grande faux pas. Avete solo lasciato leggere il proprio contributo nulla dicente. È un manovro psicologico dei media che senza fine La presentano nel ruolo d’omofobo di merito. Sono ben consapevoli che con ciò svelano la più grande popolarità tra il pubblico cattolico.
Il Suo detto “che dobbiamo rispettare i omosessuali” rivela la posizione reale. Rispettare l’omosessualità aggressive significa creare le condizioni per la omodittatura. Dopo di ciò non rimane altro che seguendo il Suo esempio bacciare i piedi non solo di alcuni omosessuali infettati, ma di tutta la generazione dei giovani moribonda d’AIDS.
Per amore di Dio e la salvezza delle anime umane La invitiamo e preghiamo di rinunciare alle eresie odierne con un gesto pubblico: allo spirito d’Assisi e modo di pensare apostatico della Teologia storico-critica, con ciò elimina abominio della desolazione nella Chiesa. Pure è necessario eliminare la beatificazione di Giovanni Paolo II. Se non fa così, significherebbe che Egli non sarà in grado di guidare allo spirito di pentimento e alla conversione la Chiesa Cattolica. Allora rimarrà apostata il quale hanno scelto apostati. La struttura ufficiale della Chiesa Cattolica non sarà più la Chiesa di Cristo, ma la prostituta dell’anticristo. Dunque, è miglio per Lei fare in anticipo quel passo, che ha fatto Benedetto XVI.
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Metodio, OSBMr + Timoteo, OSBMr
Vescovi secretari
Copie:
Ai presidenti degli Stati europei ed eurodeputati
Ai rappresentanti delle Chiese cristiane
Ai mass media
R. Amen.
la ringrazio di aver riportato questo appello di alcuni anni orsono,
ma nessuno ascolterà questo allarme, perchè la Chiesa è avviata decisamente all'abbraccio sincretico con le false religioni, subendo così il castigo preannunciato da secoli: l'autodemolizione per APOSTASIA dilagante, non più frenata, ma voluta e promossa dagli alti pastori (i Vertici).
Vedrà Michele, qui molti diranno che lei è un fanatico geovista millenarista ecc. ecc. inoltre sedevacantista, dato che riporta un discorso di uno scismatico....anche pazzo da ricovero, vedrà !
Anche se lei (o quel Patriarca citato) ha detto la Verità, sarà definito "pazzo" colui che la dice: chi testimonia la VERITA' deve essere ricoverato "alla neurodeliri" (così ha scritto la redazione, rittenendo che chi ammonisce sul pericolo reale della fine, connesso alla distruzione della Roccia di Pietro, citando in proposito il Vangelo, e le Scritture ben chiare sul tema, contenenti tante profezie sulla fine, sspecie Gesù in Persona fa queste predizioni, bene colui che cita gli avvisi di Gesù e degli Apostoli, citando la Dottrina perenne da NON calpestare o DEFORMARE per abbraciare belial e i poteri luciferi del mondo, costui che dice la Verità eterna, è un pazzo da neurodeliri....come Gesù sputacchiato e detto "pazzo" dai soldati romani....).
Anche Nostro Signore fu detto pazzo e flagellato, nel Venerdì Santo, spogliato delle vesti di Maestro, Re con corona di spine, sputato e massacrato.
Lui, Verità in Persona.
Ecco, ora siamo nel Venerdì Santo del Corpo Mistico; la Sposa di Cristo va verso il suo Calvario.
rm
Beati voi...io so che vivono in splendidi palazzi compreso quello della curia Generalizia accanto al Vaticano, a Villa Malta sul Pincio in altre sontuosissime ville fuori Roma e ...cliegina posseggono pure un'isola in Canada ove vanno in villeggiatura...
caro Francesco e cari gesuiti iniziate a scendere tra i mortali vendendo i vostri palazzi poi ne riparliamo...
Andrea S.
Comunque quella di Bergoglio è una bella storia .
Non ho visto don Bertone...spero non abbia fatto come Badoglio che la mattina del 9 settembre in fuga col re a Pescara nascose le mostrine per non essere riconosciuto.
Ho pregato S. Giuseppe, patrono della Chiesa ed ho pregato con l'esorcismo diPapa Leone XII.
Che Dio illumini il vescovo Franceso ed invii un Papa alla Sua Chiesa.
in tribulatióne nostra confúgimus,
atque, imploráto Sponsæ tu sanctíssimæ auxílio, patrocínium quoque tuum fidénter expóscimus. Per eam, quaésumus, quæ te cum immaculáta Vírgine Dei Genetríce coniúnxit, caritátem, perque patérnum, quo Púerum Iesum ampléxus es, amórem, súpplices deprecámur, ut ad hereditátem, quam Jesus Christus acquisívit Sánguine suo, benignus respícias, ac necessitátibus nostris tua virtúte et ope succúrras. Túere, o Custos providentíssime divínæ Famíliæ, Jesu Christi sobólem eléctam; prohíbe a nobis, amantíssime Pater, omnem errórum ac corruptelárum luem; propítius nobis, sospitátor noster fortíssime, in hoc cum potestáte tenebrárum certámine e calo adésto; et sicut olim Púerum Iesum e summo eripuísti vitæ discrímine, ita nunc Ecclesiam sanctam Dei ab hostílibus insídiis atque ab omni adversitáte defende: nosque síngulos perpétuo tege patrocinio, ut ad tui exémplar et ope tua suffúlti, sancte vívere, pie emóri sempiternámque in cælis beatitúdinem ássequi póssimus. Amen.
E che non si vuole chiamare Papa?
Questo entusiasmo per il nuovo vescovo-di-Roma ... è da un lato cosa buona e giusta, se è attaccamento alla figura che rappresenta. Ma se è gridolino isterico da fans, solleticati da gesti dimostrativi o dai tratti della personalità, diventa un'infatuazione degna d'un cantante pop. La positiva reazione di questo mondo stride singolarmente con l'opposizione che invece accolse la nomina del predecessore, osteggiato fin dal primo giorno...
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l'osanna delle masse acritiche, spesso incantate da belle apparenze, e che guardano le persone come ATTORI da applaudire su un grande palcoscenico, ci fa sovvenire l'ammonimento di S. Paolo:
Passa la scena di questo mondo (1 Cor.7,31)
e quelli di Gesù:
I cieli e la terra passeranno, ma le mie Parole non passerano
Guai a voi quando tutti parleranno bene di voi: infatti hanno trattato così i falsi profeti.
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'Uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei Cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
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E' un gran pericolo per la Fede volere per sè o per chiunque un trionfo o successo mondano.
L'osanna (indice di GRADIMENTO) delle folle non è affatto segno certo di aderenza al Vangelo, nè di autentica santità e/o di compiacenza di Dio in quella/quelle persone, chiunque siano.
rm
oggi, ho visto una bella cerimonia religiosa, semplice, pensate fin nei dettagli. Cosa avrebbe potuto fare di più o di meno?
Andando all'omelia dove sta l'errore, se incita anche i non cristiani a preservare il creato? Custodire il creato significa anche custodire i valori non negoziabili, dov'è l'errore?
Dov'è la discontinuità con Benedetto XVI?
Il vero cattolico è docile allo Spirito Santo e custodendo la Chiesa non darà mai ad Ella un pastore indegno.
Finiamola con mozzette e latino, andiamo oltre: "amatevi come io vi ho amato". Non releghiamo la Croce sugli ori degli altari. Finiamola altrimenti Cristo sarà morto di nuovo invano.
esattamente come viene descritto dai media e percepito dal volgo idiota.
San Francesco d'Assisi, Prima Lettera ai Custodi
(Fonti Francescane, 240-244)
Si farà un solo ovile e un solo pastore...si sotto il Gran Cofto!
"Cominciamo con il primo. Dopo la Prima Guerra Mondiale, era cresciuto, proprio nell’Europa centrale e occidentale, il movimento liturgico, una riscoperta della ricchezza e profondità della liturgia, che era finora quasi chiusa nel Messale Romano del sacerdote, mentre la gente pregava con propri libri di preghiera, i quali erano fatti secondo il cuore della gente, così che si cercava di tradurre i contenuti alti, il linguaggio alto, della liturgia classica in parole più emozionali, più vicine al cuore del popolo. Ma erano quasi due liturgie parallele: il sacerdote con i chierichetti, che celebrava la Messa secondo il Messale, ed i laici, che pregavano, nella Messa, con i loro libri di preghiera, insieme, sapendo sostanzialmente che cosa si realizzava sull’altare. Ma ora era stata riscoperta proprio la bellezza, la profondità, la ricchezza storica, umana, spirituale del Messale e la necessità che non solo un rappresentante del popolo, un piccolo chierichetto, dicesse “Et cum spiritu tuo” eccetera, ma che fosse realmente un dialogo tra sacerdote e popolo, che realmente la liturgia dell’altare e la liturgia del popolo fosse un’unica liturgia, una partecipazione attiva, che le ricchezze arrivassero al popolo; e così si è riscoperta, rinnovata la liturgia."
http://www.internetica.it/Benedetto-Parroci013.htm
Così, lui che si definisce solo vescovo di Roma - per usare le indicative espressioni dell'agenzia Ansa - ha fatto sapere che l'anello piscatorio non è in oro, ma in argento dorato: dinanzi a questo gesto di pauperismo ben sbandierato, ci torna alla memoria la più genuina povertà di San Pio X, che indossava una croce pettorale tempestata di gemme preziose e che solo dopo la sua morte si è saputo essere una copia identica all'originale, venduto per fare la carità ai poveri senza alcun comunicato della sala stampa vaticana. Quel santo Pontefice, allorché era Patriarca di Venezia, soleva salire in treno nella carrozza di prima classe (come si addice ad un Principe della Chiesa), per poi viaggiare in terza e ridiscendere, una volta giunto a destinazione, dalla prima. Oggi si usa viceversa salire in seconda classe, viaggiare nel salottino di prima e poi ridiscendere dalla seconda, facendosi immortalare dai fotografi in gesti tanto ipocriti quanto demagogici
Inoltre sono la maggioranza oggi dei cristiani che non hanno un briciolo di discernimento, che si bevono tutto quello che il diavolo gli offre, ma vi rendete tutti conto in che tempi anticristiani viviamo? Vi rendete conto della grande apostasia della maggioranza del clero? Li leggete i giornali? Sentite le eresie e le diavolorie nei discorsi di vescovi ?
Consolare gli afflitti per l’ideologia falsa pacifista e massonica-mondialista è ancora accettata e strumentalizzare, ma l’opera di Misericordia “ammonire i peccatori” e chiamare le cose per il loro nome questo è raro vederlo, perché c’è in giro un falso buonismo, una falsa umiltà che non vuole sapere di questo. Dicono che non si “può giudicare”, anche i mafiosi siciliani dicono “solo Dio mi può giudicare…. Lui solo!!” Questo è vero, Dio solo ha l’ultima parola, ma la carità cristiana in 2000 anni ha permesso che molte anime si salvassero, perché ha ammonito e SOPRATUTTO perché il peccato è DAVVERO pentito e ha dimostrato con i fatti, con la vita il suo pentimento, il suo sincero ritorno a Dio. L’amminimento di un uomo o donna ispirato è come la voce di Dio, questa gentaglia moderna vuole mettere il bavaglio a Dio e negarci le cose Sante di sempre.
Basta questo cattolicesimo anticristiano, basta falsi buonisti, leggete la lettera di San Paolo Corinzi
"Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio" (1 Corinzi 6:9-10, cf. Lev. 18:22).
I rapinatori sono anche cattolici, sacerdoti, Vescovi, Cardinali, che RUBANO al popolo di Dio le cose Sante, che rubano al popolo di Dio la verità Salvifica. Oltraggiatori e rapinatori che celebrano la S. Messa, certo ce ne sono! E anche quelli che sono oltraggiatori e rapinatori e fanno la S. Comunione sentendosi in coscienza pulita! Cristiani occidentali, non fatevi rubare la Vostra Eredità Spirituale, Culturale, Liturgica, restiamo uniti e combattiamo con la fedeltà a Dio e ai Padri della Chiesa per il Regno di Cristo e la Sua Regalità sul mondo intero!
E adesso strappati le vesti se vuoi, fariseo che dai via del tuo.
Chi su questo sito continua a insultarti nei post e nei commenti farebbe bene ad appendersi una macina al collo e gettarsi nel mare. Stolti,ciechi e ignoranti.