sabato 9 marzo 2013

8.L'ubbidienza di Maria: "Ecce ancilla Domini"



Per l'amore che portava alla virtù dell'ubbidienza, quando l'arcangelo Gabriele le annunziò la nascita di Gesù, Maria non volle chiamarsi con altro nome che quello di serva: « Ecco la serva del Signore ».

«Vera ancella, dice san Tommaso da Villanova, che né con le parole, né con le opere, né con il pensiero si oppose mai all'Altissimo ma, spogliandosi di ogni volontà propria visse sempre e in tutto ubbidiente alla divina volontà ». Ella stessa dichiarò che Dio si era compiaciuto di questa sua ubbidienza: « Ha guardato l'umiltà della sua serva » (Lc 1,48).
Questa è l'umiltà propria di una serva: essere sempre pronta a ubbidire. 

Sant'Agostino dice che la divina Madre con la sua ubbidienza rimediò al danno che avevano fatto i progenitori. ...  L'ubbidienza di Maria fu molto più perfetta di quella di tutti gli altri santi. Inclini al male per il peccato originale, gli uomini provano difficoltà nel bene operare; ma non così la beata Vergine. 

San Bernardino scrive: esente dal peccato originale, «Maria non aveva impedimenti nell'ubbidire a Dio, ma fu come una ruota che si muoveva prontamente ad ogni ispirazione dello Spirito Santo». 
Lo stesso santo aggiunge: «La Vergine tenne sempre gli occhi fissi su ciò che piace a Dio e lo eseguì con fervido consenso». 

Di lei fu detto: «L'anima mia si è liquefatta, quando (il mio diletto) ha parlato » (Ct 5,6). Riccardo di san Lorenzo commenta: « L'anima della Vergine era come un metallo liquefatto per un incendio d'amore, pronta a prendere tutte le forme della divina volontà». 



Maria dimostrò quanto era pronta all'ubbidienza in primo luogo quando per piacere a Dio volle ubbidire anche all'imperatore romano facendo alla volta di Betlemme un viaggio di novanta miglia, in pieno inverno, incinta e povera, tanto che fu costretta a partorire in una stalla. 

Fu ugualmente pronta quando, avvertita da san Giuseppe, si mise subito in cammino la notte stessa per il lungo e penoso viaggio verso l'Egitto. Perché, si domanda il Silveira, la rivelazione di fuggire in Egitto fu fatta a san Giuseppe e non alla beata Vergine che più doveva sentirne la fatica? E risponde: «Perché non le fosse tolta l'occasione di esercitare un atto di ubbidienza alla quale era prontissima». 

Ma soprattutto Maria dimostrò la sua eroica ubbidienza quando, per ubbidire alla divina volontà, offrì alla morte il Figlio suo con tanta fermezza che, come dice sant'Ildefonso, sarebbe stata pronta a crocifiggere il Figlio, se fossero mancati i carnefici. 

Quando la donna del Vangelo esclamò: «Beato il ventre che ti ha 
portato!», Gesù rispose:  «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 11,27-28). Commentando queste parole, il venerabile Beda scrive che Maria fu più felice per l'ubbidienza alla volontà divina che per essere stata costituita Madre di Dio stesso.

Quindi sono molto graditi alla Vergine quelli che amano l'ubbidienza. 
Una volta ella apparve nella sua cella a un religioso francescano, chiamato Accorso. Ma questi, chiamato ad andare a confessare un infermo, si allontanò come gli ordinava l'ubbidienza. Ritornato, trovò Maria che lo stava aspettando e che lodò molto la sua ubbidienza.

Al contrario, la Vergine rimproverò vivamente un altro religioso che, quando suonò la campanella del refettorio, si trattenne a terminare le sue devozioni. Parlando a santa Brigida della sicurezza che vi è nell'ubbidire al padre spirituale, Maria le disse: «L'ubbidienza conduce tutti alla gloria». 

 San Filippo Neri affermava che Dio non chiede conto delle cose fatte per ubbidienza, poiché egli stesso ha detto: « Chi ascolta voi ascolta me. Chi disprezza voi disprezza me » (Lc 10,16). 

La Madre di Dio rivelò poi a santa Brigida che per merito della sua ubbidienza ha ottenuto dal Signore che tutti i peccatori che ricorrono a lei pentiti, per quanto gravi siano le loro colpe, saranno perdonati. Regina e madre nostra, prega Gesù per noi, ottenendoci per merito della tua ubbidienza di essere fedeli nell'ubbidire alla sua volontà e agli ordini dei padri spirituali. Amen.
COR MARIAE OBEDIENTISSIMUM
ORA PRO NOBIS!

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