lunedì 6 giugno 2011

GOVERNANTI E MAGISTRATI: frate FRANCESCO VI AUGURA SALUTE E PACE

"Date a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare"


[210] 1 A tutti i podestà e consoli, magistrati e reggi­tori d’ogni parte del mondo, e a tutti gli altri ai quali giungerà questa lettera, frate Francesco, vostro servo nel Signore Dio, piccolo e spregevole, a tutti voi augura sa­lute e pace.

[211] 2 Considerate e vedete che il giorno della morte si avvicina. 3 Vi supplico perciò, con tutta la reve­renza di cui sono capace, di non dimenticare il Signore, assorbiti come siete dalle cure e preoccupazioni di que­sto mondo e di non deviare dai suoi comandamenti, poiché tutti coloro che dimenticano il Signore e si allon­tanano dai comandamenti di lui, sono maledetti e sa­ranno dimenticati da lui.

            4 E quando verrà il giorno della morte, tutte quelle cose che credevano di possedere saranno loro tolte. 5 E quanto più sapienti e potenti saranno stati in que­sto mondo tanto maggiori saranno i tormenti che do­vranno patire nell’inferno.

[212] 6 Perciò io con fermezza consiglio a voi, miei si­gnori che, messa da parte ogni cura e preoccupazione, riceviate volentieri il santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo in sua santa memoria.

[213] 7 E siete tenuti ad attribuire al Signore tanto onore fra il popolo a voi affidato, che ogni sera si annun­ci, mediante un banditore o qualche altro segno, che siano rese lodi e grazie all’onnipotente Signore Iddio da tutto il popolo.

          8 E se non farete questo, sappiate che dovrete renderne ragione a Dio davanti al Signore vostro Gesù Cristo nel giorno del giudizio.

            9 Coloro che riterranno presso di sé questo scritto e lo metteranno in pratica, sappiano che saranno benedet­ti dal Signore Iddio.
frate Francesco


PACE E BENE A TUTTI

AMDG et BVM