martedì 1 marzo 2022

SAN FRANCESCO difende la santa Povertà



 3. COME RISPOSE AL MINISTRO CHE VOLEVA TENERE DEI LIBRI CON IL SUO PERMESSO E COME I MINISTRI, A SUA INSAPUTA, FECERO TOGLIERE DALLA REGOLA IL CAPITOLO SULLE PROIBIZIONI DEL VANGELO 

1681 Nel tempo in cui Francesco era tornato dalle terre d'oltremare, un ministro venne a parlare con lui intorno alla povertà. Voleva costui conoscere la sua volontà e il suo pensiero, massime perché allora era compreso nella Regola un capitolo sulle proibizioni imposte dal santo Vangelo: Non porterete nulla sul vostro cammino, ecc 

 Il beato Francesco rispose: « Io sono del parere che i fratelli non debbano possedere nulla, se non una tonaca con il cordiglio e le brache, come stabilisce la Regola; e possano portare le calzature quando siano costretti da necessità ». 

 Replicò il ministro: « Che farò io, che ho tanti libri del valore di più che cinquanta libbre? ». Disse questo, perché voleva tenere quei libri con libera coscienza. E ora provava rimorso, sentendo che Francesco interpretava così strettamente il capitolo sulla povertà. Il Santo riprese: « Non voglio, né debbo né posso andare contro la mia coscienza e contro la perfezione del santo Vangelo che abbiamo professato ». Ascoltando ciò, il frate ministro fu preso da tristezza. 

 Vedendolo così sconvolto, Francesco con grande fervore di spirito ribatté, intendendo nella persona di lui rivolgersi a tutti i frati: « Voi volete essere ritenuti dalla gente frati minori ed essere chiamati osservatori del santo Vangelo; mentre in realtà volete avere la borsa piena di denari! ». 


1682 Nondimeno, sebbene i ministri provinciali sapessero che i frati secondo la Regola, erano obbligati a osservare il Vangelo, fecero radiare dalla Regola stessa quel capitolo: Non porterete nulla sul vostro cammino, ecc., illudendosi così di non essere tenuti alla perfetta osservanza del Vangelo. 

 Venuto a conoscenza della cosa per illuminazione dello Spirito Santo, Francesco osservò alla presenza di alcuni fratelli: « I frati ministri s'immaginano di ingannare il Signore e me, ma affinché sappiano che tutti i frati sono obbligati a osservare perfettamente il Vangelo, voglio che in principio e in fine della Regola sia scritto che i frati sono tenuti a osservare fermamente il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo. 

Inoltre, allo scopo che i fratelli siano inescusabili, dopo che ho loro annunziato e continuo ad annunziare quanto Dio ha posto sulle mie labbra per mia e loro salvezza, io voglio osservare sempre con i fatti tali prescrizioni, alla presenza di Dio e con il suo aiuto ». Davvero egli osservò alla lettera tutto il santo Vangelo, dai primordi, quando cominciò ad avere dei fratelli, fino al giorno della morte.

da:  Specchio di perfezione dello stato di Frate Minore.

AMDG et DVM

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