sabato 23 luglio 2016

Uno era fariseo, e l'altro pubblicano.


Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 18:9-14
In quell'occasione: Gesù, per alcuni che confidavano in se stessi d'essere giusti, e sprezzavano gli altri, disse questa parabola: Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era fariseo, e l'altro pubblicano. Eccetera.

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Sermone 36 sulle parole del Signore, verso la metà

Avesse almeno detto questo fariseo: Non sono come molti uomini. Che intende egli dicendo, «come gli altri uomini» (Luc. 18,11), se non tutti, eccetto lui? Io sono giusto, dice egli, gli altri tutti peccatori. «Io non sono come gli altri uomini, ingiusti, rapaci, adulteri» (Ibi). Orgoglioso, eccoti, nella vicinanza d'un pubblicano, l'occasione di gonfiarti maggiormente: «Neppure, dice, come questo pubblicano» (Ibi). Io, dice, sono solo (giusto): questo è come tutti gli altri. Non sono, dice, come questo, e, per le mie opere di giustizia, grazie alle quali io non sono un peccatore.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.