sabato 9 luglio 2016

Leggendo il diario di santa Veronica Giuliani


Da: IL DIARIO di Veronica Giuliani

"Mentre così diceva la Vergine, è comparso il Signore con una gran moltitudine di Angeli, come quei primi che avevo veduto. Il Signore era glorioso, e aveva in mano una croce grandissima. Così mi ha detto: "Ora vengo, tutto amore; ma il giorno del giudizio, nel quale io comparirò in questo medesimo modo, allora sarò tutto sdegno e rigoroso. Tu in questo punto, proverai gran pena, ma questa pena non è niente a confronto di quella che avranno allora tutti universalmente...".


La confessione promessa con Gesù

"Avanti le ore otto di notte, mi è venuto il raccoglimento ed insieme la visione di nostro Signore glorioso, della Beatissima Vergine e di molti santi sante con una moltitudine di Angeli. Io stavo tutta tremante, per la funzione che il Signore voleva fare con l'anima mia. Ove si volgeva, parevami di trovare giudizio. Il Signore si è posto a sedere in un trono , e tutti quei santi e sante gli facevano corteggio. La Santissima Vergine (si è posta) in un altro trono, e tutti gli Angeli, per aria, cantavano: VITTORIA! VITTORIA...".


L'Angelo Custode

"Il mio Angelo custode mi fece inginocchiare ai piedi del Signore, e mi impose di confessare pubblicamente le mie colpe e tutto quello che avevo commesso, in tempo della mia vita. In questo mentre, feci il segno della croce e volevo incominciare la mia confessione: ma non potevo, per il dolore che mi sentivo di avere offeso lui, mio sommo Bene. Alla fine, ho cominciato cosi: "Sposo mio, ho offeso voi, e da voi mi confesso". Così dicendo il Signore mi ha dato lume, e mi ha fatto conoscere di quanto pregio e valore sia questo sacramento della penitenza...".


L'Angelo accusa

"...Il Signore mi ha fatto tacere, ed ha detto al mio Angelo custode che esso facesse l'accusa per me. Cosi il detto Angelo ha cominciato dall'età di tre anni sino all'ora presente, e mi ha accusato di tutto. E con tutto che facesse accuse generali, parevami di vedere distintamente ogni minimo pensiero, ivi, davanti al cospetto di Dio. Oh che pena! Oh che tormento! Oh che dolore io provavo!... il mio Angelo Custode seguitò ad accusarmi di ogni minimo difetto ed io, ad ogni accusa, sentivo pena e dolore, per avere offesoli sommo Bene...".