LOURDES:
UNA SORPRESA
Vivaio di Vittorio Messori
...Quattordicesimo punto.
Mettiamo per ultimo questo punto che non è però tra i minori ma è, anzi, tra quelli più significativi. Qui si tratta di luce e di tenebre.
Copiamo quanto dice Malou nei suoi consigli: << Bisogna che la luce avvolga Maria come una aureola. La luce, perché simbolo della purezza, dell’innocenza, della santità conviene perfettamente al soggetto >>
Ma, si chiede il nostro autore, <<bisogna anche rappresentare le tenebre? >>.
Ecco la risposta: <<Se il pittore può tratteggiare, nel suo quadro, il contrasto tra la luce che circonda la Vergine e le tenebre che coprono la terra, ebbene quel pittore aggiungerà alla immagine dell’Immacolata un elemento molto significativo>>.
Continua Malou: <<Nel linguaggio ordinario ecclesiale si dice che le terre non cristiane sono ancora “avvolte nelle tenebre“. Dunque , tra le beatissima Maria, preservata dal peccato, e gli altri esseri, tutti infettati sin dall’origine, c’è una diversità che l’artista può indicare con il contrasto tra luce e tenebre>>
Impressionante, davvero, confrontare queste espressioni con quanto avverrà nel 1858. La grotta di Massabielle è rivolta in pieno nord, in essa dunque non penetra mai il sole e i suoi anfratti sono bui, soprattutto nelle giornate invernali di cielo coperto.
Su questo scenario oscuro, ecco il contrasto. Bernadette ha testimoniato che, prima che la Vergine apparisse, una luce << dolce e forte come quella del sole ma non abbagliante >> illuminava la nicchia.
L’Apparsa appariva circondata dal chiarore
<< come da un’aureola >>, giusto come consigliava mons. Malou. Il contrasto tra l’ogiva luminosa dell’apparizione e il buio della grotta era tale che, parole di Bernadette << quando l’apparizione finisce, la Signorina si allontana, la luce piano piano si spegne e io devo sfregarmi gli occhi per vedere di nuovo bene, come uno che in una bella giornata soleggiata entra in una camera buia >>.
Nota, qui, René Laurentin, il grande lourdologue, come chiamano in Francia gli studiosi degli eventi del 1858 : <<Senza, ovviamente, saperlo, Bernadette sembra echeggiare la visione dell’Apocalisse: “Apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole“ ( 12,1 ).
Non resta che concludere con la constatazione di Pierre Corbin, lo studioso di iconografia e di simbologia che più volte citammo: << E’ un fatto oggettivo: una delle prove più forti che la Santissima Vergine Immacolata è davvero apparsa a Bernadette sta nella descrizione che ella ce ne ha dato. Dove sbagliarono grandi teologi, grandi artisti, grandi esperti non ha sbagliato un’analfabeta di 14 anni, semplicemente raccontandoci ciò che ha visto sotto quella Grotta >>.
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VI PREGO: per approfondire l'argomento e conoscere i punti precedenti veda:http://www.vittoriomessori.it/blog/2015/04/15/vivaio-marzo-2015/
http://www.vittoriomessori.it/blog/2015/04/15/vivaio-aprile-2015/
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AVE MARIA!