giovedì 12 maggio 2016

ORDINE SACRO



«Se non avessimo il Sacramento dell’Ordine, noi non avremmo Nostro Signore. 

Chi l’ha messo nel tabernacolo? Il sacerdote. 

Chi ha ricevuto la vostra anima al suo ingresso a questo mondo? Il sacerdote. 

Chi la nutre per darle forza di fare il suo pellegrinaggio? Sempre il sacerdote. 

Chi la preparerà a comparire davanti a Dio, lavando l’anima per la prima volta nel sangue di Gesù Cristo? Il sacerdote, ogni volta il sacerdote. 

Se l’anima, poi, giunge all’ora del trapasso, chi la farà risorgere, rendendole la calma e la pace? Ancora una volta il sacerdote. 

Non potete pensare a nessun beneficio di Dio senza incontrare, insieme a questo ricordo, l’immagine del sacerdote. 

Se andaste a confessarvi alla Santa Vergine o a un angelo, vi assolverebbero? No. 

Vi darebbero il Corpo e il Sangue di Gesù? No. 

La Santa Vergine non può far scendere il Suo divin Figlio nella Santa ostia. 

Anche duecento angeli non vi potrebbero assolvere. Un sacerdote, per quanto semplice sia, lo può fare, Egli può dirvi: “Va in pace, ti perdono”. 

Che cosa grande è il sacerdote!...».

(Il Santo Curato d'Ars )

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I fedeli non possono quindi disinterressarsi del sacerdote, mediatore tra Dio e gli uomini. Il sacerdozio è la prima preoccupazione di una società che vuol rinascere! La più grande grazia che Dio fa al suo popolo è quella di suscitare degni sacerdoti secondo il Suo Cuore; il più grande castigo è la mancanza di consacrati.




Durante le Sacre Tempora cogliamo quindi l'occasione per pregare e, secondo le disposizioni della Chiesa, digiunare. Applichiamoci con più fervore e maggiore devozione non disdegnando di praticare volontariamente qualche mortificazione: "Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi". (Salmo 50)


Panem de coelo praestitisti eis