«Oggi scrivi questo solo. La purezza ha un valore tale che un seno di creatura poté contenere l'Incontenibile, perché possedeva la massima purezza che potesse avere una creatura di Dio.
La Ss. Trinità scese con le sue perfezioni, abitò con le sue Tre Persone, chiuse il suo Infinito in piccolo spazio - né si diminuì per questo, perché l'amore della Vergine e il volere di Dio dilatarono questo spazio sino a renderlo un Cielo - si manifestò con le sue caratteristiche:
il Padre, essendo Creatore nuovamente della Creatura come al sesto giorno (Genesi 1,24-31) ed avendo una "figlia " vera, degna, a sua perfetta somiglianza. L'impronta di Dio era stampata in Maria così netta che solo nel Primogenito del Padre le era superiore.
Maria può essere chiamata la " secondogenita " del Padre perché,
per perfezione data e saputa conservare, e per dignità di Sposa e Madre di Dio e di Regina del Cielo, viene seconda dopo il Figlio del Padre e seconda nel suo eterno Pensiero, che ab eterno in Lei si compiacque;
il Figlio, essendo anche per Lei " il Figlio " e insegnandole, per mistero di grazia, la sua verità e Sapienza quando ancora non era che un Germe che le cresceva in seno;
lo Spirito Santo, apparendo fra gli uomini per una anticipata Pentecoste, per una prolungata Pentecoste, Amore in " Colei che amò ", Consolazione agli uomini per il frutto del suo seno, Santificazione per la maternità del Santo.
Dio, per manifestarsi agli uomini nella forma nuova e completa che inizia l'èra della Redenzione, non scelse a suo trono un astro del cielo, non la reggia di un potente. Non volle neppure le ali degli angeli per base al suo piede. Volle un seno senza macchia.
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