mercoledì 13 agosto 2014

Martirologio romano

Martirologio romano

13 agosto

A Roma il beato Ippolito Martire, il quale per la gloria della confessione, sotto l'Imperatore Valeriano, dopo altri tormenti, legato per i piedi al collo di indomiti cavalli, fu crudelmente trascinato per luoghi aspri e spinosi, e con il corpo tutto lacerato rese lo spirito. Patirono ancora nello stesso giorno la beata Concordia, sua nutrice, la quale, tormentata in sua presenza con flagelli piombati, passò al Signore; ed altri diciannove della sua famiglia, i quali fuori della porta Tiburtina furono decapitati, e, insieme con lui sepolti al campo Verano.
Presso Imola il natale di san Cassiano Martire. Non avendo voluto adorare gl'idoli, chiamati dal persecutore i fanciulli, ai quali come maestro era diventato odioso, fu dato loro il permesso di ucciderlo; la loro mano quanto più era debole, tanto più grave gli rendeva la pena del martirio, ritardandone la morte.
A Todi, in Umbria, san Cassiano, Vescovo e Martire, sotto l'Imperatore Diocleziano.
A Burgos, in Spagna, le sante Centolla ed Elena Martiri.
A Costantinopoli san Massimo Abate, insigne per dottrina e zelo della verità cattolica, il quale, strenuamente combattendo contro i Monoteliti, dall'eretico Imperatore Costante, tagliategli le mani e la lingua, fu confinato nel Chersoneso, e ivi, illustre per la sua gloriosa confessione, rese lo spirito a Dio. Allora anche due Anastasii, che erano suoi discepoli, e molti altri provarono diversi tormenti e crudele esilio.
A Fritzlar, in Germania, san Vigberto, Prete e Confessore.
A Roma il natale di san Giovanni Berchmans, scolastico della Compagnia di Gesù e Confessore, insigne per l'innocenza della vita e per l'osservanza della disciplina religiosa: il Sommo Pontefice Leone decimoterzo gli decretò gli onori dei Santi.


A Poitiers, in Francia, santa Radegonda Regina, la cui vita rifulse per miracoli e per virtù.

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