sabato 23 agosto 2014

Famosa pagina "agostiniana" sull'opera e i fini del cattolicesimo che anche oggi tutti i pontefici e i sacerdoti dovrebbero tener presente, perché nulla v'è da mutare o da aggiungere.

La Chiesa cattolica maestra di sapienza e di umanità.

30. 62. Occorre dire altro su questo argomento? Chi non vede che coloro che osano parlare così contro le Scritture cristiane, pur non essendo ciò che si sospetta, tuttavia di certo non sono cristiani? Ai cristiani infatti è stata data questa regola di vita, che amiamo il Signore Dio nostro con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutto lo spirito 91, quindi il nostro prossimo come noi stess92: infatti da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti 93

Giustamente tu, Chiesa cattolica, verissima madre dei cristiani, raccomandi di onorare con assoluta carità e purezza Dio stesso, il cui possesso costituisce la vita beata, senza proporci alcuna creatura da adorare e da servire. Escludi da quella incorrotta e inviolabile eternità, alla quale soltanto l’uomo deve sottomettersi e alla quale soltanto l’anima razionale deve unirsi per non essere miserabile, tutto ciò che è stato creato, che soggiace a cambiamento, che è sottoposto al tempo. Non confondi quello che l’eternità, quello che la verità, quello infine che la pace distingue e non separi più ciò che una sola maestà congiunge. Abbracci anche l’amore e la carità del prossimo così che presso di te abbondano i rimedi contro le varie malattie di cui soffrono le anime per i loro peccati.



30. 63. <<Tu [Chiesa cattolica] istruisci ed educhi i fanciulli nell’ingenuità, i giovani nella forza, i vecchi nella serenità, secondo quanto richiede non soltanto l’età fisica di ciascuno, ma anche quella spirituale. 

Sottometti le mogli ai loro mariti in una obbedienza casta e fedele, non per soddisfare la libidine, ma per propagare la prole, formando una società fondata sulla famiglia. Anteponi i mariti alle mogli, non per prenderti gioco del sesso più debole, ma secondo le leggi dell’amore sincero 94

Sottometti i figli ai genitori in una sorta di libera servitù e anteponi i genitori ai figli in un dominio che ha del religioso. 

Unisci i fratelli ai fratelli con il legame della religione, più saldo e più intimo di quello del sangue. 

Con una reciproca carità congiungi i consanguinei e gli affini, mantenendo i vincoli stabiliti o dalla natura o dalla volontà. 

Insegni ai servi ad essere devoti ai padroni non tanto per la necessità della loro condizione, quanto per il piacere del dovere. 

Per ossequio a Dio sovrano, Signore di tutti, rendi i padroni clementi nei confronti dei servi e più propensi a dare un aiuto che a punire. 

Unisci i cittadini ai cittadini, le nazioni alle nazioni e tutti gli uomini nel ricordo della loro comune origine, non solo per costituire un’unica società, ma quasi per dar luogo ad un’unica famiglia. 

Insegni ai re a vegliare sui loro popoli, ammonisci i popoli a sottostare ai loro re. 
Insegni con cura a chi spetta l’onore, a chi l’affetto, a chi la riverenza, a chi il timore, a chi il conforto, a chi l’ammonizione, a chi l’esortazione, a chi la disciplina, a chi il rimprovero, a chi la punizione, mostrando come non a tutti si deve tutto, mentre a tutti si deve la carità e a nessuno l’ingiustizia.>>

Nessun commento:

Posta un commento