lunedì 18 agosto 2014

ROSA TRENTAQUATTRESIMA




ROSA TRENTAQUATTRESIMA

[105] Come si potrà degnamente narrare le vittorie riportate da Simone, conte di Montfort, sugli Albigesi, con l'aiuto e la protezione della Madonna del Rosario? Furono talmente famose che il mondo non ne conobbe mai di simili.
Una volta con 500 uomini egli sfidò diecimila eretici e vinse; un'altra volta con trenta ne abbatté tremila; un'altra volta ancora con ottocento cavalieri e mille fanti sbaragliò l'armata del re d'Aragona, forte di centomila uomini, perdendo egli solo un cavaliere e otto soldati.

[106] E da quali pericoli la Vergine non liberò Alano de l'Anvallay, cavaliere bretone intrepido combattente per la fede contro gli Albigesi! Un giorno, mentre i nemici l'avevano circondato da ogni parte, la Madonna scagliò contro essi centocinquanta pietre e lo liberò dalle loro mani. In altra circostanza, mentre il suo vascello che faceva acqua stava per affondare, la divina Madre fece emergere dalle acque centocinquanta scogli, valicando i quali egli poté salvarsi e rientrare in Bretagna. A perpetuo ricordo di questi miracoli ottenuti dalla Vergine grazie al Rosario che recitava ogni giorno egli fece edificare un convento in Dinan per i religiosi del nuovo Ordine di san Domenico; in seguito si fece religioso e morì santamente ad Orléans.

[107] Otero, anch'egli soldato bretone di Vaucouleurs, mise più volte in fuga intere compagnie di eretici e di ladri semplicemente col tenere appesa al braccio o all'elsa della spada il rosario. I suoi stessi nemici, dopo le sconfitte subite, gli confessavano d'aver visto la sua spada splendere di viva luce; anzi una volta videro lo stesso Otero ben protetto da uno scudo sul quale risaltavano le immagini di Gesù, della Madonna e di Santi e che lo rendeva invisibile e gli dava forza nel combattimento. Un giorno, con dieci compagnie fece fronte a ventimila eretici senza che alcuno dei suoi soldati andasse perso. E tale fatto impressionò assai il comandante dell'armata eretica tanto che si recò a far visita a Otero, abiurò l'eresia e dichiarò che nella mischia l'aveva visto coperto d'armatura di fuoco.

Nel santo Rosario -come nell'Eucaristia- la sintesi di tutti i misteri

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