mercoledì 18 luglio 2012

San Camillo De Lellis

 San Camillo De Lellis (Bucchianico - Chieti, 1550-1614) fu l'uomo più straordinario che si possa immaginare. Era stato un rozzo soldataccio; si era trovato più e più volte ridotto alla più estrema miseria a causa del suo inveterato vizio del giuoco; soffriva di un male ributtante e apparentemente inguaribile. Tuttavia, in piena maturità, mutò completamente il ritmo della sua vita - che fu lunga - e divenne il patrono degli ammalati, degli ospedali e dei moribondi...nel 1582, Camillo decise di riunire intorno a sé un gruppo di altri uomini che nutrivano le sue stesse idee e volle che portassero una croce rossa sulla spalla, e questa è la vera origine di tutti i movimenti della "Croce rossa" dei secoli successivi... da soldato era stato noto per la sua temeraria impetuosità; ora che combatteva contro il male per amore di Cristo non aveva cambiato maniere e domandava molto ai suoi compagni poiché non gli passava neppure per il capo di risparmiare se stesso. Eppure la sua gentilezza, anzi, la sua tenerezza, erano grandissime, era una gioia per chiunque il vederlo bagnare e fasciare neonati o cucinare piattini per i suoi convalescenti e il suo intuito, la sua simpatia spirituale erano tali da far pensare ch'egli fosse abitualmente dotato di una seconda vista. Non ci si stancava di osservarlo mentre si chinava al capezzale degli ammalati "come se", qualcuno ebbe a scrivere, "volesse comunicar loro il suo cuore, la sua stessa anima". "Non so davvero che cosa di più avrebbe potuto fare la più amorosa delle madri per un suo bimbo ammalato"... Camillo lavorò, con impareggiabile ardore, per quarant'anni, soffrendo egli stesso atrocemente, non cercando mai compenso o riconoscenza, carriera o pensione ma vivendo una vita di preghiera, di penitenza, di povertà e di purezza. L'esperienza personale che ho di medici e infermiere, negli ospedali e fuori, è tale, tale il ricordo della loro squisita gentilezza che non posso pensare a queste professioni se non con un senso di profondo omaggio; tuttavia, diverso è lo sguardo, diverso il tocco, diverso il potere risanatore e la comunicativa dell'anima all'anima, quando Cristo in loro, a loro nella sua Persona stessa. (Dal Libro "SANTI" di Cyril Martindale - Jaca Book 1976 - pag. 83) 


AVE AVE AVE MARIA

Nessun commento:

Posta un commento