lunedì 23 luglio 2012

Medjugorje ... senza veli

Il presente articolo è la parte due di: "A MEDJUGORJE APPARE VERAMENTE LA MADONNA? CONFESSIONI DI UN MARITO CATTOLICO (Parte 1)". Quando un mio amico che credeva ciecamente in Medjugorje mi disse di non aver più quella certezza, glie ne chiesi il motivo. «Sono venuto a conoscenza di cose che prima non sapevo! – mi rispose. – La Madonna, a detta dei veggenti, aveva dichiarato che sarebbe apparsa ancora per tre giorni… (il 30 giugno 1981). Perché allora continua ad apparire tutt’oggi? Ho anche saputo che i veggenti fin dall’inizio della storia hanno sempre disobbedito al loro vescovo. A Medjugorje ho assistito col mio gruppo ad una messa nella chiesetta di una veggente (Marija Pavlovic), dove la Madonna le apparve, così disse lei. E ne ero felice, pensando di essere stato un prescelto. Poi venni a conoscenza che il vescovo del luogo aveva proibito celebrazioni fuori dalla chiesa parrocchiale. Perché non gli ha obbedito? ...
... Anche il più impreparato dei cattolici sa che l’obbedienza alla Chiesa è uno dei cardini per il riconoscimento della soprannaturalità…
Sui segreti, i veggenti dissero di sapere l’anno e il giorno in cui il ‘grande segno’ sarebbe avvenuto (ved. dalla cronaca del 16 marzo 1982). ‘Quel giorno’ è passato invece senza che alcuno se ne sia accorto (http://www.cbismo.com/files/file/LaPosizioneAttuale.pdf - punto 3)! Ma che apparizioni sono mai queste?». Mi disse!!!
L’amico C., così lo chiamerò d’ora in avanti, non sapeva invece che il terzo dei 10 segreti, che prevedeva appunto ‘il grande segno della Gospa’, fu rivelato e messo per iscritto da Ivan Dragićević quand’era nel seminario di Visoko. Era il 9 maggio 1982.
Il fermento che tale azione provocò nelle file dei manipolatori del fenomeno è degno di essere ricordato per gli anni a venire (http://www.cbismo.com/index.php?mod=vijest&vijest=464).
Per capire meglio gli avvenimenti, decidemmo di rivolgerci all’esperienza di una persona di indubbia fama di veggente, Angela Volpini (http://www.angelavolpini.it/it/home.htm ), che vive tuttora nella sua casa natale di Casanova Staffora, nel pavese.
Angela adesso ha 72 anni ed è una donna semplice, non certo ricca, decisa e allo stesso tempo di una dolcezza rara. Ci raccontò come all’età di 7 anni ebbe la grazia di vedere la SS Vergine. Le apparizioni avvennero dal 4 giugno1947, ogni mese sempre allo stesso giorno, fino al 1956 per un totale di 80. Fin dall’inizio fu chiara a tutti i testimoni la natura soprannaturale dell’evento.
Il primo incontro avvenne pascolando le mucche presso una regione collinare detta del Bocco, con altri coetanei. D’un tratto i suoi compagni la videro alzarsi da terra come sollevata da mani misteriose e presi dallo spavento fuggirono. Quando si voltò Angela vide un volto di donna bellissimo che le sorrideva e la teneva fra le sue braccia!
Dopo quel primo incontro tutti in paese si accorsero che quella bambina di 7 anni non era più la stessa, tanto che sua madre la portò dal psichiatra, pensando che fosse impazzita. Parlava infatti in una maniera incomprensibile, alquanto strano per l’età che aveva.
Il Vescovo del luogo, informato della cosa, d’accordo con i genitori, la fece segregare per 40 giorni presso un convento di suore. Fu costituita una commissione ad hoc che la controllasse e la interrogasse. Il giorno previsto per l’apparizione, spostarono le lancette dell’orologio per indurre in errore la bambina. Ma la Vergine non seguiva le lancette e, all’ora prestabilita, le apparve. La piccola Angela si gettò in ginocchio fra lo stupore e la commozione di chi nascostamente la spiava.
Torniamo a Medugorje per un parallelismo.
I veggenti hanno sempre dichiarato che la Madonna appariva allo stesso istante a tutti e sei, anche in luoghi lontani fra loro. L’èquipe del dott. Gagliardi e di p. Resch, dopo molte resistenze riuscì a convincere Marija Pavlovic e Ivan Dragicevic a sottomettersi alla prova che consisteva nell’avere l’apparizione in due ambienti separati. Appositamente e a loro insaputa, furono spostate le lancette dell’orologio della stanza. La ‘Madonna’, probabilmente confusa dall’orologio (sic!), apparve con cinque/sette minuti di ritardo l’una dall’altro! (http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/medjugorje-la-scienza-non-prova-nulla-parte-2.html). Era il 22 aprile 1998.
Torniamo ad Angela Volpini. “Com’era possibile -le chiedemmo- che una bambina di sette anni potesse essere segregata per 40 giorni in un convento e non ne subisse un contraccolpo psicologico?”. La risposta fu estremamente convincente: “Ma io vedevo la Madonna!”.
Molti testimoni del tempo (1947/1956) dissero di aver visto una luce straordinaria scendere sulla piccola Angela, durante alcune apparizioni (sul sito ci sono le foto) e altre volte formarsi il calco dei piedi sulla nuda terra, nel punto in cui si era posata l’Apparsa.
Il vescovo del luogo in più testimonianze ricordò il suo primo colloquio con la Volpini: “Se tu mi obbedirai e farai quello che ti ordino -le disse- allora io ti crederò, altrimenti non ti crederò”; e la sua risposta, quella di una bambina di sette anni!: “Io non ti ho mai chiesto di credermi. Tu non mi credere e io non sono obbligata ad obbedirti…”. Il vescovo si sentì venir meno.
Angela Volpini è sempre rimasta al paese natale, Casanova Staffora, “ma -ci confidò- i compaesani non mi amano molto, perché non ho permesso ad alcuno di speculare su questo evento…”. E a quel tempo c’era molta povertà.
Altro parallelismo con Medjugorje. La fonte è di prima mano. Pochi sanno (e chi sa tace), che fin dall’inizio gli stessi veggenti o chi per loro, avevano aperto attività speculative collegate all’apparizione. Si dice che uno di essi (uno come sostantivo neutro), su pressione dei famigliari, dovette cedere l’esercizio per salvare l’immagine di credibilità.

Nemmeno 2 mesi fa scrissi a Radio Maria su questo scabroso argomento:
Rev.do ..., Abbiamo partecipato ad un convegno su “RIVELAZIONE E APPARIZIONI” al quale è intervenuto, come relatore, anche p. Talmelli, trattando il tema“apparizioni, visioni e scienza umana”. Il padre ha suscitato alcune domande allorchè ha citato il caso di ‘simonia’ e ha affermato che “…nelle rivelazioni private, quando sono autentiche, non avviene mai un beneficio economico personale per il carismatico o per i suoi famigliari. L’arricchimento dei veggenti, o una evidente ricerca di lucro in relazione ai fatti – ha aggiunto – è segno di sicura falsità!” e ha citato la fonte (normae de modo procedendi, n. 1). Uno degli uditori ha allora posto una domanda al relatore: “Ma se un veggente viene chiamato a dare la sua testimonianza a 500 km di distanza ed avesse una spesa viva, non sarebbe giusto che accettasse i soldi degli organizzatori?”. La risposta è stata categorica: “assolutamente no! O declina l’invito, oppure va con i suoi soldi”, e ha accennato alla condotta di Bernardette e di altri veggenti riconosciuti. Circola voce che qualche veggente di Medjugorje abbia aperto un conto corrente per far sì che chi vuole possa mandare direttamente offerte, per un progetto dal costo di alcuni milioni di euro, beneficiari del quale sono… lei e il marito. Le risulta? Grazie
Ecco la risposta:
A me non risulta che i veggenti siano ricchi… Come tutti gli abitanti della zona vivono ospitando i pellegrini (Eccetto Vicka)… E’ l’unico lavoro della zona… Le loro famiglie a Medjugorje non possono vivere diversamente… La verità è che certi ecclesiastici dovrebbero farsi un esame di coscienza prima di puntare il dito…
Per il sacerdote di Radio Maria il problema non è la credibilità dei veggenti, ma chi osa confutare la loro condotta. E forse ha ragione…
Dio sia lodato.



AVE MARIA!

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