"Senza il prete la morte e la passione di Nostro Signore non servirebbero a niente.
E' il sacerdote che continua l'opera della Redenzione
sulla terra...
Che ci gioverebbe una casa
piena d'oro se non ci fosse nessuno che ce ne apre la porta?
Il sacerdote possiede la chiave
dei tesori celesti: è lui che apre la porta;
egli è l'economo del buon Dio;
l'amministratore dei suoi beni..." (cf. Le sacerdoce, c'est l'amour du Coeur
de Jesus, in Le Curé d'Ars. Sa pensée - Son coeur, p.
99).
"...noi preghiamo per quelli che salveranno
migliaia di anime" (S.
Teresina)
"Dal momento che tu ti fai prete, divengono
tuoi parenti tutti coloro che hanno un’anima da salvare,
e tu devi pensare a loro e non
ad altro" (S. Giovanni Bosco XI,240)
"...un prete o in Paradiso o all'inferno
non va mai solo; vanno sempre con lui in gran numero anime o salvate col suo
santo ministero e col suo buon esempio o perdute con la sua negligenza
nell’adempimento dei propri doveri e col suo cattivo esempio" (S.
Giovanni Bosco)
I preti...."sono ceri accesi per illuminare le anime" (S. Faustina Kowalska)
La Beata suor Maria Pierina de Micheli (1890
- 1945) vide una pianura con numerosi sacerdoti
divisi in tre zone:
la prima emanava una luce
vivissima,
la seconda, la più numerosa,
spargeva un bagliore fosco,
e la terza era nelle tenebre.
Gesù le indicò: i primi come i
sacerdoti secondo il suo Cuore; i secondi come coloro che non sono in
disgrazia, ma per amore del piacere, dell'onore, del denaro, delle comodità non
corrispondono alla santità della loro vocazione; infine, i terzi erano coloro
che celebrano sacrilegamente.!!!
Don Bosco (ad un
giovane che voleva diventar prete) gli fece ancora osservare che il
farsi prete voleva dire rinunziare ai piaceri terreni, rinunciare alle
ricchezze, agli onori del mondo, non aver di mira cariche luminose, essere
pronto a sostenere qualunque disprezzo da parte dei maligni, e disposto a tutto
fare, a tutto soffrire per promuovere la gloria di Dio, guadagnargli anime e
per primo salvare la propria. (V,705).
"Il Mio Cuore è dimenticato; nessuno si cura
più del Mio Amore; Io sono sempre contristato.
La Mia casa è divenuta per
molti un teatro di divertimento;
anche i Miei ministri che Io ho
sempre riguardati con predilezione, che lo ho amati come la pupilla dell'occhio
Mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze;
essi dovrebbero aiutarmi nella
redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?!
Da essi debbo ricevere
ingratitudine e sconoscenze.
Vedo, figlio Mio, molti di
costoro che ... (qui si
Chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in silenzio) che
sotto ipocrite sembianze, Mi tradiscono con comunioni sacrileghe,
calpestando i lumi e le forze
che continuamente do a essi..” (Gesù a
Padre Pio - Epistolario I, 342)
"Se uno non è moralmente certo, mediante la Grazia
del Signore, di poter conservare la castità, costui per carità non cerchi di
farsi né prete né religioso" ( S. Giovanni Bosco XI,574)
"TANTUM
VALET
CELEBRATIO
MISSÆ,
QUANTUM
VALET
MORS
CHRISTI IN CRUCE"
S. G.
Crisostomo, Apud Discipul. Serm.
48.
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