La beata Caterina Emmerich racconta:
“Vidi la Chiesa terrena come un magnifico giardino che cela mille tesori da cogliere, ma questi non vengono raccolti, e con il passar del tempo il campo diventa sterile e arido.
(…) la comunità dei fedeli,
il gregge di Cristo,
tutto era senza vitalità, sonnolento,
le celebrazioni senza sentimento,
e le grazie che essa avrebbe potuto ricevere in tali celebrazioni,
cadevano sulla terra senza essere colte,
e quel che più era terribile è che non venendo colte si trasformavano in colpe, poiché questa è la giustizia!
Allora ricevetti la consapevolezza che la Chiesa militante avrebbe dovuto espiare queste gravi mancanze con esercizi di riparazione per pareggiare i conti con quella celeste e trionfante. Ma per colpa delle mancate espiazioni vidi che la chiesa militante non avrebbe potuto regolare i conti e sarebbe caduta ancor più in basso. Per questo motivo la Santa Vergine Maria, con assiduo lavoro e avvalendosi della collaborazione nel mondo di sette mistici, si occupava di compensare questa condizione di caduta della chiesa militante, degli uomini e della natura. Tra questi sette mistici fui scelta anch’io a partecipare a questa missione di soccorso e di risanamento del bilanciamento della Chiesa terrena. Nel giorno dedicato a santa Caterina, nella casa dove vennero celebrate le Nozze mistiche, intrapresi con la santa Vergine una faticosa raccolta di tutta la frutta e le erbe necessarie. Iniziammo così tutte le difficili preparazioni…“.
In poche parole, la Emmerick sottolinea e spiega il senso di tale raccolta: a causa della colpevolezza delle membra viene a mancare alla Chiesa militante quel miele necessario per addolcire le sue fatiche. Pertanto, con l’aiuto della Vergine Maria e dei suoi collaboratori, tale miele mancante viene ri-preparato e prelevato dalla Chiesa trionfante e quindi è dato alla Chiesa militante in modo da pareggiare i conti. Conclude infatti la visione: “…uno di questi volontari scelti da Cristo, spreme con mani insanguinate i pungenti cardi, traendo il miele che viene cucinato e preparato dalla Santa Vergine Maria, la Madre della Chiesa. A seguito di tal duro lavoro che durò giorni e notti, ci fu una riduzione del debito…“.
Deo gratias!
AVE MARIA!
IMMACOLATA MIA E MIO TUTTO!
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