sabato 22 febbraio 2020

Il Papa... abortito


“IL PAPA… ABORTITO” 

Caro lettore nel 1974 ci fu il referendum sul divorzio. 
In Italia vinsero i divorzisti. E fu la rovina della famiglia. 
Oggi non ci si sposa neppure più in municipio, si convive, punto e basta, “finché ci piace, poi si cambia compagno/a”. 
Ma nella mia cittadina vinsero gli anti-divorzisti. Merito anche (soprattutto) del parroco che nelle domeniche precedenti, dal pulpito, letteralmente “tuonò” contro il divorzio. 

Nel maggio 1981 ci fu il referendum sull’aborto. In Italia vinsero gli abortisti e fu la strage degli innocenti, che tuttora perdura. Ma nella mia cittadina vinsero i difensori della vita nascente, perché lo stesso parroco tuonò, più forte del Savonarola, contro l’aborto, peccato gravissimo, orribile delitto, non solo interruzione della gravidanza, ma uccisione di un bambino che non può difendersi in alcun modo. 

Se tutti i preti allora, in quelle due circostanze, avessero “tuonato” così, forse non avrebbero vinto i divorzisti e poi gli abortisti, e oggi non ci sarebbe la pena di morte per i più innocenti degli esseri umani, i bambini non ancora nati. 

Quante famiglie sono state disgregate dal divorzio? 
Quanti bambini sono stati uccisi dall’aborto? Migliaia, milioni! 
E, oggi, chi tra i preti e vescovi, parla contro divorzio e aborto, chi illustra la bellezza, il dovere, la gioia vera del matrimonio cristiano, della vita concepita, destinata a nascere e fiorire? 

Si parla dello sfinimento, dell’accoglienza ai migranti, della custodia della natura, ma dei “principi non negoziabili”, di famiglia e vita, chi parla? Silenzio o quasi! 

Nella biografia di S. padre Pio da Pietrelcina c’è questo episodio bello e interessante: 

«Ad una donna, recatasi al suo confessionale, padre Pio disse: " Chiudi gli occhi e dimmi che cosa vedi”. La signora obbedì, chiuse gli occhi e disse: “Vedo un’immensa piazza con tanta gente. Tra quella gente vedo un corteo che avanza solenne. Vedo in quel corteo molti sacerdoti, vescovi e cardinali: tutti precedono un Papa che è portato in trono. Sì, vedo proprio un Papa sul trono (era la sedia gestatoria) e gran folla osannante a questo Papa, molto bello…Ma che significa tutto questo?”. Le rispose padre Pio: “Il bambino che hai ucciso nel tuo grembo con l’aborto, nei disegni di Dio doveva diventare quel Papa”. La povera donna diede un grido e svenne accanto al confessionale». (da: E. Boninsegna, Ero “curato”, ora sono da “curare”, Verona, pro manuscripto, 2019, pag. 139)

Che cosa si può aggiungere, che cosa rispondere davanti a un fatto così? Diventa sempre più apostolo della famiglia e della vita, secondo la mente e la volontà di Gesù Cristo. Diversamente, è la fine!

Insurgens

SANCTA MARIA, 
FONS MISERICORDIAE,
ORA PRO NOBIS!

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