QUADERNETTI CAPITOLO 715
[1948]
Dice Gesù:
«A quelli che non possono accogliere l'idea che il Figlio di Dio abbia potuto patire la tentazione triplice Io dico una volta ancora che quella patita nel deserto si è ripetuta da parte degli uomini sino all'ora di nona.
Riflettano a queste parole. Dico: sino all'ora di nona. Dopo non più.
Satana mi tentò di lussuria della carne con l'evocazione della femmina e con la fame, di lussuria del cuore con l'offerta delle potenze e dei regni se lo avessi adorato, di lussuria della mente spingendomi all'imprudenza per la superbia d'essere il Figlio di Dio al quale gli angeli avrebbero fatto da riparo al piede.
Gli uomini mi hanno tentato alla lussuria della carne con le ripulse e le femmine, alla lussuria del cuore con l'offerta di un regno, alla lussuria della mente tentandomi a mancare di prudenza per superbia del mio Io divino.
Satana e uomini uniti nello scopo di farmi crollare nel fango del peccato per abbattere il Vincitore eterno. Ma ancora una volta Io grido: "Chi può vantarsi di avermi indotto al peccato?1"».
1 Gv 8, 46
AMDG et DVM
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