venerdì 22 novembre 2019

Notre-Dame

Notre-Dame, una storia lunga 8 secoli

La cattedrale gotica, gravemente danneggiata dall'incendio del 15 aprile, è sopravvissuta al passato turbolento della Francia, riemergendo dalla quasi totale rovina nel XIX secolo, grazie a un grande progetto di restauro
 

di Jose Luís Corral Fuentes
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Scolpito nel 1200, il portale della Vergine sulla facciata ovest di Notre Dame raffigura i profeti che annunciano la vita della Vergine (in basso), la sua morte (al centro) e l'ascesa al cielo, dove è incoronata regina (in alto). Fotografia di William Perry / Age Fotostock 

  • La rivoluzione gotica francese
La cattedrale di Notre-Dame è forse il monumento storico più noto della Francia: si staglia, orgogliosa da secoli nel cuore di Parigi, e nel corso della sua storia ha talvolta accolto l’ammirazione delle persone, e talvolta si è dovuta confrontare con il loro rifiuto. Lunedì 15 aprile la sua storia è cambiata per sempre, quando lo scoppio di un devastante incendio ha causato il crollo del tetto e della guglia centrale.

La cattedrale - che custodisce, fra le sue reliquie, la Corona di spine di Gesù - si trova sull'Île de la Cité, un’isola che sorge al centro della Senna. Un tempo Parigi godeva di una buona posizione per il controllo del passaggio di beni lungo il corso d’acqua e si arricchì sempre di più fino a diventare, nel X secolo, il centro di una nuova, emergente, potenza europea.

Il commercio era la chiave della ricchezza, sempre maggiore, della città. Ma Parigi stava iniziando a conquistarsi anche la fama di centro spirituale: si sviluppò il culto del martire Dionigi (in francese, Saint Denis), patrono di Parigi.
Secondo la tradizione, Dionigi fu decapitato nella zona collinare di Montmatre (che significa, appunto, “Monte
del martirio”) nella seconda metà del III secolo a.C. e, dopo la decapitazione, si narra che corse per circa nove chilometri e mezzo tenendo in mano la sua testa mozzata. Per onorarlo, nel XII secolo, fu costruita una basilica a nord della città, presumibilmente dove il santo si fermò dopo la corsa: la Basilica di Saint-Denis.

Fra i testimoni della costruzione della basilica ci fu Maurice de Sully, vescovo di Parigi, vissuto nel XII secolo. Quest’ultimo ammirava il lavoro svolto dagli architetti pionieristici che stavano dando vita al Gotico, uno stile che privilegiava archi a sesto acuto, soffitti alti e una grande presenza di luce. Il vescovo decise di realizzare un altro importante edificio nel cuore di Parigi: una cattedrale dedicata alla Vergine Maria, che sarebbe stata una vera e propria meraviglia della cristianità.
 

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