mercoledì 15 maggio 2019

LA PRIMA E LA PRINCIPALE




ROSA SECONDA

[10] Il santo Rosario, essendo sostanzialmente composto della
preghiera di Cristo Gesù e della salutazione angelica - il Pater e l'Ave -
e della meditazione dei misteri di Gesù e di Maria, è senza dubbio la
prima e la principale devozione in uso presso i fedeli, dal tempo degli
Apostoli e dei primi discepoli, dì secolo in secolo giunta fino a noi.

[11] Tuttavia, nella forma e nel metodo in cui è recitato attualmente,
fu ispirato alla Chiesa e suggerito dalla Vergine a san Domenico per
convertire gli Albigesi e i peccatori, soltanto nel 1214, nel modo che
sto per dire, così come lo riferisce il beato Alano della Rupe nel suo
celebre libro De Dignitate psalterii.

San Domenico, constatando che i peccati degli uomini erano di
ostacolo alla conversione degli Albigesi, si ritirò in una foresta presso
Tolosa e vi restò tre giorni e tre notti in continua preghiera e
penitenza. 

E tali furono i suoi gemiti e i suoi pianti, le sue penitenze a
colpi di disciplina per placare la collera di Dio che cadde svenuto. 

La Vergine santa, allora gli apparve accompagnata da tre principesse del
cielo e gli disse: "Sai tu, caro Domenico, di quale arma si servì la SS.
Trinità per riformare il mondo?" 

- "Signora mia - le rispose - voi lo
sapete meglio di me: dopo il figliolo vostro Gesù voi foste lo strumento
principale della nostra salvezza". 

Ella soggiunse: "Sappi che l'arma più 
efficace è stato il Salterio angelico, che è il fondamento della Nuova
Alleanza; perciò se tu vuoi conquistare a Dio quei cuori induriti,
predica il mio salterio".

Il Santo si ritrovò consolato e ardente di zelo per la salvezza di quelle
popolazioni, andò nella cattedrale di Tolosa. 

Immediatamente le
campane, mosse dagli angeli, suonarono a distesa per radunare gli
abitanti. 

All'inizio della sua predica si scatenò un furioso temporale; il
suolo sussultò, il sole si oscurò, tuoni e lampi continui fecero
impallidire e tremare tutto l'uditorio. 

Il loro spavento crebbe quando
videro una effige della Vergine, esposta in luogo ben visibile, alzare
per tre volte le braccia al cielo e chiedere la vendetta di Dio su di loro
qualora non si convertissero e non ricorressero alla protezione della
santa Madre di Dio. 

Questo prodigio del cielo infuse la più alta stima
per la nuova devozione del Rosario e ne estese la conoscenza.

Il temporale finalmente cessò per le preghiere di san Domenico, che
proseguì il discorso spiegando l'eccellenza del santo Rosario con tanto
fervore ed efficacia da indurre quasi tutti gli abitanti di Tolosa ad
abbracciarne la pratica e a rinunciare ai propri errori. 

In breve tempo
si notò nella città un grande cambiamento di costumi e di vita.

http://www.parrocchiasantalessandro.it/Avvisi/Avvisi%20Maggio%202014/IL%20SEGRETO%20AMMIRABILE%20DEL%20SANTO%20ROSARIO.pdf

AVE MARIA PURISSIMA!

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