mercoledì 28 novembre 2018

Difesa della "Veritas". Veritas jam vicit.

Marco Tosatti

Le lame teologiche continuano a incrociarsi, dopo il primo post di Romana Vulneratus Curia, e i successivi interventi di padre Giovanni Cavalcoli e di Cesare Baronio. Che ha inviato a Stilum Curiae questa risposta dettagliata alle osservazioni del padre domenicano. Eccola.
<<Reverendo Padre Cavalcoli,
La ringrazio di aver risposto alle mie osservazioni e di darmi modo di alimentare questa salutare disputa teologica con un figlio di San Domenico. Vorrà perdonarmi se, a beneficio del pio Lettore, mi permetterò di render meno accademica la nostra dissertazione, affinché questi possa trovarvi spunto di riflessione e di approfondimento.
Procedendo con il metodo della disputa, nel quale immagino Ella sia più versato di me, riassumerò il contenuto della Sua risposta dividendolo in proposizioni, in modo da poterle commentare singolarmente.
  1. I fedeli sono liberi di scegliere o la Messa Vetus Ordo o quella Novus Ordo.
  2. L’importante è che sia i fedeli che il celebrante rispettino le relative norme della celebrazione con diligenza e senza confondere le une con le altre.
  3. Chi segue il Vetus Ordo non deve disprezzare chi sceglie il Novus e viceversa.
  4. La Messa è sostanzialmente la stessa di sempre in entrambi casi. Cambiano solo leforme cerimoniali e le rubriche.
I. I fedeli sono liberi di scegliere o la Messa Vetus Ordo o quella Novus Ordo.  continua

AMDG et DVM

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