martedì 1 dicembre 2020

DIALOGO : tra san Serafino e Motovilov

Non si può andare sempre in chiesa ma si può sempre pregare

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È il dialogo tra San Serafino e Nicolas Motovilov… 

Molta gente ha letto questa storia, ma

il suo significato reale, a Oriente e a Occidente,

non è mai stato pienamente apprezzato. Cito un

particolare passo tratto dal presente libro. San

Serafino parla della preghiera. Afferma che non

si può andare sempre in chiesa ma si può sempre 

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pregare, non essendoci alcuna difficoltà nel farlo:

Era una giornata nuvolosa - racconta Motovilov - la terra era tutta ricoperta dalla neve ormai

alta che continuava a cadere, allorché Padre Serafino

mi fece sedere accanto a lui su un tronco e mi disse:

«Il Signore mi ha rivelato che Lei nella fanciullezza

desiderava conoscere quale fosse il fine della vita

cristiana. Le consigliarono di frequentare la Chiesa,

di pregare, di compiere buone azioni, poiché dicevano

che in ciò consisteva il fine della vita cristiana. Ma

questa risposta non la poteva soddisfare. In realtà

la preghiera, il digiuno, le veglie notturne e tutte le

altre forme di devozione sono buone, ma il fine della

nostra vita non consiste solo nell’adempimento di

queste pratiche, perché esse sono semplicemente dei

mezzi. Il vero scopo della vita cristiana consiste

nell’acquisto dello Spirito Santo. Sappia che un’azione

buona apporta i frutti dello Spirito Santo solo quando

è compiuta per amore di Cristo. Perciò l’acquisto di

questo Spirito è il fine della nostra vita». «In che senso

Lei dice che si deve acquistare lo Spirito Santo? A me

non è chiaro», chiesi a Padre Serafino. Mi rispose:

«Acquistare significa guadagnare. Lei certamente sa

che cosa significhi guadagnare denaro. Lo stesso vale

per lo Spirito Santo. Lo scopo della vita terrena per

un uomo comune consiste nel guadagnare denaro, o 

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nel conseguire onori, distinzioni e compensi. Anche

lo Spirito Santo è un capitale, e per di più un grande

capitale ed un patrimonio che non viene mai meno.

Ogni azione compiuta per amore del Cristo apporta la

Grazia dello Spirito Santo. In ogni caso il modo più

facile per ottenerlo è la preghiera, poiché essa è un’arma che abbiamo sempre a disposizione. Può accadere

che Lei desideri andare in Chiesa, ma che questa non

sia vicina o che l’Ufficio divino sia già terminato.

Oppure che Lei desideri fare l’elemosina, ma non ci sia

un mendicante. Può darsi che Lei desideri essere senza

alcun difetto, ma che non abbia abbastanza forza.

La possibilità di pregare, invece, non manca mai: la

preghiera è accessibile sia al ricco che al povero, sia

a chi è dotto che a colui che è semplice, sia al forte

che al debole, sia al sano che al malato, sia al giusto

che al peccatore. La potenza della preghiera è enorme,

essa deriva dallo Spirito Santo».

«Padre, Lei parla sempre di quanto è importante

guadagnarsi la Grazia dello Spirito Santo, ma come

e dove la posso vedere? - gli chiesi - Le opere buone

sono visibili, ma forse lo Spirito Santo si può vedere?

Come posso sapere se esso è con me o no?».

Rispose: «La Grazia dello Spirito Santo, che ci

è data con il Battesimo, splende nei nostri cuori a

vergogna dei nostri peccati e delle tenebre che ci circondano. Essa si manifesta con un indicibile splendore 

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a coloro attraverso i quali il Signore manifesta la sua

presenza. I Santi Apostoli sentivano in modo tangibile

la presenza dello Spirito di Dio».

«E come potrei io esserne testimone?», gli chiesi.

Allora Padre Serafino mi pose la mano sulla spalla

e mi disse: «Amico mio, tutti e due siamo nello Spirito

Santo, Lei ed io. Perché non mi guarda?».

«Padre - gli risposi - non posso guardarla, poiché

il suo volto, è divenuto più splendente del sole e gli

occhi mi si abbagliano».

«Non tema, anima cara a Dio - riprese - poiché

anche Lei adesso è splendente come me. Anche Lei ora

è pieno di Spirito Santo, poiché altrimenti Lei non mi

potrebbe vedere quale sono».

E piegatosi verso di me, mormorò dolcemente al mio

orecchio: «Con tutto il cuore ho pregato il Signore di

concederle di vedere con gli occhi corporei questa discesa

del suo Spirito. Ed ecco, la pietà celeste ha confortato il

suo cuore come una madre terrena consola i suoi figli.

Perciò, amico mio, perché non mi guarda? Non abbia

paura di nulla. Il Signore è con Lei».

Io allora lo guardai e sussultai. Pensate: in mezzo

al sole, che è nel massimo splendore a mezzogiorno,

vedete il volto dell’uomo che sta parlando con voi.

Vedete il movimento delle sue labbra e l’espressione

dei suoi occhi, sentite la sua voce, percepite la sua

mano appoggiata sulla vostra spalla, ma non vedete 

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né quella mano né quel volto; perché vedete soltanto

quello splendore accecante che si diffonde dappertutto 

intorno a voi e che si riflette sulla distesa di neve

che copre la radura e sui fiocchi che cadono simili a

polvere bianca.

«Che cosa prova?», mi chiese Padre Serafino.

«Una quiete e una pace inesprimibili», risposi.

«La gioia che prova è cosa da nulla in confronto

a ciò che provano coloro di cui è detto che “l’occhio

ancora non vide, né l’orecchio udì, né il cuore presentì

ciò che il Signore ha preparato a coloro che lo amano”

(1Cor 2,9). Che cosa prova ancora?».

«Un indicibile calore», gli risposi.

«Quale, amico mio? Siamo in un bosco in pieno

inverno, e tutt’intorno a noi c’è neve. Qual è questo

calore che Lei prova?».

«Come se mi bagnassi in acqua calda - gli risposi

- sento un profumo a me ignoto».

«Lo so, lo so - mi disse - Il profumo che Lei sente

è quello dello Spirito di Dio. Ed il calore di cui parla

non è nell’aria, ma in noi. Riscaldati da esso, gli

eremiti non temevano il freddo dell’inverno, poiché

indossavano la veste della Grazia, che sostituiva

quella materiale. Il Regno di Dio è nel nostro intimo

e la condizione in cui ora ci troviamo ne è la prova.

Ecco che significa essere pieni dello Spirito Santo».

«Mi ricorderò della Grazia che oggi è scesa su di 

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noi?», gli chiesi.

«Credo che il Signore l’aiuterà a conservare tutto

ciò nel suo cuore - rispose - poiché non è concesso solo

per voi, ma, attraverso di voi, a tutto il mondo. Vada

in pace, e il Signore e la sua Santissima Madre siano

sempre con Lei».

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AMDG et DVM

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