venerdì 18 maggio 2018

Se non per la Novena, almeno per l'Ottava di Pentecoste approfittiamo di questi spunti di JNSR


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Terzo mistero glorioso: 
la Pentecoste dello Spirito Santo nel Cenacolo

Dieci ECCELLENTI spunti contemplativi 
per la recita meditativa delle dieci Ave Maria:

 

1. Gesù aveva promesso ai Suoi discepoli il battesimo di fuoco dello Spirito Santo, una volta ritornato al Padre. Egli lo ha ripetuto loro più volte, l’ultima proprio prima della sua Ascensione. 
Nel Cenacolo Maria, circondata dagli Apostoli, di cui è loro Maestra nella fede, insegna loro che il dono di Dio è in misura della nostra fiducia, della nostra attesa, della nostra purezza. 

Ella sa che è necessaria la forza insistente e perseverante della preghiera per strappare tutto al Cielo. 
Gli Apostoli sono rinnovati completamente da un’umiltà acquistata a caro prezzo nella prova della Passione. 
Essi sono interamente purificati dal perdono di Gesù e confidano in Lui, assolutamente certi che Gesù è Dio. L’indomani, dopo l’orazione e la meditazione su questo avvenimento dell’Ascensione, Maria fa loro cominciare la prima novena del Cristianesimo.

2. Gli Apostoli si pongono il problema dell’elezione del dodicesimo Apostolo, per colmare il vuoto lasciato da Giuda. 
Maria si rifiuta di designarlo. 
E’ compito di Pietro, capo della Chiesa. Egli riunisce i discepoli e chiede loro di designare due tra loro che giudicano degni di quella carica. Essi si accordano su  Giuseppe e Mattia.

3. Pietro e gli Apostoli pregano solennemente l’Altissimo di fare la scelta. 
I discepoli prendono nel cortile dei sassolini bianchi e dei sassolini neri in numero uguale, li mettono in un sacco vuoto e decidono che i bianchi sarebbero stati per Mattia e gli altri per Giuseppe. 

Pietro traccia sul sacco un gesto di benedizione e, pregando con gli occhi al cielo, vi immerge la mano e ne estrae un sassolino: esso è bianco. Mattia viene eletto. Pietro e gli Apostoli lo abbracciano davanti ad una piccola folla che acclama.

4. Maria e i dodici Apostoli sono in preghiera nel cenacolo la domenica mattina, 10 giorni dopo l’Ascensione. Ella sa certamente, anche se non è mai stato confermato, che il momento della Pentecoste è arrivato: “Un brontolio molto potente e armonioso”…”sempre più potente, riempie la terra delle sue vibrazioni”…”gli Apostoli alzano la testa sbalorditi”…”solo Giovanni non si spaventa, poiché vede la pace e la gioia luminosa che si manifestano sul volto di Maria, che alza la testa, sorridendo ad una cosa conosciuta a Lei sola, e che scivola poi in ginocchio, aprendo le braccia: le due ali azzurre del Suo manto così aperto si stendono su Pietro e Giovanni, che l’hanno imitata, inginocchiandosi vicino a Lei”.

5.  Tutti i presenti al Cenacolo vedono lo Spirito Santo in questo modo: “Poi ecco la luce, il fuoco, lo Spirito Santo”…”sotto la forma di un globo ardente brillantissimo nella stanza chiusa”…”Essa plana un istante a circa tre palmi al di sopra della testa di Maria”…”attualmente scoperta, poiché Essa ha alzato le braccia come per invocarla ed ha gettato la testa all’indietro con un grido di gioia, con un sorriso d’Amore senza limiti”.

6. Lo Spirito Santo si divide sugli Apostoli dopo l’incoronazione di Maria: “Dopo quest’istante, in cui tutto il fuoco dello Spirito Santo, tutto è l’Amore, è raccolto al di sopra della Sua Sposa, il Globo Santissimo si divide in tredici fiamme armoniose e molto scintillanti”…”e scende per baciare la fronte di ogni Apostolo”. 
“Ma la fiamma che scende su Maria non è una fiamma indirizzata sulla sua fronte”…”ma una corona che contorna e cinge, come un diadema, la sua testa verginale, coronando come Regina la Figlia, la Madre, la Sposa di Dio, la Vergine incorruttibile, la tutta Bella, l’eterna Amata e l’eterna Bambina”.

7. “Lo Spirito Santo fa brillare le sue fiamme attorno alla testa dell’Amata”…”Il fuoco resta così qualche tempo…e poi si dissolve…Della sua discesa resta come ricordo un profumo che nessun fiore terrestre può emanare…il profumo del Paradiso”…

”Maria resta estasiata. Incrocia solamente le braccia sul suo petto, chiude gli occhi, abbassa la testa…Ella continua il suo colloquio con Dio”…”Giovanni dice indicandola: “E’ l’altare. E’ sulla sua gloria che si è posata la gloria del Signore”.

8. Ascoltate gli Apostoli, saturati dalla forza dell’Amore, dalla certezza e dalla scienza dello Spirito Santo. 
“Andiamo a predicare il Signore e che le sue opere e le sue Parole siano conosciute fra i popoli”, dice Pietro; 
“Andiamo! Andiamo! Lo Spirito di Dio arde in me”, dice Giacomo il Minore. 
“Andiamo ad evangelizzare le genti”, dice un altro e tutti partono per Gerusalemme: la loro antica paura è scomparsa.

9.  Il fuoco dell’Amore divino ha effetti opposti: Esso riempie di forza e di sapienza tutti coloro che credono in Gesù in misura pari alla forza della loro fede, in misura pari alla speranza della loro attesa. Così avviene per i discepoli e per molti abitanti di Gerusalemme, che si sono tenuti distanti dalla Passione. 
Suscita invece dei rimorsi in coloro che sono caduti nell’indifferenza, ma non in coloro che si sono induriti nel rifiuto. 
Gli aguzzini, Malco e molti altri muoiono, fulminati dalla loro ostinazione. E ciò che ci attende alla fine dei tempi durante i tre giorni di buio.    

10. E’ così che gli Apostoli, predicando il Signore, vengono ascoltati e compresi dalle folle di Gerusalemme, che si fanno battezzare in massa, a migliaia per volta. 
Dopo questa terza decina della discesa dello Spirito Santo, non manchiamo di pregare Dio Spirito Santo di rinnovare in tutti i suoi sette doni della Cresima, la quale fa di ogni cristiano un soldato di Cristo, infondendogli la pienezza di ciò che aveva ricevuto in germe nel Battesimo: la saggezza, l’intelligenza, il consiglio, la pietà, la forza, la scienza ed il timore di Dio, cioè il timore di dispiacer-Gli, poiché tutti questi doni sono finalizzati all’Amore ed alla conoscenza di Dio.

AMDG et DVM

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