Quando lo Spirito del Signore scese a investire della sua Potenza i dodici riuniti nel Cenacolo, si effuse anche su me, ma se per tutti fu una conoscenza che li rese cogniti della Terza Persona e dei suoi divini doni, per me fu un più vivo ritrovamento.
Per tutti fu fiamma, per me fu bacio.
Egli, l’eterno Paraclito, mi era già Sposo da trentaquattro anni e il suo fuoco mi aveva talmente posseduto e penetrata da fare del mio candore un corpo di Madre.
Anche dopo lo sponsale divino Egli mi aveva lasciato ricolma di Sé, né poteva aggiungere Perfezione a Perfezione poiché Dio non può aumentare Se stesso, essendo perfettissimo e insuperabile nella sua misura ed essendosi donato a me senza limitazione, per fare della mia carne di donna un che di tanto santo da poter essere abitacolo al divino che scendeva a incarnarsi in me. 18.12.43
Nessun commento:
Posta un commento