lunedì 15 giugno 2015

Miraculum miraculorum


 - Il Cuore di Maria, tesoro di bellezza

Tre bellezze di Maria. - «Stupenda la tua bellezza, o mia diletta, stupenda! - I tuoi sono occhi di colomba, senza dire di quello che è nascosto nella tua anima! Meravigliosa la tua bellezza! Incantevole la tua grazia!» (Ct 4, 1 e 7, 6).

Così parla alla Vergine il Re del cielo, ammirando in Lei tre specie di bellezza: corporale, spirituale, divina.

1 - Bellezza Corporale. -. Vi è una meravigliosa rassomiglianza tra la bellezza dell'adorabile corpo di Gesù e di quello di Maria. 
S. Bonaventura, S. Antonino, il Suarez ed altri sono d'accordo nel dire che Gesù era il più bello tra i figli degli uomini (Sal 44, 3). Maria era la più bella fra tutte le donne «pulcherrima inter mulieres». Venne rivelato a S. Brigida che il Figlio e la Madre si rassomigliavano perfettamente: uguale statura, uguali i tratti e il
colorito del volto, uguali forme.

2 - Bellezza spirituale dell'anima che è splendore procedente da tutte le grazie, virtù, doni e frutti dello Spirito Santo che rendono Maria SS. bella e luminosa più di quanto vi ha di bello e glorioso nel cielo e sulla terra, e le dànno una rassomiglianza perfetta con Colui che è la bellezza essenziale ed eterna.
«Quam puchra es!». Quanto è ammirabile la tua bellezza! Una di queste grazie dello Spirito Santo è espressa dalla frase: «Oculi tui columbarum». I tuoi sono occhi di colomba.

Gli occhi di Maria sono le santissime e purissime intenzioni con cui faceva tutte le sue azioni, non cercando in tutte le cose se non di compiere il volere di Dio, nel modo a Lui più gradevole.

Fortunati coloro che si sforzano d'imitare la Madre del Salvatore, servendo a Dio non per il timore dei castighi e per il desiderio di consolazioni, di ricompensa, ma solo per amore di Lui, che tutto merita. S. Bernardo diceva che se gli avessero domandato per quale
motivo e per quale fine amava Dio, avrebbe risposto: «Amo quia amo, amo ut amem: Amo perché amo, amo per amare».

S. Agostino racchiude in una frase sola tutto quanto si può pensare e dire e quanto non si può né pensare né dire di questa bellezza ineffabile: 
«O SS. Vergine, egli esclama, quando io dicessi che sei il ritratto, anzi il volto stesso di Dio, formam Dei, credo che non si potrebbe trovar nulla a ridire, perché Tu sei degna di questo nome»: «Si formam Dei Te appellem, digna existis».
Se la bellezza di Maria era tanto meravigliosa quando viveva su questa terra, che si potrà dire del suo splendore in Cielo?

3 - La terza bellezza di Maria è la grazia, che comprende e supera tutte le grazie, perché corrispondente e proporzionata all'infinita sua dignità di Madre di Dio.
Quando Dio chiama qualcuno ad uno stato o ad una carica, gli dona la grazia corrispondente, perché possa adempierne tutti i doveri. Ora Maria è stata scelta per essere Madre di Dio; per avere su Dio tutto il potere, l'autorità e i diritti di una madre sul proprio figlio; e in seguito per essere la madre dei figli di Dio, la Regina del cielo e della terra.
Quale dunque deve essere la grazia particolare d'una simile vocazione?
Poiché la dignità di Madre di Dio è di un'altezza infinita, bisogna concludere che la grazia di Madre Divina la innalza ad un grado infinito.

«Non fa meraviglia, dice S. Bernardino da Siena, che un Dio generi un Dio, ma che Una donna generi un Uomo-Dio è il miracolo dei miracoli: miraculum miraculorum, poiché questa donna dev'essere innalzata ad una qualche uguaglianza con Dio, mercé una infinità di grazie e di perfezioni, comprensibile soltanto allo spirito di Dio.

Gesù è la gloria, lo splendore e la bellezza del Padre, ma è altresì la gloria, l'ornamento, la bellezza di sua Madre.

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