San Giuseppe artigiano
La festa liturgica di San Giuseppe artigiano dev'essere "un giorno di giubilo per il concreto e progressivo trionfo degli ideali cristiani della grande famiglia del lavoro" (Venerabile Pio XII, Papa). Perché così avvenga ispiriamoci tutti all'insegnamento paolino che oggi la Liturgia ci offre e all'esempio di San Giuseppe, capo della Sacra Famiglia di Nazareth, che ha incarnato queste Parole di vita.
Lettera ai Colossesi - 3, 14-24:
"Fratelli, 14 rivestitevi della carità, che è vincolo di perfezione. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
23Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!".
17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
23Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!".
Bonitas Domini Dei nostri
sit super nos, et opus manuum nostrarum
secunda nobis,..alleluja. Ps. 89, 17
4 SONO I GRANDI TESORI CHE POSSEDIAMO SULLA TERRA
La Bontà divina ci ha dato quattro grandi tesori.
Il primo è la Santissima Eucaristia, che racchiude in sé tutto ciò che vi è di più ricco, prezioso e ammirabile nel tempo e nell'eternità, in tutti gli Angeli e in tutti i Santi, nella Regina degli Angeli e dei Santi, nella Sacra Umanità del Figlio di Dio e nella sua Divinità, nella Divina Essenza e nelle tre Persone Eterne.
Il secondo tesoro è la Sacra Scrittura, contenente tutte le Verità, tutti gli oracoli, tutti i misteri e tutti i segreti della Divinità. Ecco perché sant'Agostino e san Gregorio dicono che essa è il Cuore di Dio.
Il terzo tesoro sono le sacre reliquie dei Santi che la Chiesa possiede, conserva ed onora come un prezioso tesoro del suo divino Sposo.
Il nostro amabile Salvatore, infatti, parlando a santa Brigida delle reliquie dei suoi santi, le chiama il suo tesoro e, in tre occasioni differenti, specialmente nel capitolo 114 del IV libro e nel capitolo 4 del VII libro delle sue Rivelazioni a questa Santa. Ecco le sue parole: "Voglio parlarti - le dice -, di un tesoro che non è ancora in Cielo, ma che avete con voi sulla terra. E' il tesoro delle reliquie e i corpi dei miei amici. Che siano tutti interi o no, che siano ridotti in cenere o in polvere o no, infatti, ti dico con certezza che sono il mio tesoro, e là dov'è il mio tesoro, vi è anche il mio Cuore" (Vedi anche Revel. extrav. cap. 59). Giudicate da qui quale venerazione e devozione si devono avere per le sante reliquie.
Finalmente il quarto tesoro è il CUORE ammirabile della gloriosa Vergine, che contiene ricchezze indicibili.
In primo luogo è il tesoro dell'amore dell'Eterno Padre ...
In secondo luogo è il Tesoro del Figlio unico di Dio ...
Ma è anche il Tesoro della carità dello Spirito Santo, poiché è in questo tesoro che Egli ha riversato un oceano di grazie: tutte le grazie dei santi Patriarchi e Profeti, Apostoli ed Evangelisti, Martiri e Sacerdoti e Leviti, Confessori e Vergini, tutte le grazie di tutti gli altri santi e tutte le grazie gratuite. E' in questo Tesoro che questo Divino Spirito ha posto tutte le virtù teologali, cardinali e morali in un grado incomparabilmente più alto di quanto non siano nei cuori di tutti gli angeli e di tutti i santi. Altresì ha messo tutti i Suoi Doni, tutti i suoi Frutti e le otto Beatitudini evangeliche. E' per questo che si può ben dire - con sant'Andrea di Creta - che questo Cuore Sacratissimo è il Tesoro di tutta la santità: "Sanctissimus omnis sanctitatis thesaurus".
MEMENTO, DOMINA, VERBI TUI
SERVO TUO
IN QUO MIHI SPEM DEDISTI
Nessun commento:
Posta un commento