Caro Amico,
la comunione spirituale è la possibilità sempre disponibile per chi ha il desiderio di essere unito a Gesù.
S. Alfonso de’ Liguori ha lasciato questa formula, insegnata a generazioni di cristiani: “Gesù mio, credo che Voi siete nel SS. Sacramento. Vi amo sopra ogni cosa. Vi desidero nell’anima mia. Giacché ora non posso riceverVi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente nel mio cuore… Come già venuto, Vi abbraccio e tutto mi unisco a Voi. Non permettete che io mi abbia mai a separare da Voi”.
E’ un’unione di spirito, ma VERA, come è reale una lettera o una telefonata tra innamorati che non possono vedersi. Penso a famiglie separate dal muro di Berlino, a sacerdoti incarcerati una vita dai regimi, a gente così povera da non potersi pagare un viaggio e che alimenta legami sentitissimi con chi non può essere lì, “perché la anima vive più dove ama che dove vive” (S. Giovanni della Croce).
Il merito che si guadagna facendo la Comunione spirituale può eguagliare ed anche superare alle volte quello che deriva normalmente dalla sola Comunione sacramentale: dipende dalle personalissime disposizioni del cristiano. Così è avvenuto nella vita di alcuni santi e sante. Vale.
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