PRIVILEGI DELLA VITA RELIGIOSA.
Gesù Cristo,
quando l'apostolo Pietro Gli domandò che cosa avrebbe dato di particolare a loro che
avevano tutto abbandonato per seguire Lui, gli rispose che nel giorno della
rigenerazione li avrebbe fatti sedere su dodici troni e li avrebbe fatti
giudici delle dodici tribù d'Israele. E, soggiunse, chiunque lascerà la casa,
la parentela, i beni per amor mio, riceverà cento volte più di quello che ha
lasciato, e insieme la vita eterna (MATTH. XIX, 27-29). Ecco il privilegio concesso
a quelli che professano la vita religiosa!
A loro più particolarmente
convengono quegli elogi di S. Pietro: «Voi siete una casta privilegiata, un
sacerdozio reale, una gente santa, un popolo scelto, affinché proclamiate le
virtù di colui che dalle tenebre vi ha chiamati all'ammirabile sua luce» (1
PETR. II, 9).
La vocazione alla vita religiosa è grazia insigne, rara e specialissima...
Le
anime consacrate a Dio in un ordine religioso sono la porzione più nobile, più
onorevole, più pura della Chiesa di Gesù Cristo; ne formano il più vago
ornamento... Stanno più che tutte le altre vicino a Dio... Costituiscono il
corteo e, direi, la corona dell'Altissimo. Seguono l'Agnello dovunque vada...
Avranno in cielo un seggio più elevato, un luogo distinto... Hanno più meriti
per essere esaudite in quello che domandano... Sono parafulmini che arrestano i
colpi della giustizia di Dio; sono altri Mosè che s'interpongono tra la collera
di Dio e i delitti dei popoli; placano il cielo e salvano la terra. Ah! Dio non
ha trattato così tutte le anime (Psalm. CXL VII, 20).
Voi ben potete, o
anime privilegiate, dire con la Sposa dei Cantici:
«La voce del mio
diletto che bussa alla porta, dice: Aprimi, mia sorella, mia amica, mia
colomba, mia immacolata» (Cant. V, 2). Mia sorella per la creazione e
l'incarnazione, mia amica e mia sposa per la fede e per i voti, mia colomba per
il battesimo e la rigenerazione, mia immacolata per la carità.
IMMACOLATA MIA
MIO TUTTO!
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