venerdì 12 aprile 2013

"Nel dare, voglio"



Come Gesù prima della passione volle benedire la sua Mamma
Dal Volume 12 del 28 novembre 1920 (141)
[Luisa dice:]
Stavo pensando quando il mio dolce Gesù, per dar principio alla sua dolorosa passione, volle andare dalla sua Mamma a chiederle la sua benedizione, ed il benedetto Gesù mi ha detto:

“Figlia mia, quante cose dice questo mistero! Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia cara Mamma per darle occasione che anche essa mi chiedesse la benedizione; erano troppi i dolori che doveva sopportare ed era giusto che la mia benedizione la rafforzasse; è mio solito che quando voglio dare chiedo. E la mia Mamma mi comprese subito, tanto vero che non mi benedisse se non quando mi chiese la mia benedizione, e dopo benedetta da me mi benedisse lei.

Ma questo non è tutto: per creare l’universo dissi un Fiat e col solo Fiat riordinai ed abbellii cielo e terra; nel creare l’uomo il mio alito onnipotente gl’infuse la vita. Nel dar principio alla mia passione volli, con la mia parola onnipotente e creatrice, benedire la mia Mamma, ma non era solo lei che benedicevo. Nella mia Mamma benedicevo tutte le creature, era lei che teneva il primato su tutto, ed in lei benedivo tutti e ciascun pensiero, atto, parola ecc. Benedivo ciascuna cosa che doveva servire alla creatura, come quando il mio Fiat onnipotente creò il sole e questo sole che, senza diminuire né di luce né di calore, sta per tutti e per ciascun mortale facendo il suo corso; così la mia parola creatrice benedicendo, restava in atto di benedire sempre, sempre, senza mai cessare di benedire, come mai cesserà di dare la sua luce il sole a tutte le creature.


Ma non è tutto ancora: con la mia benedizione volli rinnovare i pregi della creazione, volli chiamare il mio celeste Padre a benedire per comunicare alla creatura la potenza, volli benedire a nome mio e dello Spirito Santo per comunicare la sapienza e l’amore, e così rinnovare la memoria, l’intelletto e la volontà della creatura restituendola sovrana di tutto. Sappi però che nel dare voglio, e la mia cara Mamma comprese, e subito mi benedisse, non solo per sé, ma a nome di tutti.


Oh! Se tutti potessero vedere questa mia benedizione, la sentirebbero nell’ac­qua che bevono, nel fuoco che li riscalda, nel cibo che prendono, nel dolore che li affligge, nei gemiti della preghiera, nei rimorsi della colpa, nell’abbandono delle creature, in tutto sentirebbero la mia parola creatrice che loro dice (ma sventuratamente non sentito): “Ti benedico nel nome del Padre, di me Figlio e dello Spirito Santo; ti benedico per aiutarti, per difenderti, per perdonarti, per consolarti; ti benedico per farti santo”. E la creatura farebbe eco alle mie benedizioni col benedirmi anche essa in tutto; questi sono gli effetti della mia benedizione, in cui la mia Chiesa ammaestrata da me mi fa eco, e quasi in tutte le circostanze, nelle amministrazioni dei sacramenti ed altro, dà la sua benedizione”.

http://www.passioiesus.org/it/horasdelapasion/que_son.htm


Preghiamo  per quanti ancora queste cose non capiscono 
e perciò non benedicono.
Corda Jesu et Mariae sacratissima
nos benedicant et custodiant


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