lunedì 15 aprile 2013

RESPICE STELLAM, VOCA MARIAM!


Da "Lezioni sull'epistola di Paolo ai romani "
  • Amando Maria, Dio ancora ama Se stesso, perché Egli l’ha formata piena di Grazia, per un pensiero di Grazia, perché partorisse la Grazia al mondo.
    Maria può dirsi: il Seno di Dio, perché ha partorito il Figlio di Dio, la Grazia di cui era piena, e ha dato un Uomo, sulla terra, degno del paterno Amore.(…)
    Maria, acqua purissima, di fontana sigillata, uscì dall’incandescente fervore del Pensiero eterno e scorse per rive di pace, portando seco pace e purezza, e in Dio rientrò per accogliere Dio e generare il Figlio di Dio. Rm  2.1.48
  • (Maria) è l'inviolata Fonte di purezza, unico degno specchio alla Perfezione che tutto dimentica di ciò che è offesa guardando l'Immacolata.Rm.2.1.48
  • Maria Arca dilettissima di puro oro che contiene Dio come da Lui è contenuta. (Rm.6.1.48)
  • Maria, l’Angelo nostro, Colei che pur avendo carne, fu Serafino, Colei  in cui abbiamo fatto dimora, né più dolce e più degna potevamo averla, l’Arca dilettissima di puro oro che ancor ci contiene così come da Noi è contenuta, e che trasvolerà i  cieli, raggiando il suo amore per preparare al Re dei re la strada profumata e regale e per preparare – per generare e partorire, in un’ultima maternità – quanti più germi di viventi sono e vorranno essere partoriti al Signore. (…) si delinea un albore che più dolce non v’è. Esso è il tempo di Maria che sorge. L’estrema misericordia che il nostro Amore ha pensato per voi. Grande sarà la lunghezza del suo cammino. Contrastata dal suo eterno nemico che, per essere vinto, non è meno ostinato a crucciarla e combatterla. Egli ottunde gli intelletti degli uomini per non far loro conoscere Maria. Spegne la fede in Lei, crea nebbie, getta fango, ma la Stella del Mare è troppo alta sulle onde inquinate.
    Scenderà solo, ratta come un arcangelo, a scrivere, presso il segno del Tau, la sua sigla sulla fronte dei fedeli, dei salvati al Regno eterno. E fortezza e pace entrerà nei loro spiriti sotto il tocco della mano di Lei, Madre della Vita, Sorgente della Salute.
    Benedite Iddio che ha concesso alla Stella purissima di iniziare il suo cammino per attrarvi a Dio con la dolcezza del suo amore, Salvatrice pietosa, estrema, compensante gli spiriti buoni  del sempre più profondo allontanarsi da Dio, disgustato dalla colpe degli uomini. Benedite Dio che ha concesso alla Stella Purissima di iniziare il suo cammino per attrarvi a Dio con la dolcezza del suo amore. Maria Salvatrice pietosa, estrema, compensante gli spiriti buoni del sempre più profondo allontanarsi da Dio, disgustato dalle colpe degli uomini. Rm. 6.1.48
  • Maria, Immacolata, Piena di Grazia, Figlia, Sposa, Madre di Dio, Colei che al volere divino corrispose con la sua volontà che, libera come quella di Gesù, volle usare questa sua libera volontà per camminare sempre alla presenza di Dio ed essere perfetta. (…) “non peccò perché non volle peccare”.Rm.2.2.48
  • Maria è in Cielo in corpo e anima, viva come era in terra, beata come Lei può esserlo, in Cielo. E Dio che inabitò in Lei sulla terra, inabita in Lei in Cielo. Nulla è mutato. Messa al centro del divino Fuoco, che su Lei converge i suoi ardenti amori, Ella eternamente dice: “Ecco l’Ancella, o Dio” e apre il suo cuore e accoglie Dio in un mistero ineffabile. Rm.2.2.48
  • I Santi amanti di Maria hanno proclamato che chi vuol trovare Dio, la Salvezza, la Vita, vada a Maria, e là troverà la Carità, il Salvatore, la Vita. la Luce, la Sapienza. E là rinascerà da uomo a vero figlio di Dio. Rm.2.2.48
  • ..Maria, divina Genitrice, è anche la feconda santa matrice che sino alla fine dei secoli accoglie e accoglierà nel suo seno coloro che vogliono nascere figli di Dio..(....) e ne farà i "viventi del Regno di Dio", dando questi figli al suo Dio. Rm. 2.2.48
  • Maria è Corredentrice e Cooperatrice instancabile per il divino trionfo finale, è carità inesausta e inesauribile, operosa come di Serva e gloriosa come di Regina, per la gloria di Dio, è Madre perfetta per tutti coloro che chiedono a Lei la Vita. Rm. 2.2.48
  • In Maria, paradiso vivo dove la Trinità prende le sue compiacenze, l’amore di Dio prese carne, il Verbo amato dal Padre s’incarnò per essere offerto vittima per la salute del mondo. E Sacerdotessa regale e purissima fu la Vergine ardente della carità più pura e forte che creatura nata d’uomo mai ebbe. Essa lo accettò e l’offerse per tutti gli uomini. Rm. 12.2.48
  • Da Te, o Maria, o Vergine per un capovolgimento dei fattori fu tratto l'Uomo, il Cristo, senza che fecondazione di seme umano fosse necessaria a far fertile il tuo grembo. Tu sola Generante. Da Te sola concepisti e donasti la Luce alla Luce. La Grazia, in Te già piena, in un tripudio d'ardori incontenibili, penetrò il tuo seno, e il Verbo prese Carne per abitare tra gli uomini e dare loro la Vita. Rm.13-2-48
  • Vergine bella, umile, casta, paziente, amorosa, Eva nuova, per volere di Dio Immacolata, per volere suo fedele alla Grazia, Dio decretò:  “Tu non morrai, non può morire Colei che ha dato alla terra la Vita”, ma anzi per aver dato il Frutto del tuo seno, per averlo dato onde fosse colto, preso, mangiato e spremuto, Pane, Vino, Sangue, Redentore, si apriranno i tuoi occhi e sarai come Dio avendo la conoscenza del Bene e del Male, per amare e insegnare ad amare, mirabile Maestra, il primo, e per combattere con le tue armi il secondo. Rm. 13.2.48
  • Per Te l'Adamo nuovo. Per Te l'Ordine ricostruito. Per Te la grazia agli uomini. Per Te la redenzione. Per Te il Cristo e lo Spirito Santo (...) in una maternità sovraeccelsa (...) hai dato agli uomini lo Spirito Santo.Rm.13.2.48
  • (Maria) Vergine bella, umile, casta, paziente, amorosa, Eva nuova, per volere di Dio Immacolata, per volere suo fedele alla Grazia. Rm 13.2.48
  • Maria Madre del Cristo e Madre nostra non in senso simbolico ma reale, perché è madre colei che dà la vita, e Maria ci ha dato la Vita e conseguentemente lo Spirito Santo, ossia Colui che mantiene la Vita in voi e più ancora fa di voi dei portatori di Cristo. Rm. 13.2.48
  • Maria, pacifico ponte che ricongiunge Cielo e Terra, Amatissima che con la sua sola presenza ottiene misericordia ai peccatori. E Dio, nei secoli avanti il Cristo, quando le prevaricazioni degli uomini accumulavano le nubi dei divini castighi sull’Umanità dalla dura cervice e dallo spirito superbo, contemplando nel suo Pensiero Colei che ab eterno era stabilita Arca della divina Parola, Fonte della Grazia, Sede della Sapienza, Pacifica Gioia del suo Signore, disperse le nubi dell’inesorabile castigo, concedendo tempo all’Umanità in attesa della Salvezza. (…) E nei secoli dopo il Cristo, Pace e Misericordia è per l’umanità, Maria. Rm. 14.2.48
  • (Maria) Arcobaleno di pace, la Corredentrice è fra le nubi, sopra le nubi, dolce astro che splende al cospetto di Dio per ricordargli che Egli ha promesso misericordia agli uomini ed ha dato il Figlio suo perché gli uomini abbiano perdono. Vi è non come dolcezza pensata, ma come realtà vera, completa, con la sua anima senza macchia e la sua carne senza corruzione. Né si accontenta di esservi adorante e beata. Ma attiva si mostra e chiama, richiama l’umanità alla Salvezza. L’arcobaleno dopo il diluvio fu visto dai soli giusti rimasti vivi sulla Terra, ma nell’ora presente, invece, l’arcobaleno, il segno di pace, Maria, in un sovrabbondare di misericordia sarà visto da molti che giusti non sono. La sua voce, il suo profumo, i suoi prodigi, saranno noti a giusti e a peccatori e beati quelli, fra questi ultimi, che come per l’Arcobaleno di Dio l’ira di Dio non si scatena, così per esso alla giustizia, alla fede nel Gesù in cui è salvezza, si volgeranno.Rm.14.2.48
  • Per una infedeltà della donna l'umano genere conobbe il peccato, il dolore, la morte. Per la fedeltà, la purezza, la verginità di corpo e di spirito di Maria, il genere umano ha ottenuto la rigenerazione alla Grazia e perciò il perdono, la gioia pura, la Vita. Rm. 28.5.48
  • (Non solo per i meriti di Gesù avete la Vita ma anche per quelli di Maria). Ella, Madre della Vita, Madre Vergine, pura, innocente, ha sofferto più di Eva colpevole. Rm. 28.5.48
  • Neppure Maria, la Senza Macchia per divino privilegio e per eroica volontà e fedeltà, sfuggì alla legge del dolore, conseguenza del peccato. (…) conobbe il dolore ed assaporò la morte del cuore vedendo spirare su una Croce il suo Dio e il Figlio del suo seno. Rm. 26.1.50
  • La Rivelazione e i Dottori della Chiesa, chiamano Maria “Primogenita” perché per grazia e santità è seconda solo al Verbo fatto Carne.Rm.18.5.50



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