giovedì 3 novembre 2011

"PARLARE DI MARIA SS.ma è... gioire". - 9 -

Bartolomé Esteban Murillo. L'Immacolata


Martedì - Lezione Terza (Capitolo 9)

Assoluzione: 

La madre della vera carità 
sciolga i lacci della nostra pravità. 
Amen.
<<Il vero amatore della carità, anzi la carità stessa, è Dio, che mostrò anche ai suoi grande amore quando con la sua potenza liberò il popolo d'Israele dalla schiavitù d'Egitto, dandogli una terra opulentissima, dove abitare felicemente con ogni libertà. 



Ma l'astuto nemico, invidiandone molto la prosperità, l'indusse con le sue trame a peccare infinite volte, ed essi Israeliti, senza reagire affatto agl'inganni del Diavolo, s'indussero miseramente al culto degl'idoli, disprezzando la legge di Mosè e dimenticando con molta stoltezza l'alleanza fatta da Dio con Abramo. 
Dopo di che, Dio misericordioso, in vista dei suoi amici che lo servivano devotamente con retta fede e vero amore, unito all'osservanza della legge, li visitò con clemenza e suscitò in mezzo ad essi dei profeti, perché essi fossero più ardenti nel servire Dio, e per mezzo loro anche i nemici di Dio, volendolo, tornassero al suo amore ed alla retta fede.

<<Deve quindi notarsi bene che, come un torrente che discende in valle profonda dalla vetta di un monte porta con sé a valle tutte le cose che travolge, le quali poi, calmate le acque, affiorano a galla, così lo Spirito Santo si degnava scendere nel cuore dei profeti, producendo poi dalle loro labbra quei discorsi che volle divulgati per la correzione di questo mondo, che andava errando. 



Tra tutte le cose, che con questo mellifluo torrente dello Spirito Santo furono loro infuse, immise dolcemente nei loro cuori e con maggior diletto fece profluire dalle loro labbra anche questa, che cioè il Creatore dell'universo si sarebbe degnato di nascere da un'intemerata vergine, e con la sua ammenda e soddisfazione avrebbe redente per la vita quelle anime che Satana aveva precipitate nella rovina col peccato di Adamo.

<<Conobbero anche, sotto l'influsso di questo torrente, che Dio Padre sarebbe stato così benevolo per la liberazione dell'uomo, che non avrebbe risparmiato il suo unigenito Figlio, e che il Figlio avrebbe voluto essere così obbediente al Padre, da non ricusare di assumere carne mortale, e che lo Spirito Santo volentieri avrebbe condisceso ad essere inviato col Figlio, senza peraltro restar separato dal Padre. 

Ai profeti poi era ben noto anche questo, che il sole di giustizia, cioè il Figlio di Dio, non sarebbe venuto nel mondo prima che da Israele spuntasse una stella, che con suo calore potesse avvicinarsi al calore del sole. In questa stella, dunque, è significata la vergine che doveva partorire Dio, nel calore, poi, la sua ferventissima carità, per la quale doveva tanto avvicinarsi a Dio e Dio a lei, che Dio potesse compiere in lei tutta la sua volontà salvifica.

<<E in verità, come i profeti trassero conforto nelle loro parole ed opere da questo sole increato e creatore di tutto, così anche Dio, per questa previsione di dover creare questa stella, cioè Maria, largì ad essi grande consolazione nei loro travagli. 

Infatti i profeti si addoloravano, vedendo i figli d'Israele abbandonare la legge di Mosè, per la loro superbia e carnalità, e, privandosi dell'amore di Dio, vedersi cadere addosso l'ira divina; ma si rallegravano prevedendo che Dio stesso, autore e padrone della legge, si sarebbe placato nella sua ira per la tua umiltà e purezza, o Maria, stella fulgentissima, e avrebbe ricevuti di nuovo nelle sue grazie quelli che ne avevano provocata l'ira ed erano miseramente incorsi nella sua indignazione. 
Si rammaricavano ancora i profeti che il tempio, in cui dovevano offrirsi oblazioni a Dio, era desolato; ma si rallegravano prevedendo che doveva esser creato il tempio del tuo benedetto corpo, e in esso doveva abitare con somma consolazione lo stesso Dio.

<<Si addoloravano pure che, distrutte le mura e le porte di Gerusalemme, i nemici di Dio dovevano entrarvi, espugnandola essi fisicamente e Satana spiritualmente; ma esultavano di te, o Maria, porta degnissima, prevedendo che in te lo stesso Dio, fortissimo gigante, avrebbe assunto le armi con le quali doveva vincere il Diavolo e tutti i nemici. E così i profeti e i patriarchi ebbero veramente la più grande consolazione a motivo di te, o degnissima madre>>. 




AMDG et BVM

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