"Non temere, Lorenzo, io sono con te;
se passerai in mezzo al fuoco, la fiamma non ti potrà bruciare"
se passerai in mezzo al fuoco, la fiamma non ti potrà bruciare"
Sant'Agostino dice: <<San Lorenzo era diacono della chiesa di Roma. Ivi era ministro del sangue di Cristo e là, per il nome di Cristo, versò il suo sangue.
Il beato apostolo Giovanni espose chiaramente il mistero della Cena del Signore, dicendo: "Come Cristo ha dato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli" (1 Giov 3, 16). Lorenzo, fratelli, ha compreso tutto questo. L'ha compreso e messo in pratica. E davvero contraccambiò quanto aveva ricevuto in tale mensa. Amò Cristo nella sua vita, lo imitò nella sua morte.
Anche noi, fratelli, se davvero amiamo, imitiamo. Non potremmo, infatti, dare in cambio un frutto più squisito del nostro amore di quello consistente nell'imitazione del Cristo, che "patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme" (1 Pt 2, 21)>>.
Il martirio
Al principio dell'agosto 258 l'imperatore Valeriano aveva emanato un editto, ordinando che tutti i vescovi, presbiteri e diaconi dovevano essere messi a morte:« Episcopi et presbyteri et diacones incontinenti animadvertantur » | |
(Tascio Cecilio Cipriano, Epistola lxxx, 1) |
AMDG et BVM
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