sabato 7 novembre 2020

"Il mio Regno non è di questo mondo"



 "Egli, il Re dei Re, verrà sulle nubi e 

ogni occhio lo vedrà"

Regno visibile per mezzo della Chiesa, ma anche regno invisibile, questo regno di Dio in noi. Esso ha preso somiglianza col suo Fondatore, il quale, come Uomo, è stato ed è un Re visibile e, come Dio, un Re invisibile perché purissimo Spirito, al quale si dà fede per pura fede, perché occhio umano, né altro umano senso, mai vide Dio avanti fosse incarnato, né vede sensibilmente la Prima e la Terza Persona, ma le vede nelle opere da Esse compiute, o compientisi. Regno dunque che, come l'uomo, è stato fatto a somiglianza e immagine del suo Fondatore: vero e perfetto Uomo, e come tale visibile prototipo degli uomini quali li aveva creati il Padre contemplandoli nel suo Verbo eterno e nel suo Verbo incarnato, e vero e perfettissimo Dio, e come tale purissimo Spirito, invisibile nella sua spirituale Natura divina, ma vivente, senza possibilità di principio e di fine, essendo il "Vivente". 

Così è il Regno di Dio, rappresentato sulla Terra dalla Chiesa, Società visibile e vivente senza possibilità di fine da quando fu, dal Vivente, costituita. Così è il Regno di Dio in noi, invisibile perché cosa spirituale, vivente nella parte spirituale, e vivente da quando è creata, salvo che l'uomo non distrugga il Regno di Dio in lui col peccato e col persistere in esso, uccidendo anche la Vita dello spirito.


   Regno che si serve e si conquista. Si serve sulla Terra e si conquista oltre la Terra, durante tutte le vicende della vita quotidiana. Ogni anno, ogni mese, giorno, ora e minuto, dall'uso della ragione alla morte, è servizio del suddito a Dio col fare la sua Volontà, ubbidire alla sua Legge, vivere da "figlio", e non da nemico o da bruto che elegge a sua vita il piccolo e transitorio godere animale al vivere in modo di meritare il gaudio celeste. Ogni anno, mese, giorno, ora e minuto è mezzo di conquista del Regno celeste.
   "Il mio Regno non è di questo mondo" asserì più volte la Verità incarnata ai suoi eletti, ai suoi amici, ai suoi fedeli, e anche a quelli che lo respingevano e l'odiavano per paura di perdere il loro meschino potere.
   "Il mio Regno non è di questo mondo" testimoniò il Cristo quando, accortosi che lo volevano fare re, fuggì da solo sul monte.
   "Il mio Regno non è di questo mondo" rispose il Cristo a Pilato che lo interrogava.
   "Il mio Regno non è di questo mondo" disse ancora una volta, l'estrema, ai suoi Apostoli, avanti di ascendere; e sul tempo della ricostruzione di esso, ancora sperato umanamente dai suoi eletti, rispose: "Solo il Padre ne sa il tempo e il momento. Se lo è riservato in suo potere".


   Dunque il Cristo ha sempre testimoniato del Regno, di questo duplice Regno che è poi ancora un sol Regno: quello di Cristo-Dio in noi, e quello di noi in Dio e con Dio, e che diverrà Regno perfetto, immutabile, non più soggetto ad insidie o corruzioni dal momento che "Egli, il Re dei Re, verrà sulle nubi e ogni occhio lo vedrà", per prendere possesso del suo Regno per avere la vittoria su tutti i nemici, per giudicare e dare ad ognuno ciò che ognuno s'è meritato, e trasportare gli eletti nel mondo nuovo, nel nuovo cielo e nella nuova terra, nella nuova Gerusalemme dove non è corruzione, pianto e morte.


   E per testimoniare con mezzi più forti delle parole che Egli è il Re visibile del Regno di Dio, ossia di un regno dove carità, giustizia e potere sono esercitati in forme soprannaturali, Egli operò cose quali nessun re può operarne di tanto potenti, rendendo libertà alle membra e alle coscienze legate da morbi, possessioni o peccati gravi, dominando le forze stesse della natura e gli elementi, e anche gli uomini, quando era conveniente di farlo, e anche vincendo la morte (la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Naim, Lazzaro), usando sempre una carità e una giustizia perfette e imparziali, ed ammaestrando con una sapienza che aveva insegnamento per ogni caso materiale, morale o spirituale, tanto che gli stessi suoi nemici dovevano confessare: "Nessuno ha mai parlato come Egli parla".

http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-i

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Dio vi benedica.

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AMDG et DVM


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