Madre Teresa di Calcutta, nessun lato oscuro: risposta alle falsità
Il 4 settembre 2016 è stata proclamata santa dalla Chiesa cattolica e il 27 ottobre 1979 le è stato assegnato il premio Nobel per la Pace. Madre Teresa di Calcutta è diventata un simbolo internazionale di dedizione per la dignità della persona e una delle donne più ammirate dei tempi moderni. Un faro di speranza per chi, credente o meno, continua a confidare nella bontà dell’uomo poiché con «eccezionale abnegazione ha dedicato tutta la sua vita per soccorrere, in India e in altri paesi del mondo, le vittime della fame, della miseria e delle malattie, gli abbandonati e i morenti, tramutando in azione instancabile il suo amore per l’umanità sofferente» (Premio Balzan, 1978).
Nata a Skopje, in Macedonia, nel 1910, arrivata a Calcutta (India) nel 1929, nel 1949 ha fondato la congregazione delle Missionarie della Carità e nel 1952 ha creato la prima casa per moribondi. Molti saranno stupiti dal sapere che nemmeno lei è stata risparmiata, ha ricevuto diverse critiche, più o meno gravi, è ancora oggi profondamente odiata da alcune persone e, addirittura (come vedremo), è stata paragonata al criminale e genocida nazista Adolf Eichmann.
In questo dossier, il più completo di tutto il web a livello internazionale, ci siamo occupati di analizzare singolarmente tutto ciò che le viene contestato, valutandone l’eventuale corrispondenza alla verità dei fatti e, in caso contrario, offrendo una risposta documentata e, possibilmente, esauriente. Nonostante non sia stato possibile mantenere un punto di vista imparziale -nessuno lo ha, né i critici di Madre Teresa, né alcun lettore di questo dossier- abbiamo comunque cercato di analizzare seriamente i fatti e sempre ci siamo premurati di valutare l’affidabilità dei testimoni e di inserire fonti e bibliografia di tutto ciò che abbiamo scritto. Iniziamo con il mostrare chi sono i detrattori e cosa rivendicano in linea generale.
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